I migliori videogame horror di sempre, da Resident Evil a Silent Hill

Autore: Andrea Guerriero ,
Videogames
11' 57''

Che il genere dei survival horror abbia attraversato un pesante periodo di crisi creativa e concettuale non è certo un segreto per chi mastica il linguaggio dei videogiochi.

Una cronica mancanza di idee che ha colpito soprattutto le grandi case di produzione, superate, in termini di qualità nuda e cruda, da piccoli studi indipendenti che negli ultimi anni ci hanno regalato grandi esperienze orrorifiche da giocare sui nostri PC, su console e su sistemi portatili. Pensiamo ad Outlast, all'italianissimo Anna dei Dreampainters o al seducente Remothered, altro progetto che nasce nel Bel Paese. O ancora ad Amnesia: The Dark Descent, l'esperimento più audace del team Frictional Games.

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E se la situazione è andata sensibilmente a migliorare negli ultimi anni - con il futuro per altro roseo sulla next-gen definita da PS5, Xbox Series X e Xbox Series S -, è comunque innegabile che l'industria del gaming abbia saputo deliziare i palati degli amanti dei giochi horror con diversi capolavori soprattutto in passato, perle che hanno reso il genere uno dei più gettonati e amati dalla comunità nerd.

Abbiamo allora deciso di prendere coraggio a piene mani - letteralmente - e stilare una lista dei migliori videogiochi horror apparsi su console e personal computer, senza la pretesa di realizzare una classifica in senso stretto. Voi non dovete fare altro che preparavi ad un breve ma intenso viaggio tra nostalgia e terrore. A meno che non siate deboli di cuore!

The Evil Within

Shinji Mikami è conosciuto dalla community geek sopratutto per aver creato la saga orrorifica di Resident Evil - che vedremo più avanti. Dopo l'addio a Capcom, il geniale game director ha scelto di fondare la sua casa di sviluppo - Tango Gameworks - e di realizzare un nuovo franchise horror sotto etichetta Bethesda Softworks.

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Il resto è storia, e ha regalato ai fan del genere ben due iterazioni tra terrore e jump scare con l'IP di The Evil Within, composta per l'appunto da due episodi - e con un terzo più volte ventilato tra rumor e indiscrezioni assortite. 

Conosciuto in Giappone come PsychoBreak, il primo capitolo ci mette nei panni del detective di polizia Sebastian Castellanos, chiamato ad investigare con i colleghi ulie Kidman e Joseph Oda su un macabro omicidio di massa al Beacon Mental Hospital. Nel corso delle indagini, il trio incontra una forza sovrannaturale e maligna, mentre la città viene completamente devastata da forti terremoti.

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The Evil Within (Xbox One) [Edizione: Regno Unito]

The Evil Within è suddiviso in capitoli da completare per proseguire la storia. Si gioca con una visuale in terza persona e per sopravvivere bisogna setacciare in modo accurato lo scenario alla ricerca di oggetti. Capire quando bisogna utilizzare un approccio stealth e quando è necessario combattere rappresenta un fattore molto importante per giungere al finale. Si possono trovare diversi tipi di trappole come lance, trappole per orsi, esplosivi e simili, le quali causeranno nella maggior parte dei casi la morte del nostro personaggio soprattutto se si gioca a difficoltà medio-alte. Capirete allora che l'ansia è un fattore determinante, per quella che si presenta come una produzione che non nasconde le sue ispirazioni di stampo fortemente giapponese, tra film, fumetti e addiritura sceneggiature care al teatro kabuki.

Resident Evil 2 Remake

Era il 1998 quando Resident Evil 2 avanzò con l'andatura barcollante di un non morto sui nostri schermi, graziando con le sue bellezze horror la prima indimenticabile PlayStation. E imponendosi fin da subito come uno dei survival game più apprezzati di sempre.

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20 anni dopo, il secondo episodio di Biohazard è tornato a nuova vita con un remake capace di unire vecchio e nuovo in un titolo monumentale, una dichiarazione d'amore verso il genere di appartenenza e per tutti quelli che conservano ricordi indelebili della fuga di Leon S. Kennedy e Claire Redfield dalle strade ormai "putride" di Raccoon City, trasformate dal virus mutogeno della Umbrella Corporation.

