Audrey Dana è un'attrice e regista francese: nel 2014 ha esordito dietro la macchina da presa con 11 Donne a Parigi, una commedia tutta al femminile che vanta un cast d'eccellenza come Laetitia Casta, Isabelle Adjani e Vanessa Paradis (l'ex compagna di Johnny Depp nonché madre di Lily-Rose Depp), giusto per citare qualche nome.
Con Qualcosa di Troppo Dana torna sul grande schermo nel duplice ruolo di regista ed attrice. Il lungometraggio racconta in forma comica come sarebbe vivere per una donna con "qualcosa" di biologicamente diverso da ciò che per natura non le appartiene: un pene.
Jeanne (Audrey Dana) è una donna giovane, ha appena divorziato, è una mamma ed ha perso completamente l'interesse per il sesso maschile da cui ha ricevuto soltanto delusioni.
Un giorno, come se fosse una sorta di punizione divina, si sveglia con "qualcosa di troppo": al posto della vagina si ritrova ad avere un pene!
Come sarà d'ora in poi la sua vita? Riuscirà a tenere a bada questo "valore aggiunto"?
Se dovesse, malauguratamente, innamorarsi di un uomo o di una donna come gli/le spiegherebbe questo particolare?
Questo e tanto altro lo si potrà scoprire solo guardando il film che uscirà nelle sale italiane il prossimo 11 maggio!
Qual è il senso di Qualcosa di Troppo?
Audrey Dana attraverso un'idea surreale e fantasiosa cerca di mostrare che cosa voglia dire vivere come un uomo restando in un corpo "quasi" da donna.
Spesso uomini e donne si osservano reciprocamente come alieni: l'uno non capisce i comportamenti dell'altra o il modo di pensare e di agire del sesso opposto.
Le donne vedono come una sorta di mondo a parte quello in cui vivono gli uomini mentre questi ultimi credono che il mondo femminile sia un immenso groviglio di pensieri e sensazioni dominati e scanditi dagli ormoni impazziti del gentil sesso.
La regista attraverso situazioni buffe cerca di spiegare come sarebbe per una donna convivere con pulsioni e ormoni che sono l'opposto di quelli femminili.
Dana cerca di trovare una strada diversa e fuori dal comune per riuscire a far comprendere meglio sia l'emisfero maschile che quello femminile, mescolando le carte con ilarità.
Qualcosa di Troppo non vuole elargire dogmi o verità assolute ma vuole semplicemente far sorridere su questa diversità di genere, avvalendosi della comicità e della leggerezza.
Forse alcune donne, guardando il film, scopriranno che anche essere uomini non è privo di problematiche e complessità quotidiane.
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