Mosul, la trama e il cast del film di guerra prodotto dai fratelli Russo

Autore: Elisa Giudici ,

Non fatevi ingannare dalle immagini promozionali e dal trailer spettacolare. Mosul è molto più di un film di guerra contemporaneo ambientato in Iraq e finanziato dalla neonata casa di produzione AGBO dei fratelli Russo. Dimenticate film dall'approccio hollywoodiano e americano-centrico come American Snyper e Lone Survivor. Come queste pellicole al centro di Mosul c'è una storia vera dal fronte caldo mediorientale, ma in questo caso la prospettiva è tutta interna e poco nota.

Mosul infatti è ambientato nel 2017.  È un film che comincia quando gli statunitensi si sono ormai ritirati dalla prima linea e racconta le ricadute del conflitto iracheno da un punto di vista interno e privilegiato. Quello di chi è rimasto in città dopo che le forze internazionali si sono ritirate nei territori già liberati, ritrovandosi un centro abitato ridotto in macerie, con le strade ancora infestate da cellule dell'ISIS.

Mosul Mosul Dopo che uno squadrone ribelle di iracheni gli salva la vita, un giovane poliziotto si unisce a loro nella lotta contro l'ISIS in una devastata Mosul. Apri scheda  

La trama di Mosul

Mosul è ambientato nell'omonima città irachena, nel pieno dell'antico impero babilonese, poco lontano dai resti archeologici della città di Ninive distrutti dall'ISIS nel 2006. Undici anni più tardi la guerra contro il terrore sembra giunta agli sgoccioli sui media internazionali, ma la realtà sul terreno è ben diversa. Nella città con oltre un milione di abitanti si annidano moltissimi terroristi e la situazione è tutt'altro che pacificata. Mosul va liberata strada dopo strada, palmo a palmo, facendo attenzione alle trappole esplosive lasciate dall'ISIS, ai cecchini nemici ancora appostati sui tetti, ai civili rimasti intrappolati oltre le linee nemiche e stremati.

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È un lavoro sporco, duro, che conduce a morte certa. Ad occuparsene è una squadra locale che corrisponde alle unità SWAT statunitensi. Un manipolo di uomini duri, efficienti, inarrestabili. Il commando ha ucciso così tanti uomini dell'ISIS che per loro, se catturati, non c'è via di salvezza. I terroristi non faranno scambio di ostaggi, decapiteranno ogni uomo del gruppo seduta stante, non appena sarà catturato. I membri della SWAT di Mosul sono temuti e odiati tra i ranghi dell'ISIS, molto più delle forze internazionali.

Nonostante il pericolo, c'è chi si fa avanti per far parte del team militare. Per essere accettati nel gruppo però, oltre ad avere familiarità con le armi da fuoco e con i rudimenti della strategia militare, bisogna necessariamente aver subito un grave lutto per colpa dell'ISIS. Solo in questo modo si avrà la forza necessaria per procedere alla liberazione di Mosul, costi quel che costi. 

Il cast di Mosul

Una delle particolarità di Mosul è il fatto che il film sia interamente parlato in lingua araba, in particolare in un dialetto iracheno molto utilizzato nella regione dove è ambientato il film, come raccontato dal regista Matthew Michael Carnahan nell'intervista che mi ha concesso al Festival di Venezia 76, dove il film è stato presentato fuori concorso.

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AGBO
Il regista sul set
Mosul è stato girato in Marocco, ricostruendo la città irachena con il miglior livello possibile di dettaglio

Quella linguistica è stata una scelta coraggiosa, che ha escluso facce note e attori anglofoni dal cast in favore di un più alto fattore di realismo (e di una visibilità minore rispetto a un film con per protagonista una stella hollywoodiana). La ricerca dei protagonisti ha spinto il responsabile del casting in tutto il mondo. Ci è voluto molto impegno trovare gli interpreti giusti, capaci di sostenere la sfida fisica e linguistica posta dal film. Per questo motivo è improbabile che i loro volti siano familiari, anzi: alcuni di loro sono all'esordio cinematografico. 

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  • SuhailDabbach - Jasem
  • Adam Bessa - Kawa
  • Is’HaqElias - Waleed
  • Waleed Elgadi - il Colonnello
  • HayatKamille - Hayat
  • Mohimen Mahbuba - Amir

Alla regia invece c'è l'esordiente Matthew Michael Carnahan. Giornalista e sceneggiatore di lungo corso (ha scritto i copioni di World War Z, Cattive acque, Deepwater Horizon) è un amico di lungo corso dei fratelli Russo. Specializzato nel trasformare articoli di denuncia e inchieste giornalistiche in film, si è imbattuto qualche anno fa nella storia del commando iracheno. Colpito e commosso dalla lettura di quel reportage giornalistico, ha deciso di realizzarne un film, che è riuscito a dirigere grazie al sostegno dei Russo.

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Mosul arriverà su Netflix il 26 novembre 2020.

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