Romolo + Giuly, tutte le citazioni degli ultimi due episodi

Autore: Chiara Poli ,

Gli ultimi due episodi di #Romolo + Giuly: la guerra mondiale italiana non sono stati da meno, rispetto ai precedenti: tanta satira, tante citazioni e tantissime strizzate d’occhio all’Italia e agli italiani. Fino a un finale di stagione catastrofico (letteralmente)…

27 settembre: San Francesco, il messia di Roma Sud. La festa del patrono degli animali si celebra… Grigliando carne. Il riferimento alle contraddizioni è palese. Riemergono prepotentemente anche il problema delle buche nelle strade e della pioggia a Roma… Per non parlare dell’esercito napoletano che si muove in sella agli scooter.

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Don Alfonso torna alla Centrale del Male di Milano, dove Umberto Smaila viene confuso prima con Jerry Calà e poi con Diego Abatantuono: gli anni del cinema e della TV sono quelli, la cultura popolare anche… Ecco quindi Steven Spielberg e Stefano Accorsi: regista e protagonista del copione sul Regno delle Due Sicilie. E Maradona nella squadra.

Per quanto riguarda le citazioni cinematografiche:

  • L’incubo di Romolo, con il padre che gli strappa il cuore dal petto, è un’esplicita citazione di Indiana Jones e il tempio maledetto, come ricorda lo stesso Romolo a Giuly,
  • Pederzoli sbugiarda Fumagalli di fronte alla stampa, nel matrimonio con una mucca. E, sebbene la citazione non sia esplicita, la mente corre subito a Top Secret! il capolavoro demenziale della ZAZ (il trio Zucker-Abrahams-Zucker) con Val Kilmer.
  • La banda della Magliana, resa famosa anche da libro, film e serie di Romanzo criminale, qui è una banda intesa come banda musicale. Ma in realtà si tratta di spie al servizio di Mastrota, pronte scatenare la furia omicida di Giuly…
  • Mentre nonno Montacchi racconta la storia dal sacro testo per la festa, il richiamo è ai classici film di Natale… Pronti a trasformarsi subito nella citazione de Il Padrino, con il boss che elargisce favori a chiunque ne chieda per un’occasione speciale. 

Le citazioni dell’episodio 8

Don Alfonso e le sue scene vengono accompagnate dalle sue opere preferite (dalla Carmen al Bolero), prima del colpo di scena che ci rivela come Romolo sia in realtà figlio di Pederzoli. Il discorso di #Don Alfonso a reti unificate richiama inequivocabilmente quello di fine anno del Presidente della Repubblica, mentre lo schiavo di cittadinanza prendo in giro il reddito di cittadinanza.

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Anche per Teodorico c’è una sorpresa sgradita: la sua malattia, scoperta da Tciu e Mastrota, l’ha trasformato in un uomo di colore (a forza di bere acqua del Po). E finisce per essere la vittima della caccia che aveva inventato proprio lui, mentre Mastrota annuncia la Marcia su Roma…

Sul cinema, nel finale di stagione i riferimenti abbondano:

  • Romolo sul lungomare, che pensa di uccidersi buttandosi in acqua, alla fine dell’episodio, con Arfio che arriva a fermarlo, richiama Rose e Jack in Titanic.
  • Io non sono tuo padre: le parole di Arfio sono l’esatto opposto di quelle che hanno segnato la storia del cinema, con Darth Vader che dice Io sono tuo padre a Luke Skywalker in Star Wars.
  • Per dire addio a Frankie, Don Alfonso scrive un discorso in cui cita Bogart in Casablanca. Lo stesso che recita anche Frankie, pronto a uscire di scena, nell’immaginazione di Alfonso, vestito appunto come Bogart.
  • Il matrimonio di Giuly e Giangi viene interrotto da Romolo come il matrimonio interrotto più famoso nella storia del cinema: quello de Il Laureato… Parolacce a parte, s’intende.
  • Il discorso d’amore demenziale di Romolo, incluso il “Mi avevi già convinto al ***” è invece un geniale mix fra la dichiarazione d’amore di Harry a Sally (in Harry, ti presento Sally) e quella di Jerry a Dorothy (in Jerry Maguire).
  • Arfio si insedia come Sindaco con la benedizione di Venditti… Che lo pugnala in una citazione del cinema di De Palma: in parte Gli intoccabili (con tanto di inquadratura dall’alto della scalinata), in parte l’assassinio finale di Carlito’s Way. Ma anche di tutti gli altri gangster movie (da Il Padrino in poi) in cui qualcuno “saluta” definitivamente un nemico tramite un killer.
  • “Pure io sono ricchione”: la versione nostrana per rendere omaggio al celebre “Anch’io sono gay” che tutti  i personaggi recitavano, alzandosi in piedi, in sostegno del professor Howard Beckett nel film In & Out.
  • L’arrivo della gente con i forconi, infuriata, al castello dove ci sono Romolo e Giuly, ricorda Frankenstein
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La guerra civile romana si scatena per l’inganno sulla morte di Arfio (come in Shakespeare), ma a scatenare l’inferno sono i rifiuti stipati dentro al Vesuvio. Una catastrofe naturale scatena la vera guerra mondiale in Italia…

To be continued…

Quanto desiderate una seconda stagione di Romolo + Giuly?

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