Oceania, la produttrice Osnat Shurer presenta il film Disney natalizio

Autore: Elisa Giudici ,

Sarà un Natale dalle atmosfere calde ed esotiche, almeno per gli amanti dell’animazione cinematografica. Il 22 dicembre 2016 uscirà nelle sale italiane Oceania, il 56esimo film del canone Disney, ambientato migliaia di anni fa tra i suggestivi atolli polinesiani.

L'avventura oceanica è quella di Vaiana, figlia del capo di un gruppo di isolani che non naviga mai in mare aperto. La ragazza si sente misteriosamente attratta dall’oceano, che sembra a sua volta interessarsi a lei sin da quanto era solo una bimba. Grazie alla guida della nonna, Vaiana troverà il coraggio di seguire la sua strada, andando alla ricerca del semidio Maui, l’unico che possa aiutarla ad evitare la fine del mondo. Un’oscurità mortale infatti minaccia la vita umana sulle isole polinesiane.

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Intervista con la produttrice di Oceania
Vaiana da piccola è già la preferita dell'oceano

Oggi, 29 settembre 2016, la storica produttrice di molti film Pixar (ora passata a Disney) Osnat Shurer ha presentato alla stampa alcuni spezzoni inediti del film e ha raccontato come è nato questo nuovo lungometraggio del canone Disney.

Quando mi chiedono cosa voglia dire essere produttrice nel mondo dell’animazione, rispondo che significa portare su schermo la visione del regista.

Alla regia di Oceania c’è un duo che ha fatto la storia dell’animazione Disney, da Basil L’Investigatopo a La Principessa e il Ranocchio: Ron Clements e John Musker. Dopo essersi interessati ad alcune leggende polinesiane, i due sono stati inviati dal grande capo John Lasseter sulle isole più incantevoli dell’arcipelago, alla ricerca di ulteriore materiale.

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La produttrice Osnat Shurer presenta Oceania a Milano
Moana ha 16 anni quando intraprende la sua grande avventura

In una successiva spedizione, a cui ha partecipato anche Osnat Shurer, gli animatori e i creativi Disney si sono lasciati inglobare dalla cultura del luogo, che hanno tentato di trasporre fedelmente nel lungometraggio. Oceania è nato così, tra le onde dell'Oceano Pacifico e la gente che lo abita.

È stata un’impresa ardua, che ha richiesto quasi 5 anni di lavoro. Le fatiche di Shurer e degli altri sono quasi giunte al termine ed è arrivato il momento di presentare la loro opera al pubblico.

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Curiosi di scoprire di più su Oceania e la sua indomita protagonista, abbiamo fatto qualche domanda a Shurer.

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Oceania e i suoi segreti svelati da Osnat Shurer
Un concept art di Oceania

Una prima curiosità tecnica: quanto avete lavorato sull’oceano e la sua animazione? Notoriamente l’acqua non è molto amata dagli animatori, ma qui l’oceano è praticamente uno dei protagonisti.

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Chi conosce le tecniche di animazione sa che si cerca sempre di evitare di dover animare l’acqua. Prima di cominciare a realizzare questo film, che è girato al 85% in contesti e scenari circondati dall’oceano, abbiamo lavorato per circa un anno alla creazione di alcuni software che aiutassero ad automatizzare il processo. Ne abbiamo creati alcuni per animare l’acqua sullo sfondo, altri per quella vicino ai personaggi, altri ancora per automatizzare il lavoro sul bagnasciuga. Di solito gli effetti speciali vengono creati solo alcuni step dopo l’animazione, stavolta invece la lavorazione è andata di pari passo.

Parlaci un po' di Vaiana, un’eroina adulta che ricorda Merida di Brave - Ribelle. La giovane protagonista di Oceania ha già 16 anni. Che differenza rimane quindi tra i personaggi Pixar e quelli Disney, ora che anche i confini anagrafici si confondono?

