Scoperto Goblin, corpo celeste che proverebbe l'esistenza del Pianeta 9

Autore: Danilo Abate ,

La sua sigla è 2015 TG387, ma è stato soprannominato Goblin quello che probabilmente è un "pianeta nano" con un diametro di ben 300 chilometri, ma la sua esistenza suggerirebbe molto di più di quanto sembra. Il nostro Goblin farebbe infatti pensare che il famoso Pianeta 9, corpo celeste ipoteticamente situato molto al di là dell’orbita di Nettuno, potrebbe davvero esistere.

Il nostro Goblin, ubicato ai confini estremi del sistema solare (oltre Plutone), dunque darebbe adito alla possibile esistenza del Pianeta 9, che vanterebbe una massa dieci volte quella della Terra e un raggio da due a quattro volte quello terrestre.

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Ad effettuare materialmente la scoperta di 2015 TG387 sono stati gli astronomi Chad Trujillo (Northern Arizona University) e Scott Sheppardh (Carnegie Institution for Science), assieme ai colleghi David Tholen (University of Hawaii) e Natan Kaib (University of Oklahoma). Lo studio effettuato dai quattro scienziati verrà presto pubblicato sull’Astronomical Journal, una fra le più rilevanti riviste in ambito astronomico.

In base a tale ricerca, Goblin sarebbe situato a circa 80 volte (o 80 unità astronomiche a voler utilizzare i termini tecnici) la distanza compresa fra il pianeta in cui viviamo e il Sole, un dato a dir poco notevole considerando che Plutone si trova a “sole” 34 unità astronomiche dalla Terra.

E sarebbe proprio l’orbita allungata di Goblin a rendere sempre più “reale” il Pianeta 9. 2015 TG387, pur non avendo il perielio (punto dell'orbita di un pianeta in cui questo viene a trovarsi alla minima distanza dal Sole) più distante, un primato detenuto attualmente da due “oggetti celesti” della nube di Oort (Sedna e 2012 VP113), è comunque il pianeta che viaggia più lontano rispetto agli altri.

Basti pensare che l’afelio (come il perielio ma indica invece la massima distanza dal Sole) di Goblin corrisponde a 2.300 unità astronomiche, di gran lunga superiore rispetto all’afelio di Sedna, che si attesta sulle 937 unità astronomiche.

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Data dunque la grande distanza di Sedna, Goblin e 2012 VP113, tali oggetti celesti non hanno alcuna interazione in termini di gravità con Nettuno o Giove.

Ma il Pianeta 9, con una massa di ben 10 volte superiore alla Terra, riuscirebbe a influenzare con la propria gravità le orbite di Goblin e compagni.

Trujillo al riguardo tende però a precisare che le scoperte del suo team di astronomi non costituiscono una certezza dell’esistenza del Pianeta 9, ma la rendono solo più verosimile:

Lo studio da noi effettuato, non dimostra con certezza l’esistenza di un nuovo pianeta massiccio nel nostro sistema solare, ma fornisce ulteriori prove a favore di quest’ipotesi.

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A tal proposito Piero Benvenuti, segretario dell’Unione Astronomica Internazionale, si dimostra più scettico rispetto ai suoi colleghi internazionali:

Ciò che è stato scoperto non è che un asteroide piccolo, come se ne possono trovare a migliaia, pure a distanze maggiori, anche se Goblin presenta comunque un’orbita interessante. L’esistenza del Pianeta 9 è tutta da dimostrare.

A quanto pare, siamo ancora lontani dal riuscire a dar prova dell’esistenza del Pianeta 9, ma la scoperta di Goblin forse potrebbe davvero costituire un grande passo in avanti in tal senso.

E voi che ne pensate? Credete all’esistenza dell’imponente Pianeta 9?

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