Padre soldato figlio (Father Solider Son): la storia diventata un documentario Netflix

Autore: Giuseppe Benincasa ,

La famosa chiamata dello "Zio Sam", la partenza per una guerra da combattere per il proprio paese, e quel viaggio che lascia indietro speranze, sogni e una spesso una famiglia.

Quando un soldato parte per compiere il suo dovere fuori dalla propria patria, la sua famiglia e soprattutto i suoi figli come vivono l'attesa di un ritorno? Quali sono gli effetti mentali che si ripercuotono sui figli di un uomo partito per la guerra?

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Queste domande se le sono poste le giornaliste del New York Times Catrin Einhorn e Leslye Davis, che fin dal 2010 hanno seguito la storia del sergente Brian Eisch, un padre single che aveva lasciato i suoi due figli di 7 e 12 anni alle cure degli zii per andare a combattere in Afghanistan.

La storia di Brian Eisch

La storia di Brian Eisch inizia sostanzialmente il 3 novembre del 2010, quando lui si trovava nella provincia di Kunduz, in Afghanistan. Il team di cui faceva parte stava lavorando con la polizia afghana in una missione che li avrebbe portati in un villaggio talebano.

Dato che quasi tutte le strade di quei luoghi sono dei campi minati, la squadra militare insieme alla polizia afgana decisero di attraversare un fiume che li avrebbe condotti al villaggio. Questa deviazione, però, li espose al fuoco nemico: finirono sotto una raffica di colpi sparata dai fucili talebani.

Nell'intervista rilasciata al sito Bassmaster, Eisch ha raccontato del momento in cui l'hanno colpito.

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Brian si accorse di un alleato ferito:

Mentre sono seduto nel mio veicolo, vedo uno [degli uomini della polizia afgana] in un campo. Gli hanno sparato e ha bisogno di un aiuto, così dico alla polizia afghana: 'Avete un uomo a terra laggiù, dovete andare a prenderlo'. E loro mi dicono di no, mi dicono che non lo aiuteranno, non andranno a salvare il loro uomo.

Il sergente decise di agire:

Sono andato io a prenderlo. Non ci ho pensato due volte: non si abbandona un uomo, non si abbandona un alleato. Abbiamo fatto il giro del veicolo per andare a prendere l'afgano ferito e poi andarcene da lì.

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Nell'intervista, Brian ha detto che quell'uomo stava morendo dissanguato e che lui stava provando a usare un laccio emostatico per fermare la fuoriuscita di sangue. È in quel momento che sentì il colpo:

All'improvviso sento questo suono, come uno schiocco, poi le mie gambe cominciano a bruciare. Sento come se una motosega mi stesse tagliando le gambe. Un cecchino talebano con un'arma automatica ha visto quello che stavamo facendo, ci stava aspettando e ha sparato sotto il veicolo e mi ha preso.

In quel preciso momento la ventennale carriera di Brian nell'esercito si è conclusa.

Dopo un primo intervento in un ospedale tedesco, Brian è stato riportato a casa, dove ha potuto riabbracciare i suoi figli. 

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La vita di Brian è continuata dedicandosi ai figli e alla pesca. Il veterano si è anche risposato nel 2015 con Maria. Purtroppo però un altro tragico incidente ha segnato la sua vita: nel 2015, suo figlio Joey è stato investito e ucciso da un camion mentre andava in bicicletta.

Il documentario di Netflix

Dalla storia vera di Brian, le giornaliste Einhorn e Davis ne hanno tratto un documentario dal titolo Padre soldato figlio (Father Soldier Son), il cui trailer è disponibile in testata di questo articolo.

Il video mostra due diversi ritorni in patria del sergente.

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Nel primo, Eisch torna sano e salvo e si riunisce con i suoi due figli, mentre nel secondo (a partire dal minuto 1:23) si capisce che qualcosa è andato storto in guerra e che Eisch ha perso un piede.

New York Times/Netflix
Isaac e Joey con il padre
Il sergente con i suoi due figli

Da questo momento inizia un calvario psicofisico che metterà alla prova la forza della famiglia Eisch.

Il padre, perse le sue abitudini da soldato, si ritrova da civile in un mondo che non riconosce, come un classico pesce fuor d'acqua. I due figli, invece, devono superare il trauma dell'infortunio del padre e il suo nuovo stato d'animo.

L'età molto giovane di Isaac e Joey potrebbe far loro percepire le cose in modo alterato e potrebbe condizionarli per sempre. Basti pensare che Joey, una volta che il padre è partito disse che qualora il suo papà fosse morto, lui sarebbe partito per vendicarsi.

New York Times/Netflix
Il sergente abbraccia i suoi due figli
Il sergente si riunisce ai suoi due giovani figli

Il titolo del documentario va letto, appunto, come una successione "da un padre soldato in figlio": cosa percepiscono i figli e cosa imparano dalle esperienze del padre?

Qui sotto si può vedere il poster del documentario:

Netflix
Il soldato padre e i due figli
Il poster di Padre soldato figlio

Lo studio di Catrin Einhorn e Leslye Davis - che vestono anche i panni di registe - sulla mascolinità e la tragedia generazionale americana ha seguito la famiglia Eisch per quasi un decennio, mentre il loro intenso legame padre-figlio veniva continuamente messo in discussione.

Tutto ciò è stato trasformato - grazie a Netflix - in un documentario che cattura momenti drammatici intensi ma anche di pura gioia.

Padre soldato figlio Padre soldato figlio Quando il sergente di prima classe Brian Eisch è ferito gravemente in Afghanistan, per lui e i suoi figli si apre un percorso di amore, perdita, riscatto e memoria. Apri scheda

Padre soldato figlio sarà disponibile su Netflix dal 17 luglio 2020.

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