Roman Polanski contro il movimento #MeToo: 'Isteria di massa'

Autore: Rina Zamarra ,

Roman Polanski dice la sua sul movimento #MeToo e non usa belle parole per esprimere il suo pensiero. Il regista 84enne ha parlato esplicitamente di isteria di massa in una intervista rilasciata a Newsweek Polska:

Penso che sia quella specie di isteria di massa che di tanto in tanto si presenta nella società. A volte è una ondata drammatica come la Rivoluzione francese o il massacro del giorno di San Bartolomeo in Francia, altre volte è meno cruenta come il 1968 in Polonia o il maccartismo negli Stati Uniti.

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Polanski non si è fermato qui e ha affermato che tutti coloro che lo appoggiano lo fanno in maniera ipocrita perché sono mossi dalla paura. Le sue parole di condanna sembrano quasi indirizzate a qualcuno in particolare. I destinatari del suo messaggio potrebbero essere i membri dell’Academy che hanno deciso la sua espulsione dall’organizzazione?

Le reazioni all’espulsione dall'Academy

Le parole con cui il regista ha commentato il provvedimento a suo carico sono molto simili a quelle rivolte al movimento #MeToo. Secondo il suo avvocato Jan Olszewski, Polanski avrebbe bollato la decisione come un atto altamente ipocrita. Ha utilizzato le stesse parole persino la sua prima accusatrice, Samantha Geimer. La donna ha perdonato pubblicamente il regista anni fa e ha dichiarato che l’espulsione non cambierà la cultura sessista di Hollywood, anzi dimostrerebbe solo quanto siano ipocriti e disposti a mangiarsi l’uno con l’altro pur di sopravvivere.

Sembra che Polanski sia stato molto infastidito anche dall’essere stato accomunato a Bill Cosby, espulso insieme a lui con una comunicazione congiunta.

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I suoi avvocati promettono battaglia e hanno inviato una lettera all’Academy, del cui consiglio fanno parte personaggi come Steven Spielberg e Tom Hanks. Gli avvocati sostengono che l’espulsione sia stata ratificata venendo meno alle regole interne dell’Academy e a quelle dello Stato della California. La richiesta è che il regista possa essere ascoltato, senza doversi appellare alla legge e portare il caso in tribunale.

In una intervista al Los Angeles Times, l’avvocato di Polanski ha dichiarato:

Spero che il consulente legale dell’Academy dica 'Evitiamo una costosa azione legale e ricominciano da capo. Annulliamo l’espulsione, inviamo una nota sulle nostre intenzioni a Polanski e diamogli l’opportunità di discutere il suo caso'. Questa è l’unica cosa razionale da fare. Altrimenti dobbiamo andare in tribunale e chiedere a un giudice di imporre all’Academy di seguire le sue stesse regole.

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E voi, cosa ne pensate delle esternazioni di Polanski su #MeToo e della sua espulsione dall’Academy?

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