Record of Ragnarok: 10 curiosità sulla serie animata Netflix tratta dal manga

Autore: Alessandro Zoppo ,

Se cercate un anime tamarro e fracassone per rinfrescare le torride giornate estive, Record of Ragnarok (in originale Shūmatsu no Warukyūre) è il titolo che fa al caso vostro. La serie, adattamento televisivo del manga di Shinya Umemura, Takumi Fukui e Ajichika pubblicato in Italia da Star Comics, è disponibile dal 17 giugno su Netflix, che ha pubblicato tutti in un sol colpo i 12 episodi all'interno del proprio catalogo.

La trama è tanto folle quanto geniale. Ogni mille anni si tiene il Congresso del Valhalla. Stavolta le divinità, riunite come all'Onu, votano compatte all'unanimità per l'estinzione della razza umana, colpevole di aver devastato il pianeta. Ad opporsi a questa decisione, appellandosi alla clausola ultra-speciale dell'articolo 62 della Costituzione divina, è la Valchiria Brunilde. Gli umani hanno un'ultima possibilità di sopravvivere se batteranno gli dei nel torneo del Ragnarok. Un vero e proprio campionato di mazzate in cui tredici umani di tutte le epoche si confronteranno con tredici divinità. Chi ottiene sette vittorie per primo vince.

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Sin dall'esordio online di #Record of Ragnarok, la fanbase dell'originale è sul piede di guerra. Netflix e Graphinica hanno davvero realizzato un prodotto deludente? Ecco dieci curiosità da conoscere per provare a rispondere, prima di mettersi alla visione.

  1. Il tris di autori
  2. Lo studio Graphinica
  3. Regia, storyboard e character design
  4. Gli incontri della prima stagione
  5. Ci sarà una seconda stagione?
  6. La polemica social
  7. Il successo immediato
  8. Le musiche heavy metal
  9. La censura in India
  10. Lo spin-off su Lü Bu

Record of Ragnarok Record of Ragnarok La storia inizia quando gli dei chiamano una convenzione per decidere se lasciar vivere o morire l'umanità e decidono di distruggere l'umanità. Ma una valchiria solitaria propone un suggerimento per ... Apri scheda

Il tris di autori

Gli autori di Record of Ragnarok sono Shinya Umemura e Takumi Fukui. Umemura ha già firmato le storie di Tenshou no Ryoma e Chiruran: Shinsengumi Chinkonka. Fukui è l'autore di Boku to Akumu to Onee-san.

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I disegni di Record of Ragnarok sono di parte del collettivo Ajichika, composto da quattro mangaka: Aji, Chika, Fuji e Hara. Chika Katō è la disegnatrice di Shin Gunjou Senki e Shoukoku no Altair Gaiden: Toukoku no Subaru.

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Lo studio Graphinica

Prodotta da Warner Bros. Japan, Record of Ragnarok è animata da Graphinica, lo studio di animazione 2D e 3DCG nato nell'aprile del 2009, quando lo studio Gonzo ha deciso di vendere la sua divisione digitale a Q-TEC.

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Graphinica ha realizzato le animazioni per altri film e serie come Hello World, Blue Submarine No. 6, Yukikaze, Re:Stage! Dream Days e Hellsing Ultimate.

Regia, storyboard e character design

I 12 episodi della prima stagione sono sceneggiati da Kazuyuki Fudeyasu e diretti da nove registi diversi, mentre Masao Ōkubo si è occupato con Yasutaka Yamamoto e Kōjin Ochi di storyboard, character design e animazione chiave su diversi episodi. Ōkubo vanta in curriculum anime come #Fullmetal Alchemist: Brotherhood e School Rumble e ha spiegato in un'intervista al magazine Anime Trending di essersi concentrato soprattutto "su come poter trasmettere nell'anime la sensazione iniziale che ho avuto leggendo il manga".

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Ho fatto in modo che l'anime non andasse fuori strada rispetto al manga originale. Ho cercato di includere le cose che mi hanno emozionato di più quando ho letto il fumetto e lasciarle intatte. Sono sempre stato consapevole di rendere l'anime il più vicino possibile al manga. Anche se gli autori originali hanno controllato la trama, lo storyboard e le impostazioni dei personaggi, sono stato grato di avere piena libertà creativa. Ho potuto fare più o meno quello che volevo perché gli autori hanno capito che il manga e l'anime hanno modi diversi di esprimere le stesse scene.

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Gli incontri della prima stagione

I 12 episodi della prima stagione della serie coprono fino al capitolo 19 del volume 5 del fumetto, arrivando ai primi tre incontri dei 13 in programma: il primo tra Thor e Lü Bu, il secondo tra Zeus ed Adamo e il terzo tra Poseidone e Sasaki Kojirō. Gli dei sono in vantaggio 2-1.

