Quella Casa nel Bosco, mostri e spiegazione del finale

Autore: Maico Morellini ,

Perché molti film horror, soprattutto quelli che hanno reso gli anni '80 una fucina inesauribile di terrore, sembrano ispirarsi a un copione comune? Perché quel gruppo di amici finisce sempre per andarsi a cacciare in una casa nel bosco, anzi, in Quella Casa nel Bosco? E perché i cinque o sei malcapitati sono sempre composti da un belloccio coraggioso, un nerd sveglio ma troppo dedito alle droghe una bionda sexy un po' svampita e la ragazza casta e riservata? E perché arrivati nella casa tutti perdono le proprie inibizioni finendo col fare sesso nei momenti meno opportuni?

Quella Casa nel Bosco (2012) risponde a queste e soprattutto ad altre fondamentali domande!

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La genesi della casa

Spostiamo le lancette del nostro orologio indietro, fino al 2009. I protagonisti di questa storia sono due giovani appassionati di fumetti e horror che hanno già lavorato insieme alle serie Buffy l'Ammazzavampiri e allo spin-off Angel, e che hanno dimostrato di avere talento da vendere. Il primo è Joss Whedon, futuro deus ex machina dei primi The Avengers al cinema. Il secondo è Drew Goddard, penna brillante dietro il semi-cult cinematografico Cloverfield (2008) e dietro al cult conclamato della serie Lost (2004).

I due, come tutti gli appassionati dell'orrore, soffrivano nel veder languire in un pozza di indolenza il fecondo genere slasher che aveva dato i natali, diversi decenni prima, a icone horror come Freddy Krueger, Jason Voorhees, Mike Myers e i Cenobiti di Hellraiser, tanto per citarne alcuni. Al tempo stesso non volevano risparmiare dalla loro pungente satira il genere torture porn tanto quanto i cliché più abusati dei più classici film dell'orrore. Così, in tre giorni, raccolsero le idee e concepirono la trama di Quella Casa nel Bosco

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Le riprese iniziarono e si conclusero nel 2009, con la pellicola che avrebbe dovuto uscire nel 2010 ma vicissitudini di varia natura fecero slittare di un paio d'anni il debutto del film, che arrivò a calcare le sale solo tre anni dopo, nel 2012. Una sfortuna da un lato, una fortuna dall'altro perché tra il cast di Quella Casa nel Bosco c'è anche un giovane Chris Hemsworth, che ancora non aveva indossato i divini abiti di Thor e che di certo percepiva compensi ben più maneggevoli. 

Una gita tra amici

L'impianto di base di Quella Casa nel Bosco è consolidato da decenni di pellicole horror con protagonisti giovani chiassosi e sempre pronti a far festa. Un gruppo di amici decide di partire alla volta di uno sperduto cottage tra i boschi per trascorrere qualche giorno tra droghe leggere, sesso, birra e spensieratezza. Lì, isolati da tutti e da tutto, i ragazzi troveranno uno scantinato pieno di inquietanti oggetti dai quali si troveranno inevitabilmente attratti. Dana (Kristen Connolly), sfogliando il diario di un vecchio abitante del cottage recluso e torturato dai famigliari, reciterà un'invocazione oscura. 

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Chris Hemsworth e gli altri protagonisti del film

Il rito risveglierà un piccolo esercito di zombie affamati che inizieranno a infestare la casa del bosco e i suoi immediati dintorni con il chiaro intento di sterminare il gruppo di studenti. I cinque giovani si comporteranno contravvenendo a tutto quello che Wes Craven aveva enumerato nel suo Scream (1996), tutto ciò che non bisogna mai fare per sopravvivere in un film horror:

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Ci sono regole precise che devi rispettare se vuoi sopravvivere in un film dell'orrore: non fare sesso, non ubriacarti o drogarti, non dire "Torno subito", non rispondere al telefono, non aprire la porta, non cercare di nasconderti e non urlare perché chi urla muore!

Perciò i ragazzi sono spacciati e al pubblico resta solo da indovinare come verranno uccisi o quale comportamento assurdo poterà alla morte ciascuno di loro. O forse no?

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Uno zombie di Quella Casa nel Bosco

L'essenziale è invisibile agli occhi

Il colpo di genio che Whedon e Goddard ci avevano suggerito nei minuti iniziali della pellicola si rivela in tutto la sua brillantezza. I ragazzi non hanno evocato nulla, non direttamente. La casa nel bosco è controllata da una misteriosa compagnia che sprigiona ormoni per aumentare la libido del gruppo, che risveglia gli zombie, che fa tutto il possibile affinché il massacro dei giovani proceda indisturbato seguendo l'abusato copione dei più masticati film horror. Ecco perché certe cose si ripetono uguali a loro stesse. Ecco perché le regole di Scream vengono puntualmente violate.

