Come finisce Notti magiche di Paolo Virzì: il caso Saponaro e il futuro dei tre protagonisti

Autore: Elisa Giudici ,

Lontano dai toni caustici e dall'inappellabile condanna alla società italiana di Tutta la vita davanti e Il capitale umano, Notti magiche di Paolo Virzì è una satira agrodolce del cinema italiano anni '90. Il film racconta l'avventura di tre giovani finalisti del premio Solinas - la ricca ma infelice Eugenia, il toscano latin lover Luciano e il dotto siciliano Antonino - nella capitale romana, Mecca del cinema nelle mani di una generazione di anziani maestri e vecchie cariatidi. Registi sul viale del tramonto e produttori in bancarotta sfruttano il lavoro di giovani sceneggiatori senza nome per portare avanti stancamente il sogno di Cinecittà

Il film ha anche un risvolto poliziesco: la pellicola si apre infatti con un incidente stradale che causa la morte di Saponaro, un noto produttore cinematografico del panorama italiano. Nella sua tasca viene rinvenuta una polaroid scattata poche ore prima, che lo ritrae con i tre sceneggiatori protagonisti. I ragazzi dovranno spiegare alle autorità cosa sia successo in quella notte fatale, provando la loro innocenza. Se non avete paura degli spoiler, proseguite pure la lettura del pezzo per scoprire il finale di Notti Magiche di Paolo Virzì. 

Notti magiche Notti magiche Italia '90: la notte in cui la Nazionale viene eliminata ai rigori dall’Argentina, un noto produttore cinematografico viene trovato morto nelle acque del Tevere. I principali sospettati dell’omicidio sono tre ... Apri scheda

Se invece siete curiosi di conoscere la storia vera (e autobiografica) dietro alla pellicola, potete leggere un approfondimento dedicato e spoiler free. 

Il destino lontano dal cinema di Eugenia, Luciano e Antonino

Show hidden content La scena finale del film è ambientata nel presente e ci rivela che fine hanno fatto i tre finalisti del premio Solinas del 1990. Sono passati più di 20 anni da quegli avvenimenti e tutti e 3 i protagonisti hanno trovato una via alternativa al cinema.Antonino vive a Londra, dove viene intervistato da una troupe televisiva. Sta ancora con Caterina, che non vede di buon occhio che si parli di quell'estate travagliata per la loro relazione. Il dottissimo Antonino è diventato un docente di storia dell'arte al Regent's Institute di Londra.
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L'assegno mai incassato di Antonino
Antonino ha fatto incorniciare l'assegno mai incassato del premio Solinas
I giorni passati a Roma come giovane sceneggiatore gli sembrano quasi un sogno, una fantasia. L'uomo mostra orgoglioso l'assegno del premio Solinas, che Saponaro gli aveva sottratto per passarlo a Federico Fellini. Il Maestro non l'aveva mai incassato e la fondazione Fellini l'ha restituito anni dopo ad Antonino. L'uomo l'ha incorniciato e si dice dispiaciuto che Fellini non l'abbia incassato, perché lui per anni si era vantato del fatto che il regista gli dovesse 25 milioni delle vecchie lire. Luciano è diventato un ristoratore maremmano con una stella Michelin e ha avuto 5 figli. Non da Katia, che è rimasta al fianco del "regista dell'incomunicabilità" Franco Pontani. Luciano e il primogenito Lucianino l'hanno vista alla TV, durante la cerimonia del premio Leone d'Oro alla carriera ricevuto dal maestro a Venezia. 
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Luciano viene intervistato nel suo ristorante
Luciano svela di non voler incontrare nessuno del mondo del cinema
Il ristoratore fa capire che non ha mai superato la delusione che gli ha ispirato quella breve esperienza nel mondo de cinema. Luciano spiega che nel ristorante ogni tanto bazzicano personalità romane conosciute all'epoca, ma lui non ha mai voluto averci di nuovo a che fare e ha sempre incaricato il figlio i servire ai tavoli di "quelli del cinema". 
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La figlia di Eugenia
La figlia di Eugenia racconta che la madre conservava bei ricordi di quell'estate romana nel mondo del cinema
Eugenia invece ha avuto una tragica fine: è morta a causa di un incidente autostradale. Intervistata dai giornalisti, la figlia rivela che la madre ricordava sempre con affetto quei giorni da sceneggiatrice e l'amicizia fugace con Antonino e Luciano. La ragazza ricorda una frase che la madre le soleva spesso dire, riguardo al fatto che "bisogna sempre guardare fuori dalla finestra", attribuendola a qualche maestro del mondo del cinema (a pronunciarla è stato invece il commissario). La figlia però rivela di non averne mai capito il senso. 

Chi ha ucciso il produttore Saponaro in Notti magiche?

Tutti e nessuno, come spiega il commissario ai protagonisti.

Sfiancato dai debiti e dalle recenti traversie personali, Saponaro ha avuto un attacco di cuore mentre malmenava la sua ex star diventata autista e tuttofare.

L'uomo rivela in commissariato che avrebbe voluto portarlo all'Ospedale Fatebenefratelli ma, resosi conto che Saponaro era già morto, ha eseguito il suo ultimo stunt: si è buttato dalla macchina in corsa verso il fiume, inscenando un incidente stradale.

A contribuire alla sua morte sono stati i dissidi con l'ex moglie, l'amante, gli strozzini, gli amici nemici di un tempo e anche il rapporto con Antonino e i suoi amici.

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