Nell'era dei reboot, non poteva mancare la riscrittura del film dai retroscena più controversi, complicati e drammatici: Il Corvo.
Il progetto era in gestazione da almeno 10 anni (in mano a Relativity Media) prima che Sony decidesse di occuparsene e dargli una svolta concreta.
Il nuovo Corvo
Il titolo del reboot sarà The Crow Reborn, come svela The Hollywood Reporter, ma non è chiaro se Jason Momoa e Corin Hardy, protagonista e regista del progetto originario, saranno ancora sotto contratto con Sony.
La storia del reboot de Il Corvo è complessa e oscura quanto la storia stessa e il primo adattamento: pare che il reboot, prima di arrivare a Sony, fosse passato di mano in mano attraverso una girandola di nomi di attori e registi che, secondo i rumor riportati da SlashFilm, si erano interessati alla pellicola.
Parliamo di una serie di cineasti, da F. Javier Gutiérrez a Juan Carlos Fresnadillo fino a Stephen Norrington e attori come Bradley Cooper, Luke Evans, and Jack Huston. La lunga genesi del progetto fa pensare a una maledizione che continua dagli anni '90 ma, evidentemente, le star sopracitate( e soprattutto Sony!) non sono superstiziosi.
Ricordate cosa accadde durante le riprese de Il Corvo uscito nel 1994?
La tragica morte di Brandon Lee
Il film, diretto da Alex Proyas, aveva scelto Brandon Lee (figlio di Bruce Lee) come protagonista. L'attore era orgogliosissimo di quel ruolo, che per la prima volta non prevedeva lo sfoggio delle sue arti marziali. Brandon voleva dimostrare a tutti che c'era di più oltre all'eredità del suo imponente padre.
Ma l'attore morì durante le riprese a 28 anni in circostanze accidentali e tragiche.
Era il 31 marzo 1993 quando Brandon Lee fu colpito al cuore sul set da un collega, Michael Massee che inconsapevolmente aveva sparato davvero un colpo a Lee. La pistola era caricata a salve ma aveva un malfunzionamento dovuto a una disattenzione della troupe: nella pistola era rimasto il residuo di un colpo precedente.
L'episodio costò la vita a Brandon Lee: nessuno si era accorto che l'attore stesse davvero morendo (si pensò a un'interpretazione molto convincente e a uno scherzo) finché la sua ragazza Eliza, che lavorava nella produzione, si spaventò non vedendolo rialzarsi alla fine della scena.
Quando Lee fu trasportato di corsa all'Hanover Regional Medical Center di Wilmington le sue condizioni apparvero gravissime, tanto che il suo cuore smise di battere dopo un disperato intervento chirurgico.
Massee non si riprese mai da quell'incidente: scagionato da ogni responsabilità, cadde in varie crisi depressive e non si riprese mai più. Rivelò di non aver mai visto Il Corvo e morì a 64 anni per un tumore.
A inquietare gli spettatori furono anche le corrispondenze tra la storia di finzione e la realtà: Lee interpretava un uomo tornato dal regno dei morti - Il Corvo, appunto - che cercava vendetta dopo l'uccisione di sè stesso e della propria ragazza. Nella vita vera anche Brandon era fidanzato e avrebbe dovuto sposarsi a breve.
La morte di Brandon Lee non causò la cancellazione del film: la produzione, Dimension Film, volle portare a termine il lavoro con l'uso di controfigure e trucchi digitali: questo fece lievitare il budget, ma l'investimento ebbe un ottimo ritorno: Il Corvo, sicuramente anche per il retroscena tragico che portava con sè, incassò in tutto il mondo 170 milioni di dollari.
Cosa sappiamo sul reboot?
Ma questa storia tragica non ha fermato chi adesso pensa al reboot, nonostante l'interminabile produzione.
Sappiamo solo che i tempi di produzione e uscita del reboot targato Sony sono stretti e che l'adattamento sarà più fedele al fumetto del 1989 di James O’Barr rispetto allo sfortunato film del 1993 con Brandon Lee. A questo punto attendiamo altre notizie su cast, regia e possibile data d'uscita.
Cosa ne pensate del reboot de Il Corvo? Sarebbe stato meglio evitare di tornare su questo sfortunato progetto?
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