Di tutti i continenti del nostro Pianeta, quello di cui si hanno meno informazioni è l'Antartide: a causa della sua posizione remota e dell'abbondanza di ghiaccio presente.
Grazie al satellite Gravity Field and Steady-State Ocean Circulation Explorer (GOCE) dell'Agenzia Spaziale Europea, che ha eseguito una delle mappature più precise del campo di gravità terrestre, è stato tuttavia possibile studiarne le strutture nascoste.
Mediante i dati raccolti, i ricercatori hanno infatti scoperto le caratteristiche morfologiche della gelida massa continentale, approfondendo le conoscenze sui movimenti tettonici e sull'attività geologica della Terra.
Fausto Ferraccioli, membro del team di scienziati del British Antarctic Survey che ha analizzato i dati, ha spiegato:
C'è un emozionante mosaico di caratteristiche geologiche che rivelano somiglianze e differenze fondamentali tra la crosta al di sotto dell'Antartide orientale e gli altri continenti, cui era unito fino a 160 milioni di anni fa.
Una volta, l'Antartide era parte del supercontinente Gondwana (quest'ultimo, ancora prima, del più grande Pangea), che iniziò a disgregarsi più o meno 130 milioni di anni fa - sebbene Antartide e Australia rimasero uniti per altri 75 milioni di anni.
Combinando le letture dei dati del GOCE con quelli sismici, i ricercatori sono stati in grado di creare mappe 3D della litosfera terrestre, ovvero lo strato superficiale del nostro Pianeta. In questo modo è stato possibile ottenere una raffigurazione chiara della disposizione dei cratoni, le parti immutate della crosta terrestre, le stesse che non hanno subito modificazioni con lo spostamento delle placche tettoniche.
I risultati relativi allo studio dell'Antartide sono estremamente utili anche come possibile soluzione allo scioglimento dei ghiacci causato dai mutamenti climatici.
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