So tutto di te: intervista all'autrice Clare Mackintosh

Autore: Cristina Migliaccio ,

Clare Mackintosh è stata etichettata come una delle nuove protagoniste della psychological suspense ed è riuscita persino a sbaragliare autrici del calibro di J.K. Rowling, aggiudicandosi il Theakston's Old Peculier Award (un premio letterario inglese dedito ai romanzi crime) per il suo primo romanzo, Scritto sulla sabbia (in lingua originale intitolato I let you go).  

L’autrice inglese, che è appena arrivata sui nostri scaffali con il suo secondo romanzo So tutto di te (in lingua originale I see you), è attualmente in Italia per inaugurare il Festival noir di Nebbia Gialla a Suzzara (il 2 febbraio), così abbiamo colto l’occasione per scambiare due chiacchiere con una delle penne gialle più amate nel panorama editoriale odierno.

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NoSpoiler: Quando è nata la sua passione per la scrittura?
Clare Mackintosh: Ho sempre avuto una forte passione per la scrittura, da bambina credo di aver scritto dei versi spaventosi. Volevo scrivere ma non conoscevo nessuno che potesse vivere di questo mestiere. Per me scrivere non era un vero e proprio lavoro, per cui scrivevo per me, finché non mi sono dimessa dal mio precedente lavoro e ho cercato di capire come poter guadagnare in questo settore. Così ho iniziato a scrivere come freelance, finché non è arrivato il primo libro.

MF: Prima di essere una scrittrice a tempo pieno, era una poliziotta. Cosa l’ha portata a lasciare la divisa e intraprendere la carriera di scrittrice?
CM: Ero arrivata a un punto in cui desideravo passare più tempo con i miei figli, poiché avevamo vissuto un periodo difficile quand’erano più piccoli. Mi ero resa conto che non c’ero mai per loro, non riuscivo mai a metterli a letto e decisi di dimettermi dalla polizia. A quel punto ho dovuto pensare: “Che altro so fare che mi può dare un reddito?”. E quello che sapevo fare era scrivere. Ho scritto tante cose diverse (contenuti per siti web, volantini, per social media, articoli per riviste) fin tanto che potessi farlo da casa, persino in pigiama, e che mi portasse un guadagno trascorrendo comunque più tempo con i miei figli. Ci ho messo molto tempo prima di iniziare il mio primo romanzo e adesso sono fortunata di poter vivere solo di questo.

Il primo romanzo di Clare Mackintosh Scritto sulla sabbia con in copertina una ragazza vestita di rosso
Scritto sulla sabbia, il primo romanzo di Clare Mackintosh

MF: Cosa ha provato quando è stato pubblicato il suo primo romanzo, Scritto sulla sabbia?
CM: La sensazione di stupore non va mai via, la stessa meraviglia di allora è ancora qui, adesso che deve uscire il mio terzo romanzo. Oggi in stazione Termini ho visto che la storia nata nella mia testa in lingua inglese è a disposizione sugli scaffali di una libreria in lingua italiana ed è una sensazione incredibile. Spero non si fermi mai.

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MF: Parliamo di So tutto di te. Da dov’è nata l’idea per questa storia?
CM: Ero in visita da una mia amica che faceva la pendolare per Londra. Aspettavamo la metro insieme, eravamo sulla banchina e lei mi ha detto di spostarmi sulla sinistra perché lì si sarebbero aperte le porte del treno una volta entrato in stazione. Avremmo preso gli ultimi posti nel vagone e avremmo viaggiato comode. E proprio a causa di ciò, la nostra giornata sarebbe iniziata bene. Andò tutto come programmato, salvo il fatto che io ero già una funzionaria di polizia e una scrittrice di romanzi gialli, così mi è venuto da pensare a tutte le persone nel mondo che fanno la stessa cosa tutti i giorni. E così ho pensato che non ci rendiamo conto che così ci esponiamo all’attenzione indesiderata dei criminali.

