La misteriosa morte di Brittany Murphy in un documentario, 10 anni dopo

Autore: Rina Zamarra ,

Era il 20 dicembre 2009 quando il corpo di Brittany Murphy venne trovato senza vita nel bagno della sua casa di Los Angeles. A fare la terribile scoperta fu la madre dell’attrice, Sharon Murphy, che chiamò subito il 911. 

Brittany aveva solo 32 anni e una carriera alle spalle che l’aveva vista protagonista di film di successo, come Ragazze a Beverly Hills e Ragazze interrotte. 

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La morte dell’attrice ha da subito presentato alcuni elementi di mistero, che hanno indotto molti a pensare che non si sia trattato di morte naturale. Un nuovo documentario indaga sul decesso a 10 anni di distanza, sollevando diversi dubbi sulle conclusioni a cui giunse la polizia nel 2009.

S Pakhrin su Flickr/ CC BY 2.0
L'attrice Brittany Murphy

Il documentario si intitola Brittany Murphy: An ID Mystery e contiene anche un’intervista al padre di Brittany, Angelo Bertolotti, convinto sostenitore della tesi secondo cui la figlia sia stata uccisa. L’uomo è morto nel 2019 a 92 anni senza riuscire a dimostrare la sua tesi, nonostante avesse ingaggiato un patologo, il dottor Cyril Wecht, che ha rilasciato un’intervista presente nel documentario. 

Ma cosa si sa fino a oggi della morte di Brittany Murphy? L’attrice è morta a causa di due patologie (anemia e polmonite) non curate e di un mix di farmaci. 

Brittany viveva con il marito, lo sceneggiatore Simon Monjack, e la madre di lui. Proprio su Simon si sono concentrati i sospetti, che lui ha tentato di fugare subito. Tra l’altro a cinque mesi di distanza, Simon ha perso la vita a 40 anni per le stesse cause di cui è morta Brittany. Secondo le dichiarazioni della madre dell’uomo, Simon sarebbe morto per il dolore provocato dalla perdita della moglie. Ma perché Brittany non è mai andata da un medico? Come mai ha deciso di usare dei farmaci senza consiglio medico?

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Secondo il padre di Brittany, si sarebbe trattato di un caso di avvelenamento in quanto nei capelli dell’attrice è stata trovata traccia di ben 10 metalli pesanti. L’uomo, infatti, aveva commissionato un esame di laboratorio per dimostrare la falsità della tesi secondo cui i metalli erano contenuti nelle tinture per capelli usate da Brittany. 

Il patologo Cyril Wecht, infatti, ha dichiarato: 

Si è tinta i capelli, ma non so se sia mai stato eseguito uno studio scientifico. Se siano state analizzate le tinture che usava…Non è difficile da fare come analisi e avrebbero dovuto farla. Ma per quanto ne so, non è mai stata fatta. 

Il documentario solleva questi e ad altri dubbi, come quello riguardante una muffa presente in casa. Il coroner non ha trovato alcuna prova degli effetti di un’infezione da muffa sul corpo di Brittany. I risultati, però, di eventuali analisi ambientali della casa non sono mai stati resi pubblici. 

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Il documentario giunge alla triste conclusione che, forse, non si riuscirà più a far luce sulla morte di Brittany. Purtroppo, sono passati troppi anni senza che il corpo fosse sottoposto ad analisi e ora sarebbe troppo tardi a causa dell'avanzato stato di decomposizione. 

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