S is for Stanley è il docufilm di Alex Infascelli su Kubrick

Autore: Alfonsina Merola ,

S is for Kubrick è il nuovo docufilm firmato Alex Infascelli, che era scomparso per dieci anni dal grande schermo. Il suo ritorno al cinema è stato apprezzato così tanto da ricevere durante la premiazione dei David, quella del Miglior Documentario 2016.

Nel 2008 Infascelli incontra la moglie di Kubrick per un'intervista da presentare per il piccolo schermo. Durante quest'occasione il regista incontra Emilio D'Alessandro, l'autista personale di Kubrick e non solo: era una sorta di assistente tuttofare.

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Infascelli è rimasto affascinato da questo connubio tra il regista statunitense e l'italiano, un pilota di auto da corsa, che diventerà il suo factotum.

Stanley è la mente e D'Alessandro è il braccio, così i due diventano inseparabili: Emilio segue Stanley sia nella vita privata che nel suo lavoro di regista, facendolo per ben trent'anni.

Intanto ecco un'assaggio del film attraverso il trailer!

 

Un'altra particolarità di S is for Stanley è quella di sviluppare un biopic su un personaggio noto e allo stesso tempo molto riservato come lo è stato Stanley Kubrick, utilizzando occhi diversi da quelli del protagonista.

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Per realizzare questa pellicola Alex Infascelli ha impiegato ben 3 anni e all'interno del biopic si racconta di una collaborazione lavorativa che è diventata un'amicizia.

S is for Stanley non è un modo diverso di vedere Kubrick, un modo per conoscerlo davvero. Perché, come afferma Infascelli:

Di Kubrick non si conosce nulla, quindi tutto ciò che mi ha detto Emilio mi ha colpito perché è assolutamente inedito!

Stanley Kubrick era convinto che la vita dovesse essere vissuta come un'opera d'arte e dunque tra i film diretti c'era anche la sua vita. Ad esempio durante il periodo delle riprese dei suoi film, Kubrick si prendeva cura con amore di tutte le persone che lavoravano con e per lui.

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Allo stesso tempo, chi stava al fianco di Stanley subiva la sua influenza maniacale a 360 gradi: il regista soffriva di insonnia e per lui non esistevano ferie o riposo. I suoi collaboratori e più di tutti Emilio conoscevano bene questo suo particolare modus vivendi.

Non resta altro da fare che guardare il film per scoprire di più.

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