Seveneves, Ron Howard e il duo di Apollo 13 lavorano all'adattamento

Autore: Elisa Giudici ,

A vent'anni dal successo di Apollo 13, l'ex attore e regista Ron Howard si starebbe preparando a tornare nello spazio. In questi giorni è trapelata la notizia che proprio Howard starebbe lavorando ad un adattamento filmico del più recente romanzo di Neal Stephenson, un'epopea spaziale di 880 pagine intitolata Seveneves

Si sapeva da tempo che i diritti dell'ultimo romanzo di Stephenson, vincitore per ben 5 volte del Locus Award e candidato proprio con Seveneves al premio Hugo, facevano gola agli studios hollywoodiani, ma la notizia di queste ore sembra sottintendere che c'è molto di più di una vaga intenzione di portare su schermo questa storia.

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Variety infatti ha rivelato come Skydance abbia acquisito i diritti dell'opera e ha anche sottolineato come alla prima bozza di sceneggiatura stia lavorando il mitico trio di Apollo 13: il regista Ron Howard, lo sceneggiatore Bill Broyles e il produttore Brian Grazer.

Ultimamente Skydance sta partecipando a numerosi progetti di stampo fantascientifico, un genere che, dopo Gravity, Interstellar e The Martian, sta vivendo un momento molto vivace a Hollywood. In particolare pare che il CEO della società David Ellison sia un grande fan dei libri di Stephenson e si sia molto adoperato per questo progetto. 

Seveneves

Questa notizia non può che far felici gli appassionati italiani, che attendono invano già da un anno che qualche editore pubblichi il romanzo di Stephenson. Certo, la mole non indifferente del libro non rende il compito semplice; ma forse è proprio il passaparola generato da un adattamento al cinema che convincerà qualcuno a portare anche in Italia questa incredibile epopea post-lunare. 

William Morrow
Ron Howard porterà Seveneves su grande schermo
La copertina del romanzo

L'incipit della storia è proprio l'improvvisa implosione della Luna, cataclisma che porta a drammatiche conseguenze sulla Terra. L'assenza di maree e la perenne pioggia di detriti della Luna rende ormai inospitale il pianeta e così l'umanità si coalizza nel disperato tentativo di mettere insieme una missione per preservare almeno parte della razza umana. Compito non facile, perché bisogna ideare la permanenza virtualmente infinita dell'uomo nello spazio e ci sono solo poche settimane di tempo per farlo. 

La seconda parte dell'opera invece fa un prodigioso salto avanti nel tempo di 5mila anni, quando i discendenti della diaspora terrestre sono 3 miliardi e vivono in una complessa stazione spaziale ad anello, attorno a un pianeta ormai alieno e sconosciuto che però in molti cominciano a desiderare di esplorare. Nelle sette razze evolutesi a causa delle condizioni di vita nello spazio c'è però una profonda spaccatura politica e culturale, tanto che l'umanità nello spazio è divisa distintamente in due blocchi, tra cui vige una silente ma pericolosissima guerra fredda. 

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