Per me la differenza è la creative leadership, ovvero i 2 diversi gruppi di registi che lavorano nei 2 studios. John Lasseter è a capo di entrambi. Le persone di entrambi i reparti cercano storie interessanti, guidate da un punto di vista creativo. Ad oggi i risultati tendono ad essere molto simili. 

Secondo me poi per ora non ci sono abbastanza protagoniste forti nell'animazione, quindi tendiamo a fare paragoni tra le poche che ci sono. Vaiana per me invece è unica, ha un bilanciamento tra empatia e compassione, ma anche determinazione e coraggio.

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I tatuaggi di Maui nascondo un personaggio nel personaggio. L’animazione 2D dei tatuaggi è stata realizzata con una tecnica rivoluzionaria, combinata con la computer grafica. Com’è stato lavorarci su con Rick Goldberg?

Siccome il tatuaggio è un'arte molto grafica, si è pensato di tornare all’animazione tradizionale per portarla su schermo. Così il mini Maui tatuato sul petto del semidio è stato animato tradizionalmente e poi integrato con un nuovo software creato per apposta per Oceania. L'obiettivo era portare il tatuaggio sotto pelle, così come l’inchiostro nero dei veri disegni tribali polinesiani. I tatuaggi animati 2D si muovono su personaggio creato in 3D: è stata una sfida davvero impegnativa.

Quella di Oceania sarà una storia mitica, fuori dal tempo, o avrà una precisa connotazione storica?

La storia di Vaiana è ambientata circa 2000 anni fa, nella pausa tra la prima e la seconda migrazione umana nelle isole oceaniche. Il film vuole creare - sulla base di quello che sappiamo di questa cultura orale - una rappresentazione veritiera di un racconto fantastico che dà una risposta meravigliosa alla domanda irrisolta degli storici: come mai i polinesiani si fermarono per mille anni prima di riprendere la loro esplorazione delle isole circostanti?

Tra i personaggi di Oceania spiccano delle strane noci di cocco...come vi siete confrontati con la cultura locale e i suoi elementi simbolo, come appunto questo alimento?

I Kakamora non sono noci di cocco, sono omini misteriosi che nessuno ha mai visto, che usano le noci di cocco come corazza. Abbiamo usato il cocco perché nel film c’è anche una celebrazione di questo elemento, sostentamento quotidiano e aiuto alla vita in Polinesia. I Kakamora saranno una sorpresa: sono omini simpatici, ma si dipingono il volto quando vanno in guerra.

Dal punto di vista vocale, come avete scelto i doppiatori? Vi siete ispirati alla loro fisicità per creare i fisici dei personaggi?

Per la versione inglese abbiamo sempre avuto in mente Dwayne Johnson. Tra l'altro parte della sua famiglia veniva da Samoa, senza contare che è un personaggio straordinario tanto quanto Maui. Non avevo un altro nome in mente e per fortuna ha accettato. È stato molto bravo ad improvvisare.

Per Vaiana abbiamo cercato a livello globale e abbiamo ascoltato centinaia di voci, anche su Youtube. All’ultimo minuto una collaboratrice ha ricordato di aver visto questa ragazza ad un evento no profit. Così abbiamo trovato Auli'i Cravalho, che proviene dalla Hawaii. Vaiana l'avevamo disegnata molto tempo prima: quando l’abbiamo vista e ci siamo stupiti per quanto somiglia davvero al personaggio. Tutte le voci del cast inglese provengono dal Pacifico. Una curiosità: Auli'i Cravalho diventerà sedicenne come la protagonista il giorno prima dell’uscita del film.

Allora il cattivo stavolta chi sarà? I kakamora saranno importanti?

Il cattivo appare all’inizio ed è un gigante fatto di lava (un’altra cosa davvero difficile da animare). Ci saranno però tanti personaggi, grandi e piccoli, che vorranno impossessarsi del prezioso manufatto che la protagonista porta con sé. 

Per seguire Vaiana nella sua grande avventura basterà aspettare il 22 dicembre 2016.

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