Population: One è il primo Battle Royale in realtà virtuale

Autore: Andrea Guerriero ,
Videogames
3' 40''

Nata come una modalità tra le tante disponibili negli shooter moderni, la Battaglia Reale è riuscita in breve tempo ad imporsi come un vero e proprio genere. Dall'identità per altro piuttosto spiccata. 

Il merito va indubbiamente a produzioni come PlayerUnknown's Battlegrounds e Fortnite, tanto popolari da rendere i Battle Royale un travolgente fenomeno di massa, che ha contagiato persino la serie Call of Duty e "convertito" i veterani degli FPS di casa Respawn Enterertainment - autori di Apex Legends.

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In un panorama tanto vasto, c'è poi chi ha provato a cambiare le carte in tavola e proporre un'esperienza che possa differenziarsi dalla concorrenza. È il caso degli sviluppatori di BigBox VR, che dopo lo sparatutto multiplayer Smashbox Arena hanno lanciato l'intrigante Population: One. Si tratta del primo Battle Royale in realtà virtuale, disponibile per l'acquisto su Oculus Quest e Oculus Rift - ma può essere giocato anche su HTC Vive e Windows Mixed Reality.

Population: One supporta il cross-play e il cross-buy: con un solo acquisto sarà dunque possibile giocare su Oculus Rift e Oculus Quest, sfidando i giocatori indipendentemente dal visore posseduto. Il tutto con una dinamica di gioco simile al già citato Fortnite firmato Epic Games. Indossato il nostro fedele visore VR, dovremo infatti eliminare i giocatori della squadra avversaria utilizzando un vasto arsenale di armi. Con l'avanzare della partita, poi, la zona sicura continua a restringersi, fino a quando non rimarrà un unico vincitore

Sempre come in Fortnite, anche il titolo di BigBox VR alterna l'azione concitata a meccaniche di costruzione, permettono di costruire muri su cui potersi arrampicare o ripararsi dal fuoco nemico. D'altronde il sistema di movimento è uno dei tratti peculiari del videogame sparacchino in realtà virtuale, con un free climbing che fa della libertà il suo cavallo di battaglia. 

Come si gioca

Come ogni moderno Battle Royale, Population: One fa calare i giocatori all'interno di un'enorme mappa, che si estende per circa un chilometro quadrato. E che ospita gli scontri con gli altri partecipanti.

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Ma Population: One va oltre le classiche regole del genere, concentrandosi sul movimento e sulle scelte del giocatore attraverso il "Vertical Combat System", che permette di arrampicarsi su qualsiasi cosa e di volare ovunque. Inoltre, quando è il momento di cercare un riparo, ci si può costruire un rifugio. I veterani delle Battaglie Reali dovranno di conseguenza rincorrere la vittoria basandosi sul controllo della mappa e appostandosi su punti sopraelevati, che diano loro una perfetta panoramica della situazione.

Prodotto Consigliato

Oculus Quest 2, visore VR all-in-one, da 64 GB

Dopo un breve tutorial, i gamer vengono organizzati in gruppi da tre e inseriti in una sorta di "capsula di salvataggio", che poi li trasporta nel campo di battaglia. Scelta una zona di atterraggio, i terzetti dovranno eliminare gli altri cinque gruppi di giocatori per essere gli ultimi rimasti in piedi.

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A fare la differenza è naturalmente l'integrazione della VR. Durante la discesa, se apriremo le mani caleremo più lentamente, come nel paracadutismo, raggruppando le braccia a uovo davanti a noi andremo invece a scendere come un velocissimo proiettile. Per sporgerci da un palazzo che abbiamo appena finito di scalare, basterà poi sporgersi in avanti con il proprio corpo. 

I movimenti delle braccia sono naturalmente specchiati sulle gambe. Di riflesso, se ci accucceremo nella vita reale, il nostro personaggio lo farà nel videogioco. Potremo pure arrampicarci, sdraiarci come un vero cecchino o addirittura bersagliare di proiettili i nostri nemici restando appesi a un muro con una mano e premendo il grilletto del nostro fucile con l'altra. 

BigBox VR
Population: One è come Fortnite, ma in realtà virtuale

A detta del team di sviluppo, l'ispirazione per un'esperienza virtuale senza troppe limitazioni arriva da #Ready Player One,  film di fantascienza distopico del 2018 diretto da Steven Spielberg e ispirato direttamente al romanzo Player One del 2010 scritto da Ernest Cline, che ha anche contribuito alla sceneggiatura della pellicola.

Un futuro a Stagioni

Gli sviluppatori hanno già annunciato che supporteranno Population: One dopo il lancio con nuovi contenuti tra cui mappe, armi, eventi e tanto altro ancora con l'obiettivo di tenere sempre viva e attiva la community del primo Battle Royale in realtà virtuale.

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Se Fortnite Battle Royale ci ha abituati ad un ormai collaudato sistema di Pass Stagionali, lo stesso avverrà per Population: One in futuro. Per il momento l'unica modalità disponibile è quella dei terzetti, con i duo e la modalità solitaria che arriveranno solo nei prossimi mesi. L'obiettivo è certamente quello di dominare la scena eSportiva in VR, come dicono da BigBox, e nel mentre attrarre più giocatori possibile.

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