Oscar 2018: Casey Affleck non presenterà il premio alla Miglior Attrice

Autore: Federica Lucia ,

Continua il tumulto hollywoodiano degli ultimi mesi, e a pagarne le conseguenze questa volta è la manifestazione più famosa e prestigiosa del mondo in pellicola.

La tradizione tramandata dalla famosa premiazione prevede che a consegnare il premio al Miglior Attore sia l’attrice vincitrice dell’anno precedente, così come la consegna dell’Oscar alla Miglior Attrice spetta al collega insignito del premio un anno prima.

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Facendo delle semplici considerazioni la consegna del premio all’attrice dell’anno spetterebbe a Casey Affleck, ma il Virgil Malloy della trilogia Ocean ha dichiarato che non si presenterà alla premiazione.

Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire il perché della sua rinuncia.

Nel 2010, Casey Affleck è impegnato nel mockumentary (un falso documentario) intitolato Joaquin Phoenix – Io sono qui!.Nello stesso anno viene denunciato da due donne che avevano lavorato con lui al progetto, la produttrice Amanda White e la fotografa Magdalena Gorka, per molestie e atteggiamenti inappropriati sul luogo di lavoro. Affleck ha sempre negato tutto e, successivamente, le accuse sono state ritirate.  

Ma come abbiamo ampiamente capito negli ultimi mesi, le luci della ribalta sono un’arma a doppio taglio: e se da una parte offrono fama e gloria, dall’altra mettono in risalto ogni errore del passato.

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In un clima in cui movimenti come #MeToo e organizzazioni come Time’s Up prendono piede e ottengono sempre più consenso tra attrici e attori, la decisione presa da Affleck (sarà stato proprio lui a prenderla?) non sembra troppo inappropriata.

Secondo Deadline, l’attore di Manchester By the Sea ha scelto di non presentarsi sul palco il 4 marzo per evitare di spostare l’attenzione da quello che dovrebbe essere l’argomento principale, ossia le performance delle attrici in lizza per la statuetta come Miglior Attrice.

Ricordiamo che a contendersi l’ambita statuetta quest’anno sono:

  • Frances McDormand, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
  • Margot Robbie, Io, Tonya
  • Meryl Streep, The Post
  • Sally Hawkins, La forma dell’acqua
  • Saoirse Ronan, Lady Bird
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Chi consegnerà dunque il premio a una delle attrici in nomination per la categoria? Questo è ancora da decidere.

La consegna degli Oscar nel 2017 e il mancato applauso

A spingere Affleck a passare il testimone a qualcun altro per la consegna del premio non è stata soltanto la petizione lanciata su change.org intitolata "Non lasciamo che Casey Affleck consegni l'Oscar alla Miglior Attrice del 2018" di qualche settimana fa, ma anche un precedente avvenuto proprio durante la premiazione dello scorso anno.

Grazie alla sua interpretazione in Manchester By the Sea al fianco di Michelle Williams, Affleck si aggiudica il premio come Miglior Attore. Ad annunciarne la vittoria è Brie Larson, vincitrice nel 2016 come Miglior Attrice per il ruolo in Room.

Ciò che viene messo in risalto è il mancato applauso da parte della Larson per il collega, come segno di disapprovazione per il successo attribuito ad Affleck nonostante le accuse rivoltegli in passato.

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Successivamente è la stessa Larson ha dichiarare che il gesto fatto sul palco più famoso di Hollywood era intenzionale, e che non c’era bisogno di altre parole per capirne il significato.

Hollywood e i “nuovi mostri”

Casey Affleck è solo l’ultimo di una lunga lista di personaggi di spicco del mondo stellato che stanno subendo processi mediatici e lavorativi per accuse e denunce di presunti abusi avvenuti in passato.

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Ad aprire il vaso di Pandora è stato l'exposé del New York Times sul produttore Harvey Weinstein che, in pochi mesi, ha accumulato decine e decine di denunce di presunti abusi sessuali avvenuti durante la sua trentennale carriera. Come è noto a tutti, le conseguenze di tali denunce sono state disastrose per Weinstein, a partire dal licenziamento fino ad arrivare al divorzio.

Stessa sorte è toccata a Kevin Spacey, che a causa di numerose accuse di abusi sessuali ha subito l’allontanamento dai riflettori di Hollywood e dal set di alcuni progetti in corso.

Ritornato alla cronaca, ma per niente nuovo a questo tipo di pubblicità, è anche Woody Allen, che ha dovuto difendersi nuovamente dalle accuse di molestie della figlia adottiva Dylan Farrow, iniziate nel 1992.

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