Milan Games Week 2018: abbiamo provato i videogiochi più attesi

Autore: Andrea Guerriero ,

50mila metri quadrati espostivi, 70 titoli e 30 anteprime per oltre 162mila presenze.

Sono questi i numeri della Milan Games Week 2018, ultima edizione della più grande fiera di videogiochi del Bel Paese, conclusasi solo ieri, 7 ottobre, in quel di Milano dopo una  ''tre giorni'' all'insegna dei poligoni, del cosplay più creativo e di intense sessioni di eSport, senza dimenticare il retrogaming e la game art. Un palco di prestigio tutto italiano ma dal respiro internazionale, che quest'anno ha saputo far registrare una crescita consistente.

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Si tratta di un chiaro segno della vitalità del settore videoludico nel nostro Paese, graziato dalla presenza di David Cage - autore, tra gli altri, di Heavy Rain e Detroit: Become Human - come ospite d'onore, e di un incredibile successo che va di pari passo con l'andamento del mercato, che registra anno su anno trend positivi e attrae sempre più appassionati di tutte le età.

AESVI
I migliori videogiochi della Milan Games Week 2018

Una kermesse, la Milan Games Week, a cui a conti fatti non potevamo assolutamente mancare e che ci ha permesso non solo di entrare a contatto con molte delle community geek più rilevanti dell'industria, ma anche e soprattutto di testare con mano - e controller! - alcuni dei videogiochi più caldi in uscita tra gli ultimi mesi del 2018 e i primi del 2019

Voi non dovete fare altro che reggervi forte e seguirci in questo emozionante viaggio, alla scoperta delle più grandi produzioni in arrivo in futuro su PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch.

Resident Evil 2: ritorno a Raccoon City

Il remake di Resident Evil 2, dopo l'annuncio all'E3 2018, prova a spaventare anche il pubblico della Milan Games Week. Noi non potevamo che (ri)partire da qui tra i padiglioni della polo fieristico di Rho, per vivere ancora una volta tutti gli orrori di Raccoon City

Nello stand di Sony PlayStation Italia era infatti possibile riabbracciare il caro, vecchio Leon S. Kennedy, poliziotto al primo giorno di servizio suo malgrado inghiottito dall'epidemia zombie che sta distruggendo velocemente la cittadina del mid-west americano. Il protagonista - affiancato dalla bella e letale Claire Redfield - è naturalmente più giovane rispetto alla controparte vista nel sesto capitolo, seppur molto somigliante. 

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Ambientato nel 1998, il rifacimento di Resident Evil 2 ci ha subito messi al centro dell'azione, portandoci in quella stessa centrale di polizia che ci regalò momenti di pura tensione esattamente 20 anni fa.

La stazione R.P.D. di Raccoon City danza sinuosamente tra vecchio nuovo, facendo leva sull'effetto nostalgia ma mettendo subito in chiaro l'intendo degli sviluppatori di Capcom: creare un videogioco fresco e al passo con i tempi, che non tradisca però la sua gloriosa eredità. Armati di coltello e pistola abbiamo combattuto ''mangiacervelli'', risolto enigmi ed esplorato location che non possono che provocare un sussulto ai gamer più grandicelli, il tutto condito da un'inedita visuale in terza persona

Non mancano neppure le mitiche macchine da scrivere per salvare la partita, le erbe e gli spray medici per recuperare salute, mentre zombie più reattivi e dettagliati e un inventario assai più snello ci hanno comunque riportato, con delizia, al 2018.  

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Capcom
Resident Evil 2 Remake in uscita il 25 gennaio 2019

In uscita il 25 gennaio 2019 nelle edizioni PlayStation 4, Xbox One e PC, Resident Evil 2 Remake è insomma un must have per quanti apprezzano le produzioni survival horror e per gli estimatori del titolo originale, ma anche un gioco da provare assolutamente per quelle nuove leve che vorrebbero scoprire per la prima vota una delle pietre miliari dell'intero medium videoludico. 

The Division 2: la seconda volta di Ubisoft Massive

Uscito nel 2016 e subito etichettato come rivale diretto di Destiny, Tom Clancy's The Division ci metteva nei panni di un membro della Divisione in una New York post-apocalittica, al fianco di milioni di altri giocatori connessi in rete.

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Si tratta di uno shooter in terza persona con evidenti elementi da MMO, che per alcuni scivoloni del team di sviluppo non riuscì però a raccogliere il successo meritato. Naturale allora che Ubisoft Massive sia ora pronta a riprovarci con The Division 2, sequel che ha illuminato anche i padiglioni della Milan Games Week 2018 e che è atteso sugli scaffali fisici e digitali il 15 marzo 2019 - per PlayStation 4, Xbox One e PC. 

Abbandonata la nevosa New York, contrita tra palazzi e grattacieli, Washington D.C. - nuova location della serie - si mostra più ampia in una riproduzione che ricalca il centro urbano con un'ottima fedeltà. Lo Snowdrop Engine regala spaccati di altissima qualità, in particolare a livello d'illuminazione nel passaggio dagli ambienti chiusi e cupi alle zone aperte dove la vegetazione oppone resistenza ai blocchi di cemento e ai ripari di fortuna di una società al collasso.

