Peppermint, una clip in esclusiva dal film con Jennifer Garner

Autore: Chiara Poli ,

L’abbiamo già sentita dozzine, forse centinaia di volte. La domanda dell’avvocato difensore di un assassino, rivolta a chi ha perso e chiede giustizia:

È possibile che il suo ricordo non sia quello che credeva che fosse?

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L’abbiamo già sentita, ma stavolta è diverso. Stavolta sul banco dei testimoni c'è una donna, una madre che ha perso tutto.

Un essere umano che non capisce perché, come al solito, si denigrino le vittime, si screditino i testimoni oculari, si difendano i mostri.

Una donna che dovrà combattere quello stesso sistema in cui, fino a un attimo prima, riponeva la massima fiducia.

Peppermint, il nuovo action movie in cui Jennifer Garner torna al genere che l’aveva resa celebre nei panni dell’agente Sidney Bristow in Alias, è volutamente scritto secondo i cliché.

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Non si tratta solo di un action movie: siamo di fronte a un sottogenere preciso, il revenge movie. Un film in cui una persona subisce la più grave delle perdite e vede restare impunito chi gli ha portato via tutto.

Stavolta, però, quella persona è una donna. Una normale, comune madre di famiglia. Non la Sposa di Kill Bill, non un militare, non un killer specializzato né un super-macho ex agente di qualche agenzia segreta.

Ripercorrendo tutte le tappe obbligate del revenge movie, il regista di Taken, Pierre Morel, e lo sceneggiatore di Attacco al potere 2, Chad St. John, mettono il personaggio della Garner - Riley North - sulla via dell'unica giustizia che potrà ottenere: la vendetta.

Non solo contro i narcotrafficanti che hanno sterminato la sua famiglia, ma anche contro l'intero sistema di corruzione che li ha lasciati liberi, dalla polizia al giudice. 

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Senza dimenticare il cartello della droga dal quale gli assassini sono protetti.

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Peppermint: Jennifer Garner
Peppermint: Jennifer Garner è Riley North

Da The Punisher a Il Corvo, da Man on Fire a Millennium, dal già citato Kill Bill a Cape Fear, la vendetta è stata declinata in tutti i modi possibili.

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Uomini, donne, colpevoli e innocenti hanno dato la caccia a chi ha determinato il corso delle loro vite.

Ma Riley North non ha alcuna preparazione scientifica per farsi giustizia da sola: deve procurarsene una. Con determinazione e fatica. Andando contro tutti i principi in cui aveva sempre creduto.

È questo a fare di Peppermint un revenge movie da non perdere: la bravura di Jennifer Garner - premiata con un Golden Globe proprio per Alias - non è al servizio di un genere, bensì di un personaggio.

La persona comune che si trasforma in angelo vendicatore rappresenta uno degli archetipi maggiormente in grado di suscitare empatia nel pubblico. Perché ha affrontato il più atroce dei dolori e ha scelto di mettere la propria vita al servizio di un nobile scopo. 

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Non si tratta solo di vendetta: si tratta di giustizia. D'impedire che qualcun altro viva lo stesso dramma che ha vissuto il protagonista.

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Peppermint, il poster
Peppermint: il poster del film in uscita a marzo

Cercavo un film d’azione con una protagonista femminile e questo soggetto mi piaceva. La cosa importante per me è il viaggio emozionale, l’azione perde di significato se dietro non c’è una motivazione abbastanza convincente.

Così il regista Pierre Morel ha raccontato il suo accostamento al progetto, che i produttori di Lakeshore Entertainment - Tom Rosenberg e Gary Lucchesi - hanno fatto di tutto per accaparrarsi dopo aver letto la sceneggiatura.

E anche Jennifer Garner si è mostrata subito entusiasta del ruolo.

