Phil Spencer sul passato del brand Xbox: dopo il lancio di Xbox One, era in serio pericolo

Autore: Pasquale Oliva ,
Videogames
2' 30''

Con il lancio di Xbox Series X e Xbox Series S inizia una nuova era per la divisione gaming di Microsoft. Le due console di nuova generazione sono già disponibili sul mercato, anche in Italia, e dalle prime recensioni pubblicate in rete sembrano avere tutte le carte in regola per conquistare milioni di giocatori a suon di potenza e titoli in esclusiva e non. Dal team Xbox trapela una certa serenità, nonostante sia scesa in campo anche la proposta rivale (ovvero PlayStation 5), e ciò è la conseguenza di una precisa strategia studiata unicamente per il settore videoludico. Insomma, il contrario di quanto successo in passato.

Microsoft e gaming fanno rima dal 2001, anno del lancio della prima Xbox (in Europa è arrivata nel 2002, ndr). Affermarsi e rubare utenti a Sony e alla sua PlayStation non è mai stato semplice, anzi. E quando le idee sono poco chiare è tutto terribilmente più complicato. Nella settimana di lancio di Series X|S, Phil Spencer - a capo della divisione Xbox - ha risposto ad alcune domande della redazione di Shacknews e raccontato un periodo a dir poco turbolento del brand che lui ha contribuito a risollevare.

Dopo il lancio di Xbox One (2013/14) un terremoto scosse la divisione gaming di Microsoft. Don Mattrick lasciò infatti la guida di quest'ultima e Satya Nadella venne nominato nuovo CEO del gigante statunitense. A quel tempo, racconta Spencer, c'era molta confusione. Il team Xbox era frammentato in comparti e la gestione era nel segno della disomogeneità. Il caos regnava sovrano e lo scenario peggiore iniziava a manifestarsi pericolosamente. Andare avanti nonostante tutto o fermarsi definitivamente?

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Satya divenne amministratore delegato a febbraio. La domanda che ci ponevamo era questa: andiamo avanti con Xbox? Il dubbio c'era, ormai avevamo perso molto terreno su PlayStation. Continuiamo a investire in questo mercato oppure prendiamo una decisione diversa?

A quel punto fu proprio Spencer a farsi avanti, essendo ben consapevole dell'importanza dell'industria dei videogiochi. Microsoft non poteva farsi da parte. Spencer allora avanzò una proposta a Nadella:

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Quella dei videogiochi è una categoria consumer molto importante per l'azienda, gli dissi. Si dimostrò disposto a scommettere su di noi come team. Così gli dissi che era necessario riunire tutta la divisione. Non potevo avere il team hardware da una parte e il team che si occupava della piattaforma dall'altra, e i team first-party da un'altra parte ancora. Avevo bisogno di un team coeso. Lui [Nadella] accettò e io smisi di lavorare per la divisione Windows.

Questa è solo l'ennesima testimonianza che dietro la rinascita del marchio Xbox ci sia Phil Spencer, dirigente molto rispettato e amato (non solo da chi fa il tifo per Xbox) che ha dalla sua anche ottime doti comunicative. Cosa che non guasta mai.

E non a caso nel giorno del lancio di Xbox Series X|S ha voluto ringraziare tutta la community con un breve video:

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