Stan Lee accusato di molestie dalle sue infermiere: la smentita è categorica

Autore: Silvia Artana ,

A poche ore dai Golden Globes in nero contro la violenza sulle donne e la disuguaglianza economica e lavorativa, nuove accuse di molestie sessuali si sono abbattute su un'icona dell'entertainment. Il Daily Mail Online ha pubblicato un articolo in cui sostiene che Stan Lee avrebbe avuto comportamenti inappropriati nei confronti di diverse giovani infermiere assunte per prendersi cura di lui.

L'avvocato dell'ex presidente e direttore editoriale di Marvel Comics, Tom Lallas, ha smentito categoricamente i fatti riportati dal sito, ma la notizia ha suscitato grande clamore.

Le accuse delle infermiere a Stan Lee

Secondo quanto scrive il Daily Mail Online, le accuse a Stan Lee sono state mosse dalla società di assistenza privata che ha seguito il celebre fumettista fino a dicembre 2017. Il sito non ha reso noto il nome per non creare problemi alle donne coinvolte, ma si tratterebbe di una azienda che si occupa di celebrità e personaggi di alto profilo. Stando all'articolo, il creatore di tanti eroi Marvel avrebbe usufruito di una assistenza H24 e 7/7, pagando 1.000 dollari al giorno.

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Il Daily Mail Online ha ricostruito i fatti citando una non meglio precisata "fonte a conoscenza della situazione".

Il misterioso testimone ha dichiarato che il fumettista si sarebbe lasciato andare:

Stan è un vecchio uomo, che apparentemente ha perso la sua strada. Sembra non preoccuparsi di ciò che la gente pensa di lui e non ha più filtri. Nella sua casa di West Hollywood c'è stato un flusso di giovani infermiere e lui le ha molestate. Lo trova divertente.

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La gola profonda è scesa nei dettagli, raccontando che l'ex boss di Marvel Comics avrebbe avuto ripetutamente comportamenti inappropriati nei confronti del personale femminile assunto per misurargli la pressione, controllare che prenda le medicine e portargli da bere e da mangiare:

Va in giro nudo ed è volgare nei confronti delle donne. Chiede loro sesso orale mentre è sotto la doccia e vuole essere soddisfatto quando è in camera da letto. Usa i termini f**** e f****** in loro presenza. Allunga le mani e ha palpeggiato alcune infermiere. È un comportamento inaccettabile, soprattutto da un'icona come Stan.

La fonte del Daily Mail ha aggiunto che la reazione della società di assistenza privata avrebbe portato la vicenda all'attenzione dei media:

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Sembra che la titolare, che a sua volta si era presa cura di Stan Lee, alla fine ha deciso che ne aveva avuto abbastanza. Ha detto apertamente alle persone che il signor Lee ha molestato ogni singola infermiera che è stata a casa sua. La cosa è arrivata a Stan Lee e ha scatenato tutta la faccenda.

Un portavoce dell'azienda ha confermato che la titolare avrebbe ricevuto diverse denunce dalle sue dipendenti e si sarebbe lamentata direttamente con il fumettista.

La replica dell'avvocato di Stan Lee

A conferma che qualcosa è accaduto tra la società di assistenza privata e Stan Lee, il Daily Mail Online riporta che il 20 dicembre 2017 l'avvocato del protagonista di tanti camei nei film e nelle serie Marvel ha inviato all'azienda una lettera per notificare la cessazione della collaborazione. Come riporta il sito, in tale documento, il legale avrebbe accusato di fatto "uno o più individui" di avere diffamato il fumettista

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Dopo che la vicenda è diventata di dominio pubblico, Tom Lallas ha rilasciato una dichiarazione al Daily Mail Online, respingendo con sdegno ogni addebito nei confronti del suo cliente e parlando apertamente di un tentativo di estorsione

Il signor Lee nega categoricamente queste accuse false e spregevoli e intende dare battaglia per proteggere il suo buon nome planetario e il suo comportamento impeccabile. Non ci risulta che sia stata intentata una causa civile, né che sia stata sporta denuncia alla polizia, che sarebbero le azioni più appropriate quando ci sono dei presupposti fondati. Invece, il signor Lee ha ricevuto richieste di soldi ed è stato minacciato che, se non pagherà, gli accusatori si rivolgeranno alla stampa.

Il legale dell'ex boss di Marvel Comics, rimasto vedovo a luglio 2017 dopo 70 anni di matrimonio, ha concluso affermando che il suo assistito non si piegherà alle richieste, perché non ha nulla da nascondere:

Stan Lee non resterà vittima di estorsione o ricatto e non pagherà alcunché, perché non ha fatto assolutamente niente di male.

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Secondo quanto scrive il Daily Maily Online, dalla parte del papà di Spider-Man e di tanti altri eroi Marvel si è schierata la nuova società di assistenza che lo segue. Un portavoce dell'azienda ha dichiarato che il fumettista è "educato, gentile e rispettoso" e che "prendersi cura di lui è un privilegio".

Il sito ha riportato anche la dichiarazione di una "fonte vicina all'artista", secondo cui l'attacco a Stan Lee è stato orchestrato per ottenere dei soldi:

Stan ha 95 anni e per tutta la sua carriera ha goduto di una reputazione eccellente. La gente pensa che, per via della sua età, sia una bersaglio facile e sia possibile spillargli denaro. Non credo a queste accuse. Stan è stato messo in mezzo.

Le accuse alla guardia del corpo di Stan Lee

Non è stato solo Stan Lee a essere chiamato in causa nell'articolo del Daily Mail Online. Il sito ha raccolto accuse anche contro la guardia del corpo e per molti versi braccio destro del fumettista, Max Anderson (all'anagrafe, Mac Anderson).

La fonte che ha raccontato l'intera vicenda ha rivelato che il personale femminile sarebbe stato spaventato dall'uomo e che quest'ultimo avrebbe assistito in modo complice ai comportamenti inappropriati del suo capo:

Max è grande e grosso e alcune infermiere avevano paura di lui. Lo hanno accusato di averle minacciate e hanno detto che molte delle molestie si sono verificate davanti a lui, come se fosse una specie di 'club per uomini'.

Secondo il sito, a rendere più grave tutta la faccenda, ci sarebbe il fatto che Max Anderson avrebbe un passato criminale non di poco conto.

Nel 2002, l'uomo avrebbe scontato un anno di carcere e 36 mesi di libertà vigilata per avere picchiato la moglie. Poi, nel 2010 avrebbe colpito il figlio con una cintura, lo avrebbe preso per il collo e sbattuto a terra, venendo condannato ad altri 36 mesi di libertà vigilata, a pagare una multa e a frequentare dei corsi per la gestione della rabbia e per imparare a essere un buon genitore. 

La tesi che emerge tra le righe è che se Stan Lee sceglie di accordare fiducia a un uomo come Max Anderson, forse non è la persona specchiata che dichiara di essere. D'altra parte, è vero anche che il fumettista può avere scelto Max Anderson per dargli una seconda possibilità, dopo che si è ravveduto.

Ma non si tratta altro che di teorie e speculazioni.

Quello che è certo è che il Daily Mail ha innescato una nuova potenziale bomba e che le conseguenze non mancheranno. Restate sintonizzati per conoscere tutti gli aggiornamenti.

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