Star Wars: Gli Ultimi Jedi, il collegamento con Rogue One che pochi hanno notato

Autore: Vincenzo Recupero ,

Attenzione: il presente articolo contiene spoiler su Star Wars: Gli Ultimi Jedi.

Show hidden content Ne Gli Ultimi Jedi, l'Episodio VIII della saga di Star Wars che in questi giorni sta sbancando i box-office di tutto il mondo, il Primo Ordine sfoggia un upgrade tecnologico abbastanza rilevante. Gli incrociatori del generale Hux, infatti, sono in grado di tracciare le navi della Resistenza anche durante i salti nell'iperspazio.Sin dal primo storico Guerre Stellari del 1977, nella galassia lontana lontana di Star Wars il salto nell'iperspazio è sempre stato un "porto sicuro" per le navi dell'alleanza ribelle e per il Milennium Falcon in particolare. Questa novità introdotta nei film dal regista e sceneggiatore Rian Johnson ne Gli Ultimi Jedi si