A sette mesi dal disastro di New York, siamo quindi chiamati a combattere ancora, con meccaniche molto simili a quelle del primo capitolo, ma con tutti gli accorgimenti e i ritocchi del caso. 

La demo messa a disposizione da Ubisoft a Milano ci ha permesso di saggiare un livello di sfida ancora più alto, in cui il lavoro di squadra ricopre un ruolo ancora più importante nell'economia della produzione. Il nostro obiettivo - assieme ad altri tre giocatori - era quello di mettere in sicurezza un punto di controllo, ritagliandosi una via d'accesso al luogo designato e facendosi strada tra una gran quantità di forze nemiche appostate e molto agguerrite.

Le coperture si sono quindi rivelate fondamentali, così come quel pizzico di strategia nella specializzazione del proprio personaggio che, stando a quanto dichiarato dagli sviluppatori determinerà in modo più stringente rispetto a The Division le qualità uniche del nostro agente. Tra le opzioni proposte, abbiamo così il Survivalist, armato di una balestra che ci ha ricordato il buon Daryl di The Walking Dead, il Demolitionist, equipaggiato con un devastante lanciagranate utile per generare caos e stanare i nemici nascosti, e lo Sharpshooter, che porta con sé un fucile ad alto calibro, utile a sfoltire le linee nemiche dalla distanza.

Ubisoft
The Division 2 in uscita a marzo del prossimo anno

Non mancheranno poi diverse abilità tra cui scegliere e da perfezionare, per una prova che non ha affatto deluso le nostre aspettative.

Kingdom Hearts III: la magia Disney sbarca a Milano!

Tredici lunghissimi anni. Tanto abbiamo atteso Kingdom Hearts III, ormai pronto a debuttare su PlayStation 4 e Xbox One il prossimo 29 gennaio.

Un titolo, quello nato dalla collaborazione tra Square Enix e Disney, che non poteva di certo mancare nella ricca line-up dell'ultima Games Week di Milano. La demo parte dal Monte Olimpo e dallo scontro con il Titano della Roccia, tra tuoni, fulmini e una pioggia scrosciante. Lo scenario di Hercules reinterpretato dal team giapponese di Tetsuya Nomura ci costringe a scalare la parete in verticale evitando gli attacchi della gigantesca creatura, per poi permetterci di affrontare gli indimenticabili Heartless in un combattimento orizzontale più tradizionale.

Fin da subito, ci si rende conto di come il sistema di combattimento sia più fluido e reattivo rispetto ai precedenti episodi della saga. Una consapevolezza velocemente metabolizzata prima di essere proiettati in un nuovo mondo disneyano: quello di Toy Story!

Ci troviamo nella stanza di Andy assieme a Buzz, Woody, Rex e Mr. Potato, anche noi con fattezze da giocattoli. Ancora una volta saranno le iconiche ombre senza cuore a sfidarci nella nostra avventura, per scontri sì particolari ma per il momento non eccessivamente impegnativi. Assai apprezzabili invece il comparto grafico e i tanti dettagli a schermo, dall'erba nel vialetto alle animazioni dei giocattoli, fino agli elementi squisitamente atmosferici. 

Vogliamo essere sinceri: testare Kingdom Hearts III con occhio clinico è stato assai difficile, considerato l'inevitabile fluire di ricordi, memorie, sogni e sensazioni.

Square Enix
Kingdom Hearts III uscirà il 29 gennaio 2019

Quelli che 16 anni fa ci fecero amare il franchise ruolistico di Square Enix sulla seconda console Sony, e che oggi cercano di assumere un retrogusto tutto nuovo. Riuscendoci in pieno!

Metro Exodus: dalla Russia con amore

Dopo l'ottimo successo ottenuto con 2033 e con Last Light, Metro si appresta ad un ritorno in grande stile con Exodus: il nuovo progetto con cui 4A Games ci catapulta direttamente nell'anno 2036, è ambientato in una Mosca ormai completamente devastata dall'olocausto nucleare avvenuto diversi anni prima e ci mette nei panni del 23enne Artyom.

Un titolo che ha mostrato muscoli e potenzialità anche alla Milan Games Week di quest'anno, grazie ad una demo decisamente spettacolare. 

Come in passato, anche in questo terzo capitolo potremo scegliere di affrontare la situazione con approccio furtivo o lanciandoci a muso duro negli sconti a fuoco, mentre ad aiutarci nella nostra sopravvivenza ci sarà un gradevole elemento farming - che permette di costruire, raccogliendo tutti i materiali su cui riusciremo a mettere le mani, tutto ciò che può risultarci utile.

E se accendino e visore notturno sono pronti al loro inevitabile comeback, la versione di prova di Metro Exodus non ha lesinato in quanto a novità. Armati di un fucile a pompa improvvisato e di una balestra dalle frecce d'acciaio, ci siamo ritrovati in una fitta zona boscosa dove tutto è andato in rovina. Un'ambientazione, questa, che ci ha realmente lasciati a bocca aperta per ampiezza e dettagli visivi.

