Michelle Pfeiffer vorrebbe essere ancora Catwoman

Autore: Angelo Cavaliere ,

Ogni attore durante la propria carriera ha ricoperto almeno un ruolo a cui è rimasto particolarmente legato.

Tra le star di Hollywood, Michelle Pfeiffer ha avuto la fortuna di indossare i panni di diversi personaggi che ormai sono entrati di diritto dell'immaginario collettivo generale. Ruoli come quello di Elvira Hancock in Scarface, quello di Isabeau D'Anjou in Ladyhawke o quello di Titania nella versione cinematografica di Sogno di una notte di mezza d'estate.

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La lista potrebbe continuare ancora a lungo, ma fra tutte le "maschere" che ha indossato nella sua lunga e spettacolare carriera, ce n'è una in particolare a cui Michelle sembra essere ancora molto legata: quella di Catwoman, che ha indossato nel 1992 per la pellicola girata da Tim Burton, Batman, il ritorno.

Intervistata dalla rivista Variety, l'attrice californiana classe 1958 ha risposto senza nemmeno un istante di esitazione: "Chi non lo farebbe?".

Il film girato da Tim Burton nel 1992, seguito del primo capitolo della serie sul pipistrello mascherato uscito 3 anni prima, è un capolavoro entrato di diritto nella storia del cinema. Basta elencare il cast per capire di trovarsi di fronte a un lavoro di una forgia davvero rara: Micheal Keaton nel ruolo di Batman come nel precedente lavoro, Denny DeVito interpreta magistralmente il Pinguino, Cristopher Walken nei panni dell'industriale Max Shreck e poi lei, bellissima e terrorizzante nello stesso momento, a rendere vivo il personaggio di Selina Kyle.

 

Batman, il ritorno di Tim Burton
Michelle Pfeiffer indossa il costume di Catwoman

Michelle Pfeiffer ha già raccontato quanto da giovane fosse ossessionata dal personaggio di Catwoman. Ai tempi dell'inizio delle riprese, la prima scelta di Burton fu Annette Bening, che poi rimase incinta e dovette abbandonare le scene. Michelle, così entusiasta per essere stata scelta da dare il suo consenso senza nemmeno aver letto tutta la sceneggiatura, non aveva ancora idea delle prove fisiche a cui sarebbe dovuta andare incontro durante le riprese.

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Per renderlo così sexy e aggressivo, il suo costume è stato dipinto con una vernice al silicone in modo da raggiungere la brillantezza necessaria, rendendolo ovviamente molto scomodo, ai limiti dell'impraticabilità: per riuscire a infilarlo Michelle doveva cospargersi viso e corpo di borotalco. Ovviamente, a quel punto, qualsiasi sosta per la toilette era fortemente sconsigliata.

Batman, il ritorno di Tim Burton
Catwoman contro Batman, nel film di Tim Burton

Tra le scene che più hanno colpito gli spettatori, ma non solo, c'è quella famosa di Catwoman che ingoia il canarino del Pinguino. Bene, quel canarino non era un oggetto di scena, ma un animale in carne, ossa e piume.

A ripensarci, la prima a sconvolgersi è proprio la stessa attrice. Negli anni 90 la tecnologia CGI (Computer-Generated Imagery, l'applicazione utilizzata nella computer grafica 3d per la resa degli effetti speciali digitali)  non era ancora sviluppata e quindi la scena è stata girata dal vivo. Se proprio potesse cambiare qualcosa in una nuova avventura di Catwoman, Michelle Pfeiffer eviterebbe di doversi sottoporre di nuovo a una simile impresa.

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Non posso credere di averlo fatto. Avrei potuto contrarre delle malattie.

L'interpretazione di Michelle Pfeiffer nei panni della più amata villain di Batman è diventata iconica, un punto di riferimento difficilmente superabile.

Catwoman al cinema

Il personaggio di Catwoman nasce nel 1940 dalle matite di Bob Kane e Bill Finger, per la DC Comics. Considerata inizialmente solo un'antagonista di Batman, ha poi intrapreso un proprio arco narrativo ben sviluppato nei fumetti, che l'ha portata a diventare una delle villain più interessanti di sempre. 

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La prima apparizione cinematografica risale al film Batman del 1966, tratto dall'omonima serie televisiva, in cui il ruolo della gatta ladra è affidato a Lee Ann Meriwether. Poi molti anni di silenzio, fino all'interpretazione di Michelle nella seconda pellicola di Burton, considerata da molti il miglior film sul difensore di Gotham City mai realizzato.

Bisogna aspettare altri 12 anni per rivederla sullo schermo, questa per la prima volta da protagonista. Halle Barry interpreta Patience Philipps, una donna che diventa Catwoman casualmente ottenendo i poteri dalla dea egizia Bastet. Questo film si discosta moltissimo dalla storia originale del personaggio: Batman non esiste, tantomeno Gotham City. C'è anche un momento metacinematografico, in cui Halle Barry osserva tutte le precedenti immagini della donna gatto, tra cui ovviamente, quella di Michelle Pfeiffer.

Anne Hathaway è stata l'ultima a impersonificarla. Nel film di Nolan Il Cavaliere Oscuro - Il ritorno, terzo e ultimo capitolo della saga, il personaggio viene chiamato sempre con il suo nome reale, Selina Kyle, senza citare mai il nome del suo alter ego. Nonostante ciò, segna comunque un riorno alle origini e al suo ruolo di ladra d'appartamenti. L'attrice ha dichiarato tempo fa di aver amato molto la parte e di essere pronta a indossare di nuovo il costume. 

Troveranno mai il modo per accontentare sia Michelle Pfeiffer che Anne Hathaway, affiancando una Catwoman più giovane a una più esperta?

Michelle Pfeiffer: le scelte in carriera

La signora Pfeiffer non è un'attrice che di solito rilascia affermazioni del genere. Anzi, è una donna che sa spesso dire di no. Tornata al cinema con Madre! di Aronofsky, e presto di nuovo nelle sale con Assassinio sull'Orient Express per la regia di Kenneth Branagh, non recitava dai tempi di Cose nostre - Malavita di Luc Besson, nel 2013.

Michelle Pfeiffer ha sempre saputo prendersi il tempo che desiderava per maturare le sue scelte. Infatti ha rifiutato molti ruoli di successo per cui non si sentiva adatta: nel 1991 dice di no a Ridley Scott per la parte di Geena Davis in Thelma & Louise, rifiuta sia Basic Instinct che IL silenzio degli Innocenti. Non vuole recitare nemmeno in Insonnia d'amore e tanto meno in Pretty Woman. Altri film che non l'hanno convinta a mettersi in gioco sono stati Le Cronache di Narnia, L'olio di Lorenzo, e, più recentemente, Still Alice.

Michelle sa sicuramente il fatto suo e quando decide che quella parte è giusta per lei la sceglie senza nessun ripensamento. Se allora è convinta di poter indossare ancora il costume di Catwoman forse qualcuno dovrebbe darle ascolto.

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