Sony e Microsoft si alleano per il cloud gaming: attacco a Google Stadia?

Autore: Francesco Ursino ,

Se non puoi sconfiggere il tuo nemico, unisciti a lui. Devono aver pensato questo Microsoft e Sony, che hanno annunciato di aver instaurato una partnership che potrebbe avere ripercussioni evidenti sul futuro del gaming.

Così come spiegato sul comunicato ufficiale pubblicato sul sito di Microsoft, l’accordo tra le parti prevede lo sviluppo di soluzioni in cloud legate al gaming e allo streaming di contenuti. Il tutto avverrà su Microsoft Azure, la piattaforma di cloud computing della casa di Redmond.

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Sembra fin troppo semplice supporre che la mossa dei due colossi dell’intrattenimento videoludico abbia un obiettivo principale: creare un competitor credibile per Stadia, la soluzione Google tutta incentrata sul gaming in streaming.

Cosa ci guadagna Sony?

È interessante scomporre tutte le varie componenti dell’accordo tra Sony e Microsoft per cercare di comprenderne a fondo le conseguenze, e cosa ha spinto quelli che normalmente sono competitor ad allearsi.

Per la casa produttrice di PlayStation, ad esempio, questo accordo potrebbe andare a colmare alcune lacune storiche della propria offerta al pubblico. Così come nota Engadget, infatti, l’utilizzo dei data center di Microsoft Azure potrebbe consentire a Sony di aumentare la velocità di download dei contenuti dal PlayStation Store.

L’utilizzo delle soluzioni cloud di Microsoft, pertanto, permetterebbe a Sony di concentrarsi sulla qualità dei contenuti offerti dalla propria piattaforma, piuttosto che sulla risoluzione di problemi di natura tecnica. Allo stesso tempo, la casa di Tokyo potrebbe mettere le mani sui servizi di intelligenza artificiale di Microsoft, con possibili ricadute positive sull’interfaccia dei propri servizi.

Sony
Il marchio PlayStation in primo piano

Cosa ci guadagna Microsoft?

Microsoft non è nuova ad alleanze con quelli che sembrano essere i suoi nemici giurati. Nel 2014, ad esempio, fece scalpore l’arrivo della suite Office nientemeno che su iOS, il sistema operativo della tanta odiata Apple.

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L’accordo con Sony ricalca, in qualche modo, l’iniziativa portata a termine con la compagnia guidata da Tim Cook. La nuova partnership regala a Microsoft un nuovo, prestigioso cliente dei suoi servizi in cloud, che come sottolineato da Engadget registrano da tempo performance positive sui mercati.

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Allo stesso tempo, la casa di Redmond guadagna accesso alle tecnologie di Sony legate all’impiego dei sensori di immagine. Questo particolare è sottolineato dallo stesso comunicato ufficiale diffuso da Microsoft, nel passaggio dove viene spiegato che tali tecnologie verranno utilizzate per creare “nuove soluzioni intelligenti con sensori di immagine”.

Nel concreto, ciò potrebbe indicare che Microsoft avrebbe intenzione di proporre dispositivi pensati per una clientela professionale, ma anche per il mercato consumer. L’arrivo di una nuova sorta di Kinect, pertanto, non sarebbe da escludere a priori.

Il CEO Satya Nadella ha commentato così l’accordo tra le due parti:

Sony è sempre stata leader sia nel campo della tecnologia che dell’intrattenimento, e la collaborazione che abbiamo annunciato oggi si basa su questa tradizione basata sull’innovazione. La nostra partnership mette a disposizione di Sony la potenza e l'intelligenza artificiale di Azure, al fine di sviluppare nuove esperienze videoludiche e di intrattenimento per i nostri clienti.

Microsoft
Il marchio Xbox

Cosa significa per Google?

Evidentemente è presto per stabilire se l’accordo tra Microsoft e Sony porterà all’annuncio di una nuova piattaforma gaming in stile Stadia. Vero è che la nuova iniziativa di Google, che promette titoli in esclusiva, ha sicuramente smosso il panorama del gaming.

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La potenza di PlayStation 5 e Xbox Scarlett, attese nel 2020, sarà superiore a quella di Stadia, almeno secondo le prime indiscrezioni, ma ciò non esclude lo sviluppo di soluzioni complementari. Il futuro del gaming, in altre parole, potrebbe muoversi su direzioni parallele, con le tradizionali console da una parte, e la proposizione di servizi in cloud sempre più potenti dall’altra.

Google
Il marchio Google Stadia

Cosa ne pensate dell’accordo tra Microsoft e Sony?

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