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Nel dodicesimo episodio si annuncia lo scontro tra Ercole e Jack lo squartatore che aprirà la seconda stagione, sulla quale però non ci sono ancora conferme ufficiali. I futuri combattimenti sono quelli tra il lottatore di sumo Raiden Tameemon e Shiva e tra Buddha e la Valchiria Zerofuku.

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Ci sarà una seconda stagione?

Come detto, finora Netflix non ha confermato ufficialmente Record of Ragnarok 2. Il materiale, com'è ovvio, c'è eccome: in Giappone la pubblicazione è attualmente in corso.

I manga sono usciti ad intervalli regolari dal 2017 e riuniti in undici volumi. La decisione di Netflix dipenderà dai numeri dello streaming: in questo caso, la questione si fa interessante, come potete leggere a seguire.

La polemica social

Molti fan sono delusi dall'adattamento televisivo del manga. A poche ore dal debutto della serie, chi ha fatto binge watching dei 12 episodi è corso sui social a urlare che Netflix ha rovinato i fumetti originali. Sotto accusa, come era già successo con #La via del grembiule - Lo yakuza casalingo, è finita soprattutto la povertà delle animazioni dello studio Graphinica.

In tal senso, sebbene sia una scena di soli 15 secondi, è diventato virale su Twitter questo video: una delle fasi più importanti del combattimento tra Zeus e Adamo realizzata come uno slideshow in PowerPoint.

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Un utente francese, l'artista 3D TheGoldenSmurf, ha invece messo a confronto le tavole del manga e alcune scene dell'anime per sottolineare il confronto spesso impietoso, specie per quanto riguarda l'intensità delle espressioni di Brunilde e Göll.

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Il successo immediato

Nonostante le critiche degli appassionati, Record of Ragnarok è balzato immediatamente in vetta alle serie più viste su Netflix. Nella prima settimana di programmazione, l'anime si è piazzato al primo posto nella Top 10 giapponese della piattaforma.

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Le musiche heavy metal

Le due canzoni che aprono e chiudono ogni episodio (almeno quelle) hanno entusiasmato i fan. Il brano d'apertura si chiama Kamigami ed è dei Maximum the Hormone, band crossover di Tokyo che frulla metal, hardcore punk, hip hop, pop e funk. La band esiste dal 1998, ha all'attivo cinque album e nel 2022 si esibirà all'Hellfest di Clisson in Francia.

La canzone di chiusura è una power ballad dal titolo Fukahi e l'autore è un misterioso "utaite" di nome SymaG, che si presenta come un omino di 82 anni che "canta a un ritmo tranquillo", accompagnato da un coniglietto di nome Misora. Anche SymaG ha cinque dischi all'attivo e una carriera decennale, che festeggia con una serie di mega-eventi live in Giappone tra agosto e settembre.

La censura in India

Record of Ragnarok non è presente nel catalogo di Netflix India. Il motivo? La rappresentazione di Shiva, la divinità più venerata della mitologia induista. Già rimosso dal trailer, nell'anime il Signore dell'immortalità non appare come un potente guerriero che cavalca il toro Nandi o come un asceta saggio e meditabondo, ma come una sorta di adolescente annoiato, superficiale e vizioso, sempre sdraiato sul suo comodo cuscino imbottito e che nutre un profondo disprezzo per l'umanità. Non è piaciuto, inoltre, lo screzio continuo con Thor, protagonista dello scontro con Lü Bu.

L'influente "statesman" induista indo-americano Rajan Zed ha inviato una lettera aperta a Netflix e a Warner Bros. Japan invitando le due società a "non trivializzare" una divinità come Shiva, definendone la raffigurazione data dall'anime "estremamente inappropriata". Il Presidente della Universal Society of Hinduism bolla la descrizione della divinità in Record of Ragnarok come "inaccurata e offensiva" ed invita i creatori della serie ad una maggiore sensibilità religiosa e culturale.

Non è la prima volta che Zed si scaglia contro film e serie TV che "sminuiscono" i sentimenti della comunità induista: in passato ha criticato le rappresentazioni di Krishna e Kali nei videogame Shin Megami Tensei IV: Apocalypse e Smite. Viene da chiedersi cosa succederà nelle prossime stagioni, quando entreranno in scena Buddha e Gesù, Confucio e Allah.

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Lo spin-off su Lü Bu

Il manga originale ha ispirato uno spin-off intitolato Record of Ragnarok: The Legend of Lü Bu Fengxiang, dedicato al più grande guerriero dell'era dei Tre Regni e ancora inedito in Italia. Se diventerà un anime per Netflix, non è dato saperlo. D'altronde Netflix ha pianificato l'uscita di 40 anime per tutto il 2021 e altri ne arriveranno nel corso del 2022.

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