Molly Ringwald è contraria a un reboot di Breakfast club

Autore: Tanina Cordaro ,

Molly Ringwald, icona delle rom-com anni '80, ha detto di essere assolutamente contraria a un reboot di Breakfast Club, film diretto da John Hughes nel 1985.

Durante una puntata di Couch Surfing, la presentatrice dello show le ha chiesto quale attrice sarebbe perfetta per interpretare Claire, il suo personaggio, in un possibile reboot. L’attrice si è subito mostrata contraria: “Non possono realizzare un reboot del film di John Hughes. Lui non vorrebbe e secondo me non andrebbe fatto”.

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L’attrice ha poi spiegato che il periodo in cui è stato girato il film era diverso, e che nella storia “ci sono cose che non sono appropriate [ora] e che lo erano a malapena in quel periodo”.

Questo è un concetto che la Ringwald aveva esaminato nel suo articolo del 2018 pubblicato sul New Yorker dove, ispirata dal movimento #MeToo, rileggeva il film in un’ottica diversa.

Esortata dalla figlia di 10 anni a rivedere insieme il film, l’attrice si era mostrata preoccupata per l’effetto che avrebbe avuto sulla bambina. La visione si è invece rivelata preoccupante proprio per l’attrice: la scena che più l’ha turbata è stata quella in cui il cattivo ragazzo del gruppo, John Bender, si nasconde sotto il tavolo dove è seduta Claire. Mentre è lì, sbircia sotto la gonna della ragazza e, la scena lascia intendere, la tocca in modo inappropriato.

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Nell’articolo la Ringwald scrive:

Continuavo a pensare a quella scena. Ci ho pensato di nuovo lo scorso autunno, dopo che un certo numero di donne si sono fatte avanti con accuse di violenza sessuale contro il produttore Harvey Weinstein, e il movimento #MeToo si è radicato. Se gli atteggiamenti verso la sottomissione femminile sono sistemici, e io credo che lo siano, è ovvio che l'arte che consumiamo e sanzioniamo gioca un ruolo nel rafforzare quegli stessi atteggiamenti.

Musa di Hughes, la Ringwald è stata protagonista di altri due film del regista, Un compleanno da ricordare e Bella in rosa, tutte storie con protagonista una giovane donna che sottolineano l'intento rivoluzionario e originale delle opere del regista.

“Amo quei film”, ha precisato l’attrice, “e non voglio voltargli le spalle in nessun modo. Vorrei che la gente ne traesse il meglio e ne fosse ispirata, per creare qualcosa di rilevante rispetto a quello che sta succedendo oggi nel mondo”.

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