Paul Allen, il cofondatore di Microsoft è morto a 65 anni

Autore: Silvia Artana ,

Il mondo della tecnologia (e non solo) dice addio a Paul Allen. Come riporta CNBC, il cofondatore di Microsoft è morto nel pomeriggio di lunedì 15 ottobre 2018 a Seattle, in seguito all'insorgere di complicanze del linfoma non Hodgkin. 

L'ex socio di Bill Gates aveva rivelato non più tardi di due settimane fa la recrudescenza della malattia contro la quale aveva già lottato nel 2009, aggiungendo che sia lui che i medici erano "ottimisti" circa l'efficacia del nuovo trattamento. Invece, purtroppo, la cura non ha potuto fermare il progredire del tumore. 

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La notizia della scomparsa dell'uomo, che aveva 65 anni, è stata data dalla sua compagnia Vulcan Inc., che opera nel settore immobiliare, finanziario, sportivo, dell'intrattenimento, della tecnologia, della ricerca e filantropico:

È con profonda tristezza che annunciamo la morte di Paul Allen, nostro fondatore ed esperto di tecnologia di fama mondiale, oltre che filantropo, costruttore di comunità, ambientalista, musicista e sostenitore delle arti. Tutti noi che abbiamo lavorato con lui oggi proviamo un senso di perdita indescrivibile.

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La vita e la carriera di Paul Allen

Paul Allen è nato nel 1953 a Seattle da un bibliotecario dell'Università di Washington e da un'insegnante. 

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L'incontro che avrebbe cambiato la sua vita e il mondo della tecnologia è avvenuto alla Lakeside School. Nella esclusiva scuola privata di Seattle, l'uomo ha conosciuto Bill Gates (di due anni più giovane), con il quale nel 1969 ha fondato una società che effettuava attività di testing sulle apparecchiature della Computer Center Corporation.

In seguito, Allen si è iscritto all'università pubblica di Washington e Gates a Harvard. Ma dopo poco tempo, entrambi hanno abbandonato gli studi e nel 1975 hanno fondato la Micro-Soft, diventata in seguito Microsoft.

Le competenze tecniche, la visione spregiudicata e un notevole fiuto per gli affari hanno permesso ai due di sottoscrivere un importante accordo con IBM, che ha segnato uno spartiacque nella storia della società e ha posto le basi dell'enorme ricchezza di entrambi (nella Classifica dei Miliardari di Forbes del 2018, l'uomo era 44esimo con un patrimonio stimato di oltre 20 miliardi di dollari).

Ma nel 1983, all'età di 29 anni, ad Allen è stato diagnosticato il linfoma di Hodgkin e l'uomo ha deciso di lasciare la società. Dopo avere sconfitto la malattia, Allen è tornato da dirigente in Microsoft nel 1990 e si è dimesso definitivamente nel 2000, conservando un ruolo da consulente e mantenendo una posizione di primo piano come azionista.

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In seguito, l'uomo si è dedicato completamente alla sua compagnia Vulcan Inc. (che ha visto la luce nel 1990) e ha supportato la ricerca nell'ambito delle intelligenze artificiali e delle nuove tecnologie di frontiera.

Allen era proprietario delle squadre professionistiche NFL Seattle Seahawks e NBA Portland Trailblazers e aveva una partecipazione nella compagine calcistica dei Seattle's Sounders.

Grande appassionato di musica, suonava la chitarra elettrica e si è esibito con artisti come Bono e Mick Jagger. Inoltre, ha finanziato la realizzazione dell'Experience  Music Project di Seattle, dedicato alla storia della musica rock, con particolare attenzione alle band e ai musicisti della scena locale. L'edificio, ribattezzato Museum of Pop Culture, è stato progettato dall'architetto Frank Gehry e presenta una silhouette avveniristica.

Il cordoglio di Bill Gates e della comunità internazionale

La morte di Paul Allen ha suscitato grande cordoglio a livello internazionale.

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Tra le prime voci a farsi sentire c'è stata quella della sorella, Jody Allen, che ha dedicato al fratello un ricordo pieno di affetto:

Benché per la maggior parte della persone Paul fosse un esperto di tecnologia e un filantropo, per noi era un fratello e uno zio molto amato e un amico eccezionale. La sua famiglia e i suoi amici hanno avuto la fortuna e il privilegio di conoscere il suo spirito, il suo calore umano, la sua generosità e la sua profonda empatia.

Poco dopo è arrivata anche la sentita dichiarazione di Bill Gates:

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Ho il cuore spezzato per la morte di uno dei miei più cari e vecchi amici, Paul Allen. Dai primi giorni insieme alla Lakeside School, passando per la fondazione di Microsoft, fino ai progetti filantropici che abbiamo realizzato insieme nel corso degli anni, Paul è stato un compagno autentico e onesto e un vero amico. Il personal computing non sarebbe esistito senza di lui.

Il cofondatore di Microsoft ha ricordato la volontà e il continuo sforzo di Allen per migliorare la vita delle persone e l'impegno per la comunità di Seattle e ha concluso elogiando la grandezza dell'uomo:

Paul amava la vita e tutti coloro che lo circondavano e tutti noi ricambiavamo il suo sentimento. Meritava molto più tempo, ma i suoi contributi al mondo della tecnologia e della filantropia vivranno per le generazioni a venire. Mi mancherà moltissimo.

Tra i tanti che gli hanno reso omaggio c'è stato anche il CEO di Apple, Tim Cook:

L'industria della tecnologia ha perso un pioniere e il mondo una forza del bene. Facciamo le nostre più sentire condoglianze agli amici di Paul, alla famiglia Allen e a tutta Microsoft.

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Un messaggio di addio è arrivato pure dall'amministratore delegato di Amazon, Jeff Bezos:

Sono molto triste per la notizia della morte di Paul Allen. La sua passione per l'invenzione e il suo spingersi sempre oltre sono stati fonte di ispirazione per molti. È stato inarrestabile fino alla fine. Il mio pensiero va alla sua famiglia e ai suoi amici.

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Con Paul Allen se ne va un pezzo di storia della tecnologia e del sogno americano. Ma la sua eredità è grande e forte. La speranza è che ne venga fatto buon uso.

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