Sanremo 2020: il monologo di Roberto Benigni sul Cantico dei Cantici

Autore: Rina Zamarra ,

Ingresso scoppiettante per Roberto Benigni, che è arrivato all’Ariston con tanto di banda musicale al seguito. 

Il comico toscano ha esordito sul palco di Sanremo ripercorrendo la storia del Festival e ricordando la 30esima edizione, che lo vide presentatore e testimone della vittoria dell’eterno secondo Toto Cutugno.

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Non è mancato neppure un riferimento alla politica. Benigni, infatti, ha approfittato della serata per una pungente stoccata a Matteo Salvini:

Ora è cambiato il sistema di voto [a Sanremo], si può votare anche per citofono. Uno arriva in Via Matteotti a Sanremo, citofona e dice: ci hanno detto che qui c’è gente che canta. 

Il cuore del suo intervento, però, è stato un inno all’amore e alla femminilità. Benigni si è esibito in un lungo monologo incentrato sul Cantico dei Cantici della Bibbia, di cui ha recitato una parte. Il comico ha scelto una versione anteriore rispetto a quella contenuta nella Bibbia, da cui mancano molti termini espliciti e molte allusioni. 

Il Cantico dei Cantici, infatti, è il racconto di un incontro d’amore tra un uomo e una donna. Benigni lo ha definito come la canzone più bella del mondo:

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…Meraviglia dell’umanità, vetta della poesia di tutti i tempi, ogni parola è un diamante. Colui che lo ha scritto è un orafo della parola. Pensate che un famoso rabbino disse: Tutto il mondo intero non vale il giorno in cui il Cantico dei Cantici è stato donato all’umanità. 

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Benigni ha parlato di un’opera così “calda e suadente” che la sua presenza all’interno della Bibbia risulta addirittura strana, quasi il frutto di una distrazione dei teologi. Non a caso, c’è stato un tentativo di eliminarlo perché secondo il comico l’amore fa più paura delle guerre e degli assassini.

Ha poi concluso il suo inno all’amore con queste parole: 

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L’amore è l’infinito messo a disposizione di tutti noi e ognuno di noi è stato immortale almeno una volta. 

Non sono mancate le battute anche durante il colto monologo. 

Siamo nati per amore e per fare l’amore. Che ne facciamo sempre poco…Io sarei per farne di più, anche qui stasera all’Ariston. Sarei per spogliarsi e fare l’amore, anche l’orchestra. Tutti a fare l’amore diretti da Beppe Vessicchio. 

Se volete vedere il monologo integrale, basta accedere a RaiPlay

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