Scoperta 'super Terra' distante 60 anni luce dal nostro pianeta

Autore: Danilo Abate ,

A quanto pare, due team di ricerca internazionali sono riusciti a scovare un nuovo pianeta di nome Pi greco Mensae C, per la precisione una super Terra, di raggio doppio rispetto al nostro pianeta, con una massa 4,5 volte superiore e distante 60 anni luce da noi. Un tale risultato è stato reso possibile grazie all’utilizzo del TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite), telescopio spaziale ideato per ricercare pianeti extrasolari nell'ambito del Programma Explorer della NASA.

Uno dei due studi riguardo la scoperta di Pi greco Mensae C, reso pubblico sulla rivista internazionale Astronomy & Astrophysics, è stato guidato da Davide Gandolfi del Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Torino, in collaborazione con altri atenei e centri di ricerca d’ogni parte del mondo.

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Il nome del pianeta deriva appunto dal nome della stella Pi greco Mensae attorno cui la nuova super Terra ruota in appena sei giorni.

TESS è stato lanciato nello spazio ad aprile di quest’anno, dalla base militare statunitense di Cape Canaveral, al fine di rintracciare corpi celesti ruotanti attorno a stelle brillanti e distanti dal Sole al massimo 600 anni luce.

Qualcosa di simile è stato già portato a termine dal telescopio spaziale Kepler, inviato in orbita il 7 marzo del 2009 allo scopo di monitorare una porzione specifica della nostra regione della Via Lattea, e individuare dozzine di pianeti con caratteristiche simili alla Terra.

Altro obiettivo di Kepler è quello di determinare quante stelle, fra i miliardi di stelle che popolano la nostra galassia, possiedono dei pianeti.

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In ogni caso, Gandolfi si è dimostrato estremamente entusiasta per la scoperta della nuova super Terra:

Pi greco Mensae C è una vera e propria miniera d’oro per lo studio delle atmosfere appartenenti a mondi situati nei pressi di altre stelle. La massa e il raggio di questa super Terra fanno pensare che sia in possesso di un nucleo roccioso, e che l’atmosfera di Pi greco Mensae C sia rilevabile senza difficoltà con le nuove tecnologie in arrivo. Il sistema planetario di Pi greco Mensae C ospita anche un altro pianeta molto peculiare di nome Pi greco Mensae B (scoperto nel 2002), dotato di una massa 10 volte maggiore di Giove e di un’orbita molto eccentrica.

Considerando però la vicinanza di Pi greco Mensae C alla sua stella, tale pianeta non sarebbe idoneo a ospitare organismi biologici, o comunque nessun organismo biologico terrestre attualmente conosciuto dall’uomo.

Dunque Gandolfi e compagni sono riusciti a compiere un ulteriore passo in avanti nella strada che porterà, prima o poi, a decifrare almeno parzialmente quel complicato enigma che è la natura del nostro Universo.

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E voi che ne pensate? Pensate che la nuova super Terra possa portare gli uomini di scienza del nostro tempo a comprendere meglio la galassia in cui viviamo?

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