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Uno dei tremendi mostri di Quella Casa nel Bosco

Sceneggiatore e regista mettono in scena uno spericolato ma geniale esperimento di meta-cinema senza mai rinunciare a una voluta ma intelligente ironia: tutti gli horror che abbiamo visto fino a oggi funzionavano in quel modo perché c'era qualcuno che faceva in modo le cose si svolgessero proprio così. La composizione del gruppo, gli oggetti stregati, l'improbabile libido a tutti i costi e così via. La misteriosa compagnia che tira le fila di tutto ha un vastissimo bestiario a cui attingere (fenomenale la scena in cui i dipendenti scommettono su quale sarà il mostro evocato dai ragazzi).

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Il signore infernale di Quella Casa nel Bosco

Nelle viscere della terra Sitterson (Richard Jenkins), Hadley (Bradley Whitford) e la Direttrice (Sigourney Weaver) coordinano insieme ad altre strutture che fanno la stessa cosa in tutto il mondo il massacro metodico di persone innocenti nel rispetto dei più canonici film dell'orrore. Ma perché? Quale è la posta in palio?

Gli Antichi e la salvezza della Terra

Whedon e Goddard, armati di una pungentissima satira che punzecchia uno dei generi da loro più amati, rispondono anche alla fatidica domanda: "Perché?". Semplicemente e terribilmente, i sacrifici sono necessari per soddisfare e placare gli Antichi, divinità arcaiche e mitologiche che sono tenute a bada dagli stratagemmi horror messi in piedi dalla misteriosa compagnia. Non notare gli altissimi riferimenti allo straordinario lavoro di H.P. Lovecraft e dei suoi racconti è impossibile: Whedon e Goddard riescono a onorare lo straordinario autore in modo serio, risparmiando la sua visione dalla sferzante ironia del loro lavoro senza però apparire stucchevoli o troppo accademici nel citarlo.

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I dipendenti della compagnia e i mostri di Quella Casa nel Bosco

E se gli Antichi non dovessero essere soddisfatti? Per qualche motivo tutti gli esperimenti sparsi per il mondo falliscono uno dopo l'altro e l'ultima speranza è proprio nelle mani della spietata Direttrice: in un modo o nell'altro il sacrificio ultimo deve essere completato. Gli ultimi minuti di Quella Casa nel Bosco sono un vero e proprio Grand Guignol dell'orrore. Tutti i mostri di cui la compagnia dispone vengono liberati dalla loro prigione cubo (altra citazione gustosa del The Cube di Vincenzo Natali) e iniziano a imperversare all'interno della struttura sotterranea massacrando tutti quelli che gli capitano a tiro.

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I mostri massacrano tutti i dipendenti della compagnia
 

Qui gli omaggi si sprecano. Il bestiario a cui Whedon e Goddard attingono è un tripudio di citazioni, una vera e propria gioia per tutti gli appassionati dell'orrore oltre che un divertentissimo reinventare i canoni più consunti del cinema di paura.

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I due ragazzi sopravvissuti, il nerd e la vergine, decideranno di condannare a morte un mondo che per sopravvivere deve continuare a uccidere giovani innocenti sacrificandoli alle divinità servite dalla compagnia e lo faranno causando, alla fine, il terribile risveglio degli Antichi nell'ultima, apocalittica, scena del film.

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Il terribile elenco di mostri sulla lavagna bianca

Le creature sulla lavagna bianca

Slitterson e Hadley mettono in piedi un piccolo sistema di scommesse su quale mostro verrà evocato dai ragazzi e su quali li ucciderà. Ecco qui il bestiario sulla lavagna bianca, a voi il compito di individuare nel film tutte le creature:

