Per la Chiesa di Svezia, Dio non sarà più 'Lui'

Autore: Guido Chierchia ,

A partire dal 20 maggio 2018, giorno di Pentecoste, in Svezia sarà vietato utilizzare termini maschili riferiti a Dio durante la liturgia perché è discriminatorio nei confronti delle donne.  Per la Chiesa luterana evangelica svedese, infatti, “Dio non ha sesso”, quindi non è un Lui o una Lei, e i fedeli sono invitati ad adottare un linguaggio “gender free”.

La risoluzione è stata presa lo scorso 23 novembre 2017, a conclusione di un meeting tra le massime autorità luterane (a cui hanno partecipato 251 membri) durato ben 8 giorni. L’arcivescova Antje Jackelén, capo della Chiesa svedese, è soddisfatta del nuovo traguardo raggiunto e ha ricordato come il dibattito sul linguaggio sia iniziato già nel 1986.

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Jackelén, che è alla guida della Chiesa di Svezia dal 2013, ha dichiarato: “Da un punto di vista prettamente teologico, sappiamo che Dio è oltre le nostre determinazioni di genere. Dio non è umano". Ma non tutti in Svezia hanno reagito positivamente alla svolta religiosa. Per Christer Pahlmblad, professore associato di teologia all'università di Lund, questo cambiamento "è un danno alla dottrina della Trinità e alla comunione con le altre dottrine cristiane" e che "non è furbo far passare la Chiesa di Svezia per quella che non rispetta l'eredità teologica comune".

Curiosità sulla Chiesa di Svezia

La Chiesa evangelica e luterana di Svezia ha la sede ufficiale a Uppsala e conta ben 6,1 milioni di fedeli, in una nazione popolata da oltre 10 milioni di abitanti. Non più riconosciuta come religione di Stato dal 2000, la Chiesa di Svezia il 22 ottobre 2009 diventò la prima chiesa cristiana al mondo a riconoscere e celebrare i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Dai dati di una ricerca condotta nel 2014, è emerso che il 64,6% dei cittadini svedesi si riconosce in questa confessione, ma soltanto il 2% dei membri dichiarati partecipa attivamente alle funzioni domenicali.

Papa Francesco e la Chiesa di Svezia

Panoramica della cattedrale di Uppsala (Svezia)

Come sono i rapporti tra Vaticano e Chiesa di Svezia? Alla vigilia del viaggio apostolico in Svezia nel 2016 per partecipare alla commemorazione ecumenica dei 500 anni della Riforma luterana, Papa Francesco rilasciò una lunga intervista a padre Ulf Jonsson, direttore della rivista dei Gesuiti, insieme al direttore de La Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro. Il Pontefice in quell’occasione ricordò che era il secondo Papa dopo Giovanni Paolo II (1989) a visitare il paese scandinavo, dichiarando che era importante "camminare insieme per non restare chiusi in prospettive rigide, perché in queste non c'è possibilità di riforma” e che "non si può essere cattolici e settari".

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