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Resident Evil 2 - PlayStation 4

Con scenari inediti e una narrazione rivista, Resident Evil 2 Remake è senza dubbio uno dei migliori giochi horror per PS4, Xbox One e PC - e di sempre -, per altro retrocompatibile con le piattaforme di nuova generazione di Sony e Microsoft. Ri-disegnato per il XXI secolo, il capolavoro di Capcom unisce l'esplorazione, la risoluzione di enigmi e le meccaniche survival dell'originale a una maggiore e più moderna profondità visiva, combattimenti più reattivi e ambienti più vasti, scegliendo una visuale in terza persona dal piglio più action ma non per questo eccessivamente "sparacchino".

Layers of Fear

Lunghi silenzi inquietanti, distorsioni delle immagini e dei ricordi e atmosfera opprimente. Layers of Fear incute un profondo senso di disagio nel giocatore, e riesce a suscitare paura grazie ai suoni ed alle immagini, pennellati da un grado di tensione difficilmente raggiunto da altri titoli.

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Il protagonista del gioco sviluppato da Bloober Team e pubblicato da Aspyr è vittima di un infinito loop mentale, causato da dei fatti che andremo a svelare pian piano con i documenti sparsi per l'unica, grande ambientazione. Di fatto il gioco è tutto fondato sull'esplorazione degli ambienti di una grande villa, nella quale si svolgono tutti gli avvenimenti distorti creati dalle elucubrazioni della mente del nostro malcapitato eroe. La cosa bella è che nessuna delle stanze è collegata a quella con cui comunicava in precedenza, creando un labirinto angosciante e infinito.

Dead Space

Dead Space è stata una delle più grandi sorprese della generazione di PS3 e Xbox 360. Nato dall'impegno dell'esordiente team di Visceral Games, sotto le larghe ali di Electronic Arts, Dead Space è riuscito a calibrare la giusta dose di tensione psicologica e splatter, regalando al mondo uno degli horror game più belli di sempre.

Nonostante il doppiaggio scadente di Dario Argento - coinvolto nel progetto più per motivi pubblicitari che per effettive qualità -, questo videogame del 2008 è ancora oggi un'esperienza da cucirsi addosso, decisamente più coinvolgente dei due seguiti, che hanno virato verso un'eccessiva dose di azione.

Dead Space racconta le disavventure di Isaac Clarke, un ingegnere minerario del XXVI secolo che lavora per la Concordance Extraction Corporation (C.E.C.), una compagnia che manda enormi astronavi minerarie attraverso la galassia. Quando la C.E.C. riceve una chiamata dalla USG Ishimura (una nave di classe 'Planet Cracker' - che distrugge pianeti per ricavare minerali), Isaac e quattro impiegati della C.E.C. salgono sulla USG Kellion per dirigersi verso di essa. La Ishimura è in orbita attorno ad Aegis VII, apparentemente ferma a causa di un guasto meccanico. Durante l'atterraggio, un malfunzionamento del faro gravitazionale causerà un grave danno alla Kellion, che dovrà essere riparata per essere in grado di ripartire.

Subito dopo lo schianto sul ponte di volo, l'equipaggio della USG Kellion viene attaccato da strane creature antropomorfe, i Necromorfi. I due piloti rimarranno uccisi, mentre Isaac fuggirà attraverso un montacarichi, rimanendo separato dal resto della squadra. Da qui gli eventi precipiteranno presto, segnando l'inizio di un'avventura terrificante e angosciante, in cui minacciose creature e un costante senso di abbandono accompagneranno il videogiocatore per l'intera narrazione.

Project Zero 2: Crimson Butterfly

Project Zero 2: Crimson Butterfly è il secondo capitolo di una serie molto popolare in Giappone, che, sbarcata in Europa, ha segnato il successo di un filone horror ricercato e di classe.

