Outcast: Recensione episodio 2x07. Via di qui

Autore: Chiara Poli ,

Se non ce ne andiamo subito, potremmo perdere tutto.

Una grande verità. Eppure le parole di #Kyle Barnes, per sua moglie #Allison, nonostante tutto ciò che è successo non sono ancora chiare. Nonostante tutto ciò che ha visto, e ciò che le è successo, Allison Barnes ancora tentenna: fa davvero fatica a credere ai poteri di suo marito e di sua figlia. E al fatto che siano braccati da mezza città.

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Mentre impariamo di più sulla mitologia della serie, in un episodio di Outcast ricchissimo di novità in questo senso (c’è un “Consiglio” che si riunisce, e al quale tutti - incluso #Sidney - devono rendere conto), per la seconda volta Kyle cerca di portare via la sua famiglia da Rome.

Come ricorderete, l’aveva già fatto dopo il primo finale di stagione, e ne aveva dato conto nei nuovi episodi: fuggire non era servito.

I servi del Male sono ovunque, e fiutano la presenza di Kyle e di Amber. Ciononostante, la fuga sembra essere l’unica alternativa. Lo sarebbe per chiunque, se ci fosse una bambina da proteggere. Anche la paranoia di essere inseguiti, probabilmente, darebbe alla testa a chiunque.

Chi fugge si guarda alle spalle. Chi resta, invece, si guarda intorno.

Che cos’è il Diavolo? La somma delle nostre paure?

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Il #reverendo Anderson condivide le sue riflessioni con #Megan e la porta al Faro.

Intanto Joe condivide i suoi ricordi con Kyle: suo padre aveva cercato di fare la stessa cosa, portare via la sua famiglia per metterla al sicuro.

Come non funzionò con suo padre, già lo sappiamo, probabilmente non funzionerà per Kyle.

Il tema centrale di questo episodio è uno dei temi protagonisti della stagione: la storia che si ripete.

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I figli che seguono le orme dei padri, i cicli dell'orrore che tornano a tormentare Rome e i suoi abitanti. I mostri che si celano ovunque.

E i piani del Male che si indirizzano verso uno dei sopravvissuti di allora, che secondo Sidney è uno dei "fari" trasformati da Helen trent’anni prima. Qualcuno come Kyle, ma molto più potente di lui.

Outcast 2x07
Il reverendo Anderson e Megan al Faro

Gli schieramenti di Outcast si fortificano. Al Faro Megan trova comprensione e appoggio, mentre il corpo occupato da Sidney è sul punto di cedere e la differenza fra i due schieramenti si evidenzia ulteriormente: dalla parte del Male non ci sono solidarietà, aiuto reciproco o comprensione. Dall’altra parte, invece, tutti questi valori contribuiscono a rendere più forti i buoni.

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Le debolezze del personaggio di Allison, in compenso, emergono chiaramente: è l'anello debole della famiglia. La donna che non crede. La ex posseduta accanto ai due fari, che detengono il potere di scacciare i demoni. La ex posseduta che ancora non sembra davvero pronta a credere. Al contrario di Rosie Giles, che continua la sua guerra personale, con l’intento di giustiziare i posseduti uno dopo l’altro. A costo della sua stessa vita.

Outcast 2x07
Il corpo di Sidney sta per cedere

Uno alla volta, ricordate? Uno come Sidney, portato al Faro dalla donna che ha finto di soccorrerlo e lo ha catturato. Davanti agli occhi di John Anderson, che lo scopre poco dopo.

A tre episodi dal finale di stagione, #Outcast mette le carte in tavola.

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Il nuovo capo della polizia è uno dei nemici di Kyle: l'autorità sta dalla parte del Male. Eppure, i buoni non smettono di lottare: quando tutto sembra perduto, Joe - l’uomo che aveva già affiancato il padre di Kyle nella sua lotta al Male - salva i Barnes.

Non tutti i Barnes, però: Kyle decide di sacrificarsi affinché Allison e Amber siano al sicuro. E si ritrova solo, contro tutti. Un vero reietto.

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