Omar Sy torna alle radici. Ne Il viaggio di Yao, al cinema dal 4 aprile, l’attore francese attraversa la sua terra natia, il Senegal, in un road movie intenso e sincero.
Girato dal regista Philippe Godeau, il film racconta la storia di Seydou Tall, famoso attore francese di origini senegalesi che, per promuovere la sua autobiografia, decide di andare in Africa per un tour promozionale. Il suo desiderio è quello di portare con sé il figlio Nathan, ma l’ex moglie inventa una scusa per non farlo partire col padre.
Arrivato in Senegal, Seydou conosce Yao (Lionel Louis Basse) un ragazzino di 13 anni che vive a Kanel, un piccolo villaggio da cui è partito da solo percorrendo 387 chilometri per incontrare lui, il suo mito.
Colpito dal carattere di Yao, Seydou decide di riaccompagnarlo a casa. Il viaggio, pieno di rocambolesche avventure e situazioni divertenti, sarà per l’attore un ritorno alle sue radici.
Grazie al bambino, che sogna di fare l’attore come lui, scopre le logiche della sua terra, dove viene considerato un bounty, nero fuori e bianco dentro, proprio come lo snack. Seydou è un africano che vive come un bianco e per questo non riesce ad immergersi completamente nella cultura del Senegal.
Dopo aver divertito il pubblico con la commedia Quasi amici (grazie al quale ha vinto un Premio César nel 2012) e aver partecipato a grandi produzioni hollywoodiane come X-Men – Giorni di un futuro passato e Inferno, Sy interpreta un ruolo che gli permette di riflettere a fondo sulla sua condizione di celebrità francese e di figlio delle banlieu e di immigrati africani.
Una riflessione importante che l'attore farà con il suo contagioso sorriso!
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