Saint Maud, tutto quello che devi sapere sul terrificante religious horror

Autore: Alessandro Zoppo ,

Dopo #The Witch, #Hereditary - Le radici del male e #Midsommar - Il villaggio dei dannati, e in attesa di #The Green Knight, A24 continua l'opera di diffusione di horror sofisticati che mescolano paura, mistero e dramma.

Stavolta tocca a Saint Maud, l'esordio della regista britannica Rose Glass che punta a conquistare pubblico e critica d'oltreoceano.

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Nella speranza di poterlo vedere anche sui nostri schermi, perché al momento non ha ancora una distribuzione italiana, ecco tutto quello che c'è da sapere sul film, dalla trama alle recensioni della stampa.

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La trama

Saint Maud, definito da Danny Boyle un "body horror catholic-style", è un film che lavora sull'angoscia e le ambiguità piuttosto che sul meccanismo del jump scare.

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La vicenda comincia con un'operazione finita male, condita da sangue e scarafaggi a volontà. Un inizio inquietante che ci introduce ad una serie di fatti sempre più strani che hanno per protagonista Maud, una giovane infermiera solitaria che, lasciato il servizio sanitario nazionale, si è da poco convertita al cristianesimo e teme che possa essere posseduta.

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Morfydd Clark in una scena del film Saint Maud
La giovane infermiera Maud

Siamo a Dublino e la ragazza è appena stata assunta come badante da Amanda, una ex coreografa di cui deve prendersi cura nella sua casa isolata. Amanda non ha un carattere semplice: le piace comandare, paga uomini e donne per fare sesso e soprattutto ha un complicato rapporto con la bellezza, che vede svanire con l'aggravarsi del suo cancro.

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Una terrificante scena del film Saint Maud
La

Poco a poco, in una sorta di delirio spirituale ed autodistruttivo alimentato da un segno ricevuto apparentemente da Dio, Maud sviluppa un'idea fissa: salvare l'anima di quella donna impura.

Le protagoniste

La forza di Saint Maud sta soprattutto nella strepitosa coppia di attrici protagoniste. Maud è interpretata da Morfydd Clark, l'attrice gallese che dopo aver sconfitto la dislessia e l'ADHD, sta conquistando sempre più spazio grazie a film come #Amore e inganni, The Call Up, #Crawl - Intrappolati e La vita straordinaria di David Copperfield. Ammirata di recente nelle serie Dracula e #His Dark Materials - Queste oscure materie, prossimamente sarà la giovane Galadriel della serie-evento Amazon Il signore degli anelli.

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Morfydd Clark in una scena del film Saint Maud
Morfydd Clark in Saint Maud

Amanda ha invece il volto di Jennifer Ehle, l'attrice statunitense già vista in tantissimi film, tra cui #Il discorso del re di Tom Hooper, #Le idi di marzo di George Clooney, #Contagion di Steven Soderbergh, #Zero Dark Thirty di Kathryn Bigelow, #A Quiet Passion di Terence Davies, la saga di Cinquanta sfumature (era Carla, la madre di Anastacia), #La diseducazione di Cameron Post di Desiree Akhavan, e nella parte di Elizabeth Benenet nella serie Orgoglio e pregiudizio del 1995 con Colin Firth.

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Jennifer Ehle in una scena del film Saint Maud
Jennifer Ehle in Saint Maud

Nel resto del cast troviamo anche Lily Knight, Turlough Convery, Lily Frazer, Turlough Convery e Marcus Hutton.

La regista

Produzione inglese di Escape Plan Productions, Saint Maud è scritto e diretto da Rose Glass, alla sua opera prima. In passato la regista ha realizzato soltanto quattro cortometraggi e l'episodio Bath Time del TV movie di Channel 4 A Moment of Horror.

Tre dei suoi quattro corti sono disponibili su Vimeo. Il primo è Moths del 2010, lavoro di diploma al London College of Communication già iniettato di tematiche fantastiche.

Il secondo, realizzato nel 2011, si intitola Storm House e racconta una relazione di coppia, e annessa prospettiva di genitorialità, veramente singolare.

Dopo The Silken Strand del 2013, altra esplorazione di un ossessivo rapporto di coppia, Glass ha girato Room 55 nel 2014: ambientato nell'Inghilterra degli anni '50, è un corto erotico e misterioso selezionato in prestigiosi festival come SXSW e Palm Springs International ShortFest.

L'idea di Saint Maud, ha raccontato la regista in un'intervista concessa a Cineuropa, è nata nel periodo in cui era ancora allieva della NFTS, la National Film and Television School di Beaconsfield, nel Buckinghamshire. Glass cita #Persona di Ingmar Bergman e #Repulsione di Roman Polanski come influenze decisive per il suo debutto.

Ero interessata all'idea di fare un film in cui la relazione centrale si svolgesse nella testa di qualcuno. Credo di essere incuriosita da sempre dal divario tra il mondo interiore incasinato che abbiamo tutti e quello che presentiamo all'esterno.

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Quel filo sottile che separa la realtà dalla fantasia è al centro di Saint Maud: la regista ha spinto sul pedale dell'ambiguità per fare entrare gli spettatori nella testa della sua protagonista.

Mi piace l'idea che il pubblico non sappia cosa pensare della protagonista per buona parte del film. Vi fidate di lei? È una persona affidabile o pericolosa?

L'uscita

A24 distribuisce Saint Maud negli Stati Uniti dal 10 aprile 2020, il weekend di Pasqua. Una data perfetta per un film di questo genere.

Il trailer, uscito in sordina sul web sulle note di all the good girls go to hell di Billie Eilish, è subito diventato un piccolo fenomeno virale, complice un immaginario cupo e affascinante e il suo impatto visivo notevole.

Un secondo promo, dall'eloquente titolo Ash Wednesday (Mercoledì delle Ceneri), ha elevato ulteriormente l'interesse, guadagnando quasi 3 milioni di visualizzazioni nel giro di pochi giorni.

Le recensioni

L'horror ha convinto la stampa anglofona, che l'ha visto nelle anteprime al Fantastic Fest di Austin, al TIFF di Toronto, al BFI di Londra e al Fantastic Film Festival di Melbourne.

Joe Lipsett di Bloody Disgusting ha definito il film "un raffinato thriller psicologico-religioso" che fornisce una "visione agghiacciante e coraggiosamente originale di fede, follia e salvezza in un mondo decaduto".

Haleigh Foutch ne ha parlato su Collider come un horror sulla "crisi carnale della fede", mentre Samantha McLaren su Scream ammette che "l'uso intelligente del buio e le angolazioni anticonvenzionali della macchina da presa fanno sì che l'isolamento e il tumulto interiore di Maud pesino sullo schermo, mentre alcune superbe scelte di montaggio creano rapidi spaventi che lasciano cicatrici inquietanti".

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Il poster del film Saint Maud
Il bellissimo poster di Saint Maud

Queste sono soltanto alcune delle recensioni più che positive raccolte dal film, che nel "tomatometer" dell'aggregatore Rotten Tomatoes raggiunge il 92% di valutazioni favorevoli.

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Insomma, in modo quasi unanime, la critica ha salutato con entusiasmo l'esordio di Rose Glass: ci auguriamo di poter gustare Saint Maud sui nostri schermi entro la fine dell'anno, ed esserne assolutamente terrorizzati.

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