Mayu e Mio sono due sorelle che, sperdute in una foresta, si imbatteranno in un inquietante villaggio maledetto abitato da fantasmi. Mayu cade presto sotto l'incantesimo del villaggio e, seguendo le farfalle cremisi, conduce la sorella nelle profondità del piccolo centro infestato. La trama di Project Zero 2 ruota attorno ad un rituale, il Sacrificio Crimson, che coinvolge due gemelli ogni dieci anni e durante il quale il gemello più anziano strangola il più giovane per proteggere lo stesso villaggio.

Il gioco sviluppato da Tecmo nel 2004, protagonista di un remake su Wii nel 2011, ha tre diversi finali possibili, e non tutti sanciranno il canonico lieto fine a cui la maggior parte dei videogiochi ci ha abituati. La particolarità più grande della serie Project Zero risiede nel suo gameplay: grazie alla Camera Obscura dovremo combattere fantasmi e demoni con l'utilizzo di fotografie, così da catturarli in un'istantanea e placarne il lungo oblio in cui sono stati condannati.

In nove capitoli da brivido, la lotta per la sopravvivenza di Mio e Mayu non sarà certamente una passeggiata di salute, ma anzi, regalerà attimi di tensione pura, in cui mai un proiettile vagherà sullo schermo. Le atmosfere tipiche delle pellicole horror giapponesi, enigmi ben congegnati e integrati nelle meccaniche di gioco e una costante sensazione di pericolo, fanno di Project Zero una serie da (ri)scoprire per tutti gli amanti del terrore.

Amnesia: The Dark Descent

Il già citato Amnesia: The Dark Descent è forse il gioco più riuscito in termini di paura che il genere horror abbia mai abbracciato.

Il giocatore veste i panni di Daniel, un giovane di Londra, che si risveglia nel buio delle sale del Castello di Brannenburg senza quasi alcuna memoria di chi sia. Le uniche cose che ricorda sono il suo nome ed il fatto di essere perseguitato da un misterioso male. La situazione di Daniel ed ulteriori informazioni sul suo passato vengono fornite attraverso pagine di diario e note che il giocatore può trovare durante il viaggio, oltre a ricordi flashback del castello. Poco dopo il risveglio, Daniel scopre una nota scritta da lui stesso che spiega in che modo ha volutamente perso la memoria, per ragioni ancora sconosciute.

La nota invita Daniel a scendere nel Santuario del castello ed uccidere un uomo di nome Alexander, il barone della dimora, descritto come un uomo anziano ed esile. La nota avvisa anche che un'ombra, un vero e proprio incubo vivente, lo sta inseguendo e che non può far altro che fuggire.

È su questo incipit che il gameplay di Amnesia si va sviluppando nel corso dell'intera avventura, una di quelle in cui ci ritroveremo senza armi per difenderci dalle numerose minacce presenti nell'ambientazione e in cui dovremo solo fare affidamento sulle nostre gambe e su un sapiente utilizzo dei giochi di luce ed ombra. La trama del gioco sembra essere, almeno in parte, ispirata al racconto L'estraneo (The outsider) di Howard Phillips Lovecraft, un vero e proprio faro per chi di orrore non ne avrebbe mai abbastanza.

Alien: Isolation

Quindici anni dopo gli eventi narrati nel film #Alien, la figlia di Ellen Ripley giunge su una stazione spaziale per scoprire che fine ha fatto sua madre.

Si ritrova braccata da un Alien contro il quale non può fare altro che nascondersi e scappare. E che sfrutterà sempre ogni sua disattenzione per punirla severamente: ci sono momenti in cui perfino trattenere il fiato è determinante per non farsi scoprire.

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Alien: Isolation PS4 - PlayStation 4

Grazie ad Alien: Isolation, il mostro più iconico della fantascienza torna finalmente in grande spolvero dopo infelici derive da sparatutto con Aliens: Colonial Marines. Grande gioia dai fan, che possono goderselo su PlayStation 4, Xbox One, PC, PlayStation 3 e Xbox 360, restando speranzosi per un possibile sequel, più volte ventilato dal team di sviluppo.

