Nightmare Before Christmas: il finale alternativo col cameo tagliato di Tim Burton

Autore: Federica Lucia ,

Jack Skeletron e la sua Halloween Town non passano mai di moda e a 25 anni dalla sua uscita, Nightmare Before Christmas fa ancora parlare di sé. 

In un'intervista rilasciata a The Hollywood Reporter, Henry Selick - regista della pellicola nata dalla mente di Tim Burton - ha rivelato l'esistenza di un finale alternativo a quello apparso sul grande schermo nel lontano 1993.

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Pare infatti che una scena finale fosse stata girata diversamente, introducendo un cameo dello stesso Tim Burton, ma - come afferma Selick - durante le fasi del montaggio definitivo alcuni produttori non ritennero opportuno inserire quella sequenza.

La produttrice Denise Di Novi e uno dei produttori di Hollywood mi dissero: 'Non crediamo che a Tim piacerebbe'. E ora mi sento così stupido per non averglielo chiesto. 

La scena incriminata e il cameo mancato

La scena finale in questione riguarda la serie di festeggiamenti dei mostri di Halloween Town dopo il dono della neve. Dopo essere stato liberato e aver salvato la sua festa, il buon Babbo Natale regala la neve a tutti i concittadini di Jack Skeletron, che finalmente riescono a comprendere il vero senso del Natale.

Nella sequenza si vedono diversi mostri interrogarsi su quel manto bianco mai visto prima e tra uno strano angelo di neve, una palla rotolante e l'ilarità dei mostriciattoli vi sono i vampiri che giocano a hockey e lanciano una zucca - surrogato del classico dischetto - dritto in faccia alla telecamera.

Henry Selick ha dichiarato che nella scena originale al posto della zucca i vampiri colpivano la testa di Tim Burton, e questo al regista era sembrato molto divertente e in pieno stile Burton. Purtroppo alcuni produttori non furono dello stesso avviso e lui si fece convincere.

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Non so se quella scena esista ancora, ma mi piacerebbe rimontarla dov'era e metterla al posto di quella zucca. Sono sicuro che Tim approverebbe.

Probabilmente al gotico Burton sarebbe piaciuto davvero quell'omaggio nella sua pellicola più famosa.

L'origine del successo di Nightmare Before Christmas

La storia del film d'animazione interamente realizzato in stop-motion - tecnica che utilizza 24 fotogrammi con l'utilizzo di pupazzi per ogni secondo di girato - ha origini strane e travagliate, proprio come tutte le pellicole e i personaggi diretti da Burton.

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Le vicende di Jack Skeletron e del suo conflitto tra Halloween e Natale nascono molto prima del 29 ottobre 1993 (data di uscita del film nelle sale americane), nello specifico nella mente di Tim Burton quando lavorava per il colosso Disney. L'idea di mettere a confronto le due festività venne esposta sotto forma di poesia dallo stesso Burton, ma la casa dei cartoni per antonomasia giudicò il tema troppo dark per il loro target di riferimento.

Dopo aver ottenuto enorme successo con Battlejuice (1988), Batman (1989) ed Edward mani di forbice (1990), il gotico regista ottenne il consenso per fare della sua poesia un lungometraggio. La regia venne affidata a Selick a causa degli impegni lavorativi di Tim Burton, ma Nightmare Before Christmas rimane comunque un'opera legata allo stile dark del suo ideatore.

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Jack Skeletron è il capo di Halloween Town e per puro caso scopre il Natale e ne rimane affascinato. Per poter trasmettere lo spirito natalizio anche ai suoi concittadini decide di affidare loro il compito di gestire il Natale (con decorazioni e regali) e di rapire Babbo Natale. Il risultato sarà disastroso, creando solo caos e confusione circa le due diverse feste, e soltanto un Jack rinsavito potrà ristabilire la calma ridando a Babbo Natale quel che è di Babbo Natale.

Touchstone Pictures/Nightmare Before Christmas
Il protagonista di Nightmare Before Christmas in una scena del film

Come per molte opere, il successo di Nightmare Before Christmas e di tutti i suoi protagonisti aumentò con il passare degli anni. A distanza di 25 anni Jack e il suo sorriso cucito sono diventati un'icona di stile.

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Felpe, portachiavi, zaini e gadget di ogni tipo sono all'ordine del giorno, e non soltanto negli ambienti dark e gothic, ma anche tra chi fa dell'iconismo uno stile di vita (a volte senza aver visto il film).

Tim Burton descrive spesso i suoi personaggi come eclettici e fuori dal comune e siamo sicuri che avrebbe apprezzato il cameo pensato per lui da Selick, e chissà che per il prossimo anniversario della fortunata pellicola non si possa avere il piacere di veder volare la testa di Tim Burton grazie ad una mazza da hockey.

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