Profiling: come finisce la stagione 9? Tutti i segreti del finale

Autore: Chiara Poli ,

La nona stagione di #Profiling si era aperta con un salto temporale: come ricorderete Adèle (Juliette Roudet) era stata rapita, e salvata appena in tempo, ma quando la ritroviamo sono già passati 5 anni dal suo ritorno.

Ulysse, il bambino di Adèle, è cresciuto e la sua mamma ha con fatica costruito una nuova vita per sé e per il piccolo, ma non riesce a mettere a tacere il proprio dono: continua a entrare in contatto con le vittime di vari crimini, grazie all'empatia di cui è dotata, e non può evitare di ricominciare a mettere le sue capacità al servizio della comunità. Così ricontatta il comandate Rocher (Philippe Bas) e ricomincia a lavorare al commissariato.

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Ma non durerà a lungo: questa è l'ultima stagione per il personaggio di Adèle, che esce di scena per volontà della sua interprete proprio nell'ultimo episodio, il decimo.

Gli eventi del finale di stagione

Il finale di stagione di Profiling 9, intitolato Una prigione a cielo aperto, si apre con una scena altamente drammatica: una donna sul tetto di un edificio indietreggia, dicendo:

No, ti prego. Non lo fare.

Non grida, sussurra. Indietreggia ancora e precipita nel vuoto. Quanto è a terra, morta, la trova Rocher: è Isabelle Baron (Vanessa Liautey), e prima di morire aveva chiamato Rocher. L'apparente suicidio, così archiviato dalla polizia, è in realtà un omicidio.

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Tre giorni dopo, Adèle e Rocher stanno visitando una splendida casa immersa nel verde. Ma non è una visita programmata insieme: Adèle lo raggiunge, lui sta visitando la casa che è legata al caso di Isabelle, per indagare... nonostante sia stato sospeso.

Durante la visita, l'agente immobiliare vede una vicina, Marie (Marie Rousseau): è la madre di Isabelle e si dà fuoco in mezzo alla strada. La soccorre.. e la sorella Jade (Garance Thenault) ringrazia lui e Adèle, che si spacciano per i nuovi vicini.

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Intanto Adèle, che si prepara a lasciare per sempre la serie, viene invitata da Gabriel (Jérôme Robart) a trasferirsi insieme a lui: sta per andare a vivere a Marsiglia.

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Fingendosi una coppia sposata, Rocher e Adèle si aggirano nel quartiere dei Baron per indagare sulla fine di Isabelle. Conoscono il padre, il Bruno Baron (Michel Tavernier), che ha degli evidenti problemi di demenza ed è molto confuso.

Ciononostante, grazie a una foto vista in casa Baron, i due investigatori capiscono che Jade è la figlia di Isabelle, non la sorella. Quando aveva 15 anni, Isabelle era rimasta incinta ed era stata allontanata dalla famiglia. Da allora, non avevano mai ricucito i rapporti.

Rientrando da una festa nel vicinato, Rocher e Adèle trovano un cappio in casa: un'evidente minaccia. 

In ospedale, Marie Baron confessa la storia della gravidanza di Isabelle.

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Marie l'aveva mandata dalle suore e mai più cercata. Il giorno della sua morte, Isabelle era tornata in famiglia. Marie non voleva che incontrasse Jade, e non voleva ascoltare ciò che Isabelle aveva da dire: era rimasta incinta in seguito a uno stupro.

Con l'aiuto di Hyppolite (Raphaël Ferret), ma anche dei ritrovamenti di vari oggetti da parte del cane di Adèle, salvato per miracolo da un avvelenamento, i nostri detective scoprono che nessuno lascia mai il quartiere: nessun trasferimento, nemmeno per i figli e i nipoti.

TF1
Profiling stagione 9
Profiling: Adèle e Rocher

Adèle e Rocher trovano un corpo sepolto vicino alla casa e scoprono che tutta la comunità aveva ucciso un ex inquilino della zona, Arthur Moreira, che aveva stuprato varie minorenni residenti, fra cui Isabelle.

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Il reato di omicidio, dopo più di 30 anni, è prescritto e gli abitanti del quartiere non pagheranno. Adèle annuncia che se ne andrà: si sente soffocare, si sente rinchiusa, come i residenti della zona. Lei e Rocher si dichiarano amore reciproco ma sanno che dovranno separarsi.

Ma gli esami del DNA dimostrano che Moreria non era lo stupratore: si trattava di un altro uomo, il padre di Jade e lo stupratore di altre ragazzine della zona. Un uomo che è il padre di una delle vittime, Andrea (Sarah Capony).

L'uomo è lì, davanti ad Adèle, che lo intuisce: si tratta del padre di Andrea, Bertrand (Christian Drillaud). Isabelle lo sapeva e aveva affrontato Andrea, che non le credeva. Non voleva crederle, e per questo l'ha uccisa.

Mentre portano Bertrand in centrale, Adèle e Rocher si trovano in mezzo ai residenti, che aggrediscono l'uomo. Jade brandisce un coltello e Adèle, per fermarla, viene ferita gravemente.

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Il finale di Profiling 9
Profiling: il finale della stagione 9

Fra le braccia di Rocher, in agonia, Adèle rivede davanti ai proprio occhi tutta la sua vita e il piccolo Ulysses, ma perde i sensi mentre Rocher grida il suo nome.

Uno stacco successivo ci mostra Adèle che esce dall'acqua, arriva sulla spiaggia e abbraccia il figlioletto che la sta aspettando. Vediamo la strada dall'alto e un'auto, in un'immagine sfocata e al tramonto, che si allontana.

Non sappiamo se si tratti del futuro - si sia quindi salvata - o solo di una scena felice. Secondo la sua interprete, Adèle è morta. Ma gli autori hanno voluto lasciare allo spettatore la libertà di interpretare la scena come preferiscono.

Non a caso, il titolo originale dell'episodio, tradotto letteralmente, è "La vita sognata". Quindi il sogno di una vita che, molto probabilmente, termina per Adèle prima di quella spiaggia. Fra le braccia dell'uomo che ama, il comandante Rocher.

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