Mi piaceva l’idea che fosse una storia originale e un film d’azione con una donna al centro della storia. Non ho mai avuto la possibilità di esplorare il bisogno viscerale di difendere e di proteggere la mia famiglia in un film, ed era un tema col quale riuscivo a identificarmi.

Perché, lo sappiamo bene, se una madre riesce a sollevare un'auto per salvare il proprio bambino, può anche pianificare una vendetta contro tutti coloro che gliel'hanno portato via. Perfino se si tratta di un potente cartello della droga.

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Peppermint: un'immagine dell'angelo vendicatore
Peppermint: dal film, un'immagine dell'angelo vendicatore interpretato da Jennifer Garner

Dal punto di vista fisico, Peppermint non è certo una passeggiata. Grazie alla sua esperienza con Alias e ad altri film d'azione, come The Kingdom o Elekrta, Jennifer Garner è riuscita subito a rientrare nell'ottica di chi si deve sottoporre a un duro allenamento per ottenere i risultati desiderati.

Non giravo una sequenza d’azione da oltre undici anni, è parecchio tempo, ma sapevo di potercela fare.

E c'era anche un altro ostacolo da superare: l'identificazione nel personaggio. Da essere umano, donna e madre, Jennifer Garner ha dovuto chiedersi se fosse disposta a dar vita a una donna che si fa giustizia da sola. E chiedersi, di conseguenza: è accettabile il comportamento di Riley?

Non so se questa versione di giustizia riesca a riempire il vuoto che si è creato nell’anima di Riley. Durante il nostro primo incontro Pierre ed io ci siamo chiesti se la vendetta sia giusta, e se quello che fa Riley sia accettabile o meno. È un tema interessante e complicato da esplorare all’interno della trama di un film.

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Jennifer Garner in Peppermint
Jennifer Garner è Riley North in Peppermint

Soprattutto se, come Arya Stark in Game of Thrones, anche Riley North ha una lista precisa di nomi, un piano particolareggiato e la determinazione a non creare "danni collaterali", cosa di cui molti altri personaggi vendicatori non si preoccupano.

La vendetta è uno stimolo oscuro che non ti ripaga mai e che non riporta mai indietro nessuno. Ma quello che Riley cerca è più che altro la giustizia, e non la vendetta. Lei mette in atto una forma di giustizia che la giustizia reale non è stata capace di offrire; dibattere se sia giusto o sbagliato è ciò che rende questo film appassionante.

Parola di Pierre Morel, regista di un film in cui il confine fra vendetta e giustizia è più sottile che mai.

Nel cast, oltre alla Garner, troviamo John Ortiz (Il lato positivo, American Gangster) nei panni del detective della omicidi Moises Beltran, un poliziotto della vecchia scuola, e John Gallagher Jr. (l'indimenticabile Jim di The Newsroom) nei panni del suo collega, il detective Stan Carmichael. Decisamente più giovane e dai metodi molto diversi.

Juan Pablo Raba, Joey in Agents of S.H.I.E.L.D., interpreta Diego Garcia e Annie Ilonzieh (Person of Interest) è l'agente dell'FBI Lisa Inman.

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Peppermint: una delle scene iniziali del film
Peppermint: una delle scene iniziali del film con Jennifer Garner

Studiato nei minimi dettagli per risultare verosimile, il film presenta solo scene accuratamente ideate per risultare credibili. Pierre Morel ci tiene a sottolinearlo, visto che sappiamo tutti come spesso i revenge movie presentino imprese alle quali risulta difficile credere...

Non amo gli eroi che fanno delle cose che non sono realisticamente possibili, perciò lavorando insieme a Keith (Keith Woulard, coordinatore degli stunt sul set, n.d.r.) abbiamo evitato qualsiasi cosa che fosse completamente impossibile.

E ha aggiunto:

La cosa più importante per me è il percorso emotivo, l’azione non ha senso se non è interessante quanto il lato drammatico della storia.

Peppermint uscirà nelle sale italiane il prossimo 21 marzo. Non perdetelo! 

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