Deep Silver
Metro Exodus in uscita il 22 febbraio dell'anno prossimo

Il tutto è condito dalla capacità degli sviluppatori di 4A Games di ricreare un'atmosfera davvero unica per produzioni di questo tipo, e da una colonna sonora incredibilmente ispirata. Il gameplay, invece, non si discosta troppo dai canoni degli sparatutto in prima persona, per un'esperienza solida e godibile da vivere tutta d'un fiato il prossimo 22 febbraio, giorno dell'uscita su PC, PlayStation 4 e Xbox One. 

Pokémon Let's Go: li abbiamo acchiappati tutti a Milano

Seguendo l'esempio - e, si spera, il successo! - di Pokémon GO su smartphone, Pokémon Let's Go Pikachu e Pokémon Let's Go Eevee puntano a proporre un riuscito incontro tra vecchia e nuova generazione sui nostri Nintendo Switch

Un mix che, da quanto visto in quel di Milano, pare già da ora piuttosto curato e capace di soddisfare gli appetiti di un po' tutti gli Allenatori, da quelli ancorati alla leggendaria tradizione del brand a quelli più ''casual'', che magari vi ci sono avvicinati proprio con l'app per dispositivi iOS e Android di Niantic Labs.

Lo spin-off in uscita il 16 novembre di quest'anno omaggia totalmente il mitico Pokémon Giallo richiamandolo più e più volte (si potrebbe definire una sorta di remake del capitolo uscito nel lontano 1998 su Game Boy), riportandoci nella regione di Kanto al fianco di tutte le creature conosciute e amate nella prima generazione Pokémon. 

Una premessa assai allettante, che alla Games Week ha trovato il suo massimo ''sfogo'' in una demo ambientata tra il lussureggiante Bosco Smeraldo. Qui abbiamo potuto dedicarci all'esplorazione, alla cattura di Pokémon selvatici e alle lotte contro qualche malcapitato Allenatore. Proprio come in Pokémon GO, il lancio della PokéBall sarà valutato da un indicatore (buono, ottimo, eccellente) che aumenterà di molto le percentuali di cattura, mentre le lotte offre il classico sistema di combattimento di Pokémon che donerà, in caso di vittoria, monete/oggetti e punti esperienza distribuiti equamente a tutta la nostra squadra.

Nintendo
Pokémon Let's Go in uscita a novembre solo su Nintendo Switch

L'esperienza offerta dai due Pokémon Let's Go si è rivelata insomma godibile sia per la vecchia guardia che per i nuovi fan, in vista del capitolo principale - sempre per Switch - atteso per il 2019. Valore aggiunto è poi l'utilizzo della PokéBall Plus, un particolare controller venduto separatamente che sfrutta i sensori di movimento.

Days Gone: gli zombie invadono la fiera!

Il palcoscenico milanese dell'ottava edizione della Milan Games Week è stata la giusta occasione per toccare con mano anche Days Gone, nuova esclusiva per PlayStation 4 e PlayStation 4 Pro realizzata dai ragazzi di Sony Bend Studio.

Nel padiglione del colosso giapponese, abbiamo allora vestito i panni del centauro Deacon St. John in un mondo devastato dall'epidemia zombie. I non-morti a marchio Sony sono però molto diversi da quelli di Resident Evil o di The Walking Dead, e molto più vicini agli infetti conosciuti nel film cult 28 giorni dopo di Danny Boyle. 

Una scelta, questa, che si riflette anche nelle meccaniche di gameplay una vota impugnato il nostro fedele DualShock 4. 

Il segmento di gioco della demo ci ha chiamato ad esplorare una zona periferica abbandonata, alla ricerca di alcuni pezzi di ricambio per la nostra motocicletta. Il gioco, come spesso accade nelle produzioni poligonali moderne, permette di scegliere fra un approccio diretto e uno più aggressivo, sfruttando il limitato bagaglio di munizioni a nostra disposizione o eliminazioni silenziose e movimenti ponderati da una copertura all'altra, per attirare il meno possibile le indesiderate attenzioni dei non-morti divenuti ormai i famelici padroni di casa.

La missione non è stata per nulla facile, e ci ha costretti a combattere enormi gruppi di zombie, sia assestando diversi attacchi da mischia che facendo esplodere le taniche infiammabili quando possibile per ottimizzare i danni inferti. La fuga dall'autorimessa di nostro interesse si è poi rivelata altamente scenografica, con il protagonista a rombare sul suo bolide trascinando con sé anche qualche malcapitato nemico. 

Come se non bastasse - e come insegna l'opera magna di Robert Kirkman -, abbiamo dovuto guardarci le spalle anche dagli umani, ed in particolare da alcuni predoni colpevoli di aver teso un'imboscata al nostro sfortunato compagno. Fino all'inevitabile scontro a fuoco. 

Sony
Days Gone in uscita il 22 febbraio 2019

Certo, i movimenti appaiono ancora piuttosto legnosi e le sparatorie non brillano per fluidità, ma le premesse sono realmente interessanti. Scopriremo se Days Gone sarà all'altezza delle aspettative solo il prossimo 22 febbraio, giorno del debutto di questa ''putrida'' esclusiva Sony.

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