Sam Shepard è morto a 73 anni: addio a un grande scrittore e attore

Autore: Chiara Poli ,

Attore, scrittore, regista, musicista. Un Premio Pulitzer nel 1979 (per The Buried Child) e una nomination agli Oscar come miglior attore (per Uomini veri).

Sam Shepard (che amava definirsi uno scrittore col vizio di recitare) è morto a 73 anni, ucciso dalla terribile malattia - la SLA, Sclerosi Laterale Amiotrofica - che lo affliggeva da tempo.

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Ma uomini come lui, in realtà, non muoiono mai. Il suo talento vivrà per sempre nei molti personaggi (scritti, creati e interpretati) cui ha dato vita.

La sua memoria verrà conservata dalla sua famiglia - per 27 anni è stato legato a #Jessica Lange, che gli ha dato due figli - e celebrata per sempre dai suoi fan.

Controcorrente. Passionale (celebre la sua love story con Patti Smith, consumata mentre era ancora sposato con l'attrice O-Lan Jones, madre del suo primogenito Jesse).

Creativo (ha firmato le sceneggiature di capolavori della storia del cinema, come Zabriskie Point e Paris, Texas).

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Camaleontico (ha recitato in film di generi molto diversi, da I giorni del cielo a Fiori d'acciaio, da Baby Boom a Il rapporto Pelican, da La neve cade sui cedri a Black Hawk Down, da La tela di Carlotta alla serie Bloodline).

Raccontare la sua vita non è facile: Sam Shepard ci teneva, alla sua privacy.

Il modo migliore per celebrare il suo ricordo è ricostruire una carriera come poche altre.

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Samuel Shepard Rogers, nato nel 1943 in Illinois, era figlio di un militare che aveva combattuto nella Seconda Guerra Mondiale.

Trascorre perciò i primi anni della sua vita trasferendosi da una base all'altra, per poi stabilirsi con la famiglia in California.

Al liceo inizia a recitare e a scrivere, scoprendo le sue due più grandi passioni. E i suoi più grandi talenti.

Dopo il diploma entra in un gruppo teatrale e poi suona come batterista in una rock band.

Nel 1971 si trasferisce a Londra, dove continua a scrivere. Tre anni più tardi torna a casa, negli Stati Uniti, e a San Francisco riprende a calcare i palcoscenici teatrali.

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Il debutto al cinema arriva nel 1970 con una particina in Brand X, ma sarà solo nel 1978, l'anno de I giorni del cielo, che la sua carriera prenderà ufficialmente il volo.

Sam Shepard ci ha regalato dozzine di film, spettacoli teatrali e storie speciali.

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La sua morte è una grande perdita per il mondo dell'arte. Ma, se la morte è un confine, va tutto bene.

Perché i confini si attraversano, come ripeteva sempre:

Ci sono momenti in cui la scrittura recita e la recitazione scrive. Non sono interessato alle divisioni, sono interessato al modo in cui le cose li attraversano.

Buon viaggio, Sam. Qualunque sia il confine che devi attraversare.

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