Huawei Mate XS, il pieghevole presto in Italia, ma senza app Google (che fa chiarezza)

Autore: Pasquale Oliva ,

Febbraio è solitamente il mese del Mobile World Congress, ma quest'anno la fiera tech di Barcellona è stata cancellata a causa dell'epidemia del COVID-19, meglio noto come coronavirus. Un duro colpo per molte aziende, soprattutto quelle più piccole e in cerca di visibilità, ma non per Huawei, che ha subito messo in atto il Piano B. Con un evento trasmesso in diretta streaming su YouTube, il gigante cinese ha svelato la sua nuova proposta per il mercato degli smartphone pieghevoli, il Mate XS.

Huawei Mate XS è il successore del Mate X, presentato un anno fa proprio al MWC di Barcellona. Senza alcun tipo di stravolgimento in termini di design, il pieghevole dispone di un display principale da 6,6 pollici e di un secondario da 6,38 pollici. Quando aperto a 180°, invece, lo smartphone diventa un vero e proprio tablet, con un pannello OLED da 8 pollici realizzato con una struttura polimerica che, secondo Huawei, garantisce un alto grado di durabilità senza compromettere la qualità dell'immagine.

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Huawei
Immagine stampa del nuovo Huawei Mate XS

Sotto la scocca si fa notare il più potente processore che Huawei abbia mai realizzato, il Kirin 990 5G octa-core. Prestazioni monstre possibili anche grazie agli 8GB di RAM e i 512GB di memoria interna. La batteria è invece da 4,500mAh, con supporto al SuperCharge a 55W.

Ma il processore non è l'unica novità di spicco. Per il suo nuovo pieghevole l'azienda cinese ha optato per una quadrupla fotocamera, avvalendosi ancora una volta della collaborazione di Leica. Troviamo una principale da 40 megapixel (f/1,7), una ultra grandangolare da 16 megapixel (f/2,2), un teleobiettivo da 8MP (f/2,4) e una Depth Sensing Camera 3D.

Passiamo ora alle dolenti note. Huawei ha confermato che il sistema operativo del Mate XS è sì basato sull'ultima release della versione open-source di Android ma è privo dei servizi Google, compreso Play Store. Il nome della società di Shenzhen figura infatti nella entity list, ovvero quell'elenco di aziende messe al bando dall'amministrazione Trump perché considerate un pericolo per la sicurezza nazionale. Per scaricare applicazioni sul nuovo pieghevole bisogna dunque affidarsi all'ultima versione di HUAWEI App Gallery, che - ricordiamo - non consente il download delle app di Big G.

Huawei Mate XS arriverà a breve anche in Italia (la data non è stata ancora comunicata) e costerà ben 2.599 euro.

Il ban di Huawei, la parola a Google

Lo scorso anno il governo degli Stati Uniti d'America, con un ordine esecutivo firmato dal Presidente Donald Trump, ha obbligato le aziende con sede in USA a tagliare i ponti con Huawei e altre imprese ritenute pericolose. Come prevedibile, le notizie circolate in rete hanno diffuso il panico tra gli utenti gelati dall'idea di ritrovarsi un fermacarte tra le mani.

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Ad oggi la situazione non è cambiata poi tanto, anzi. L'appena annunciato Mate XS non godrà dei serivizi Google, e lo stesso destino attende i futuri dispositivi di Huawei (anche della linea Honor). Nelle ultime ore anche il gigante di Mountain View ha cercato di fare chiarezza sulla questione, pubblicando sul suo blog un comunicato firmato da Tristan Ostrowski.

La società non si è esposta sulle accuse mosse a Huawei dal governo USA, ma ha semplicemente confermato che tutti i dispositivi mobili dell'azienda cinese lanciati sul mercato prima del 16 maggio 2019 continueranno ad essere supportati con aggiornamenti di sicurezza fino a quando a possibile.

Il nostro obiettivo è quello di proteggere la sicurezza degli utenti Google sui milioni di dispositivi Huawei in tutto il mondo. Continuiamo a lavorare con Huawei, rispettando le normative del governo, per fornire aggiornamenti di sicurezza e delle app Google sui dispositivi esistenti e continueremo a farlo finché potremo. Per essere chiari: ad oggi la legge in vigore negli USA ci consente di lavorare con Huawei solo per i modelli lanciato sul mercato non oltre il 16 maggio 2019.

Non passa inosservato il suggerimento di Google indirizzato agli utenti che hanno acquistato nuovi dispositivi Huawei. Il consiglio di Big G è quello di non installare applicazioni come Gmail e YouTube tramite servizi terzi e poco affidabili, poiché pratiche di questo genere possono mettere in serio pericolo la sicurezza dei dati personali.

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Le applicazioni Google non installate tramite il Play Store sono inaffidabili poiché non consentiamo l'esecuzione di tali servizi su dispositivi non certificati su cui la sicurezza potrebbe essere compromessa. Il sideload delle app di Google comporta anche un alto rischio di installazione di app alterate o corrotte che potrebbero compromettere la sicurezza degli utenti.

Per scoprire se il proprio dispositivo Android è certificato basta lanciare l'applicazione Google Play Store, recarsi nelle impostazioni e cercare la voce 'Certificazione Play Protect'.

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