  • Lupo mannaro: rivisitazione del classico licantropo, un po' Underworld un po' Unico Indizio la Luna Piena. 
  • Bestia aliena: citazione nobile del face-hugger di Alien. 
  • La sposa: di Frankenstein, di Chucky? Un nome evocativo, di lei c'è traccia negli oggetti della cantina. 
  • Clown: Pennywise vi dice qualcosa? Più il clown della miniserie anni '90 che quello dell'ultimo IT cinematografico. 
  • Deadites: intraducibile, ma il rimando al La Casa di Sam Raimi è inequivocabile. 
  • Demoni: schiera generica di mostri inarrestabili. Era un demone il Pazuzu de L'Esorcista così come erano Demoni quelli di Lamberto Bava nell'omonimo film.
  • Goblin: creature fantastiche che ogni giocatore di ruolo ha incontrato almeno una volta.
  • I Dottori: sadici medici assassini che terrorizzano i pazienti a partire da Dr. Giggles, passando per Creep - Il Chirurgo e arrivando al medico folle di Il Centipede Umano.
  • Le Bambole: non un riferimento alla bambola assassina Chucky quanto agli assassini incappucciati di The Strangers
  • Dragone pipistrello: un dragone alato, qui i riferimenti mitologici sono davvero tantissimi.
  • Gigante: dai Fagioli Magici di Jack alla mitologia nordica, i giganti sono un po' dappertutto.
  • Serpente gigante: un enorme serpente che strizza l'occhio a quello affrontato da Jennifer Lopez in Anaconda. 
  • Signore infernale o Fornicus, Lord of Bondage and Pain: personaggio icona e mito della pellicola. Un chiaro riferimento al cenobita Pinehead di Hellraiser e alla sua Configurazione del Lamento, la terribile scatola infernale. 
  • Huron: una sorta di cannibale selvaggio, forse omaggio al Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato.
  • Jack O'Lantern: umanoide elegante con una testa di zucca. Un po' Jack Skeletron di Nightmare Before Christmas, un po' cavaliere senza testa di Sleepy Hollow.
  • Kevin: il classico psicopatico in apparenza normale. I film thriller-horror sono zeppi di tipi come questo.
  • Tritone: forse il mostro più citato del film, nemesi del povero Hadley. Un incrocio horror tra Il Mostro della Laguna Nera e La Sirenetta.
  • La Mummia: a partire dalle pellicole Hammer di più di mezzo secolo fa fino al recente La Mummia con Tom Cruise, un mostro di bende e terrore.  
  • Mutanti: gruppo di umani deformati da ferite e pustole. I riferimenti più immediati sono i mostri di Le Colline hanno gli Occhi e i contaminati di Incubo sulla Città Contaminata di Umberto Lenzi. 
  • I Rianimati: come zombie con parti del corpo incollate a casaccio. Il nome in inglese, Reanimated, è un bell'omaggio ai racconti di Lovecraft.
  • Sasquatch/Wendigo/Yeti: creatura selvaggia delle montagne citato anche in X-Files, in molti fumetti e in tante pellicole horror.
  • Lo Spaventapasseri: mostro abbastanza classico nei film horror e non solo. Uno sopra tutti, lo Spaventapasseri nemico di Batman
  • Streghe sexy: le streghe sono uno dei mostri più classici sia nelle serie televisive che al cinema. 
  • L'uomo di neve.
  • Ballerina dentata: una versione danzante delle fate dei denti. Letale e orribile. 
  • Le Gemelle: bambine inquietanti vestite di bianco, come quelle di Shining. State lontani dalla camera 237 dell'Overlook Hotel.
  • Unicorno: cavallo bianco con un corno sulla fronte. Di solito mansueto come Stella Bianca di Iridella, qui letale come pochi.
  • Vampiri: succhiasangue per eccellenza, qui chiaramente ispirati al Nosferatu di Murnau
  • Strega: qui la versione più classica, quella dei fratelli Grimm.
  • Spettri: incorporei e letali, mostri consolidati della mitologia mondiale. 
  • Gli zombie della famiglia Bruckner: classici zombie evocati dai ragazzi del film con il rituale.
  • Zombie: chiarissimo riferimento agli zombie di Resident Evil. 
  • Gli Antichi: divinità colleriche e sanguinarie, che non compaiono sulla lavagna ma che sono alla base di tutto quello che succede in Quella Casa nel Bosco.

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Le decine di mostri del film

Trentadue mostri, e il Cubo ne nasconde anche altri. Decine e decine di entità che sono una indiscutibile dichiarazione d'amore per un genere, quello horror, che ha ancora tanto da raccontare. Whedon e Goddard con Quella Casa nel Bosco riescono a prendere in giro, senza scherno o derisione, un genere che per troppo tempo si è proposto uguale a sé stesso ma lo fanno manifestando la loro passione incondizionata per tutte le grandiose icone del terrore che questo cinema ha creato nei decenni.

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