Outlast

Se Layers of Fear è quello che è, sicuramente deve il suo successo ad Outlast. Ne condivide parecchie caratteristiche, la prima della quale l'assenza di armi e l'atmosfera angosciante. Outlast però può essere posizionato idealmente su un gradino ancora più alto, non solo per il fattore squisitamente temporale, ma anche per la capacità di creare nel giocatore un'altra sensazione: quella del terrore puro.

Protagonista che dovremo controllare è un giornalista, che, credendo di poter scrivere un grande articolo, si intrufola in un manicomio apparentemente abbandonato. Quello che vede e prova all'interno dell'edificio ha a che fare con tutte le più grandi paure insite nell'immaginario collettivo, il tutto amplificato dal fatto di dover utilizzare per forza una videocamera ad infrarossi con una batteria che si scarica man mano che si utilizza.

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Outlast Trinity - Xbox One

Prioprio questo elemento regala quel peculiare senso di ansia che si insinua nel giocatore e non lo lascia fino alla fine ed oltre del videogioco confezionato dai talentuosi ragazzi di Red Barrels.

Silent Hill 2

Dobbiamo fare un grosso balzo indietro e approdare nel 2001 per toccare con mano uno dei videogiochi horror più apaganti di sempre. Sì perché, guidati dal cieco amore per la saga, ci tocca proprio scomodare sua maestà Silent Hill 2.

Le vicende narrate nel gioco ruotano attorno a James Sunderland, che giunge nella misteriosa cittadina di Silent Hill dopo aver ricevuto una lettera inspiegabile, redatta da Mary Sheperd, la moglie defunta tre anni prima. Qui incontrerà Maria, una spogliarellista che somiglia a Mary, ma ne differisce nel carattere, oltre che nell'abbigliamento. Maria accompagna James nella ricerca di Mary e del "posto speciale" a cui allude nella sua lettera.

Silent Hill, noto al popolo dei videogiocatori per la sua caratteristica nebbia, fa del terrore psicologico la sua arma più affilata e sottile. Non mancano di certo nemici e fasi d'azione, come l'indimenticabile fuga da Pyramid Head, che ucciderà ripetutamente Mary in varie fasi del gioco, ma a rendere grande Silent Hill 2 sono la sua atmosfera e le tragiche storie dei suoi abitanti, raccontante con la tipica maestria degli sviluppatori di Konami.

Purtroppo, anche l'ex figlio prediletto della compagnia giapponese sta vivendo una pesante crisi d'identità. Vuoi per gli evidenti cambiamenti nei gusti del pubblico, vuoi per la ricerca dell'azione a tutti i costi, vuoi ancora per la mancanza cronica di idee che possano ancora terrorizzare, nel 2020, i videogiocatori.

Resident Evil 7

Ve ne sarete già accorti da soli, in questa lista orrorifica è già presente un esponente del franchse Resident Evil. Probabilmente con il suo episodio più rappresentativo. Se è vero che abbiamo inserito il secondo capitolo tra i migliori titoli poligonali a tema zombie e che il primo rimane incastonato tra le leggende del settore, abbiamo però pensato di riservare uno spazio speciale alla declinazione della serie Capcom che più di tutte ha fatto discutere.

D'altronde Resident Evil 7, disponibile su PS4, Xbox One e PC e in aria di seguito diretto con quel Village progettato per next-gen, è un videogame decisamente coraggioso, che ha saputo cambiare i dogmi di un brand ormai consolidato nell'immaginario di pubblico e stampa specializzata. Gli sviluppatori hanno abbandonato la tradizionale visuale in terza persona, abbracciando le mode e l'efficacia della visuale in soggettiva, riscoprendo al tempo stesso le gotiche atmosfere delle origini.

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RESIDENT EVIL 7 - PLAYSTION HITS - - PlayStation 4

Resident Evil 7 rappresenta, oggi, quello che fu Resident Evil 4 nel 2005: un prodotto di certo non privo di difetti, ma che ha saputo osare in un mercato in cui l'abitudine riesce - quasi - sempre a vendere.

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