So tutto di te con in copertina una donna girata di spalle
So tutto di te, il nuovo romanzo di Clare Mackintosh

MF: Quanto c’è di vero nelle sue storie?
CM: La trama del primo libro si basa su un caso realmente accaduto, seppur fosse diverso dalla storia che racconto nel libro. Il caso di cui parlo riguarda un pirata della strada che investì e uccise un bambino a Oxford. In So tutto di te mi riferisco a fatti realmente accaduti, perché ci sono molte donne che cadono preda di aggressori nel mondo. Questa considerazione mi ha portato ad affrontare questo tema con una base di trama poliziesca. Sono vicende che, seppur non vorremmo, accadono nella vita quotidiana.

MF: Ambienterebbe mai un suo romanzo qui in Italia?
CM: Lo farei se questo mi consentirebbe di passare più tempo in Italia, per documentarmi. Io non parto mai dall’ambientazione. Solitamente parto dalla trama e poi è la trama stessa che porta con sé la decisione di dove ambientare il libro. So tutto di te non poteva essere ambientato che a Londra, che è enorme: chilometri e chilometri di ferrovia sotterranea, affollata di pendolari e piena di telecamere a circuito chiuso. Il mio terzo libro, ancora inedito in Italia e che sta per uscire nel Regno Unito, ha al centro della storia il tema del suicidio. Una donna che cerca di scoprire perché entrambi i suoi genitori si sono suicidati gettandosi da quest’altura e quell’ambientazione ad esempio è stata dettata dalla trama. Ma, se una trama che mi viene in mente sembra poter essere ambientata a Roma, salterei sul primo aereo per venire a scrivere!

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MF: I suoi romanzi appartengono al crime. C’è un autore o un romanzo di questo genere che è stata una musa per la sua scrittura?
CM: Di scrittori che sono stati fonte d’ispirazione per me ce ne sono tanti, alcuni dei quali sono talmente bravi che non posso leggerli mentre sto scrivendo qualcosa di mio, altrimenti mi demoralizzerei troppo. Apprezzo molto autrici come Sophie Hannah o Ruth Ware e già mi accorgo che sto citando nomi di autrici, perché mi piace il modo in cui le donne scrivono il giallo oggi. Ovviamente leggo anche autori del genere (John Grisham per dirne uno) però, secondo il mio modesto parere, le donne sono più brave nel rispecchiare la suspense. Le scrittrici di gialli sono molto più brave nel concentrarsi sul perché è accaduto, non soltanto sul cosa.

MF: Sta lavorando a un nuovo romanzo?
CM: Il numero quattro c’è, è in fase di stesura ma non posso dire nulla perché è un libro un po’ diverso, molto importante per me. E, siccome sono molto superstiziosa, non posso rivelare nulla.

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MF: Cosa si sentirebbe di dire a chi sogna di diventare uno scrittore?  
CM: Il consiglio che io darei è che, se una persona ha questo sogno, deve corrergli dietro. S’immagina un mondo in cui nessuno sogna di scrivere libri? Se si sente di avere una storia da scrivere, si deve scrivere. Non basta scrivere per voler vedere il proprio nome su un libro pubblicato. Secondo me devono scrivere libri coloro che non possono vivere senza scrittura. Questa è la chiave del successo. Il mio consiglio è molto semplice: continuate a scrivere. Abbiamo tanti libri che vengono iniziati, pochi sono quelli che vengono portati a termine e molti di meno quelli riscritti da qualcuno che ha davvero questa passione. Se vi sentite di volerlo fare, fatelo.

Mentre il Regno Unito si prepara al terzo romanzo Let me lie, DeA Planeta ha riportato Clare Mackintosh in libreria con So tutto di te.

Se siete a caccia di crime e assetati di thriller, non lasciatevelo scappare e restate sintonizzati per la nostra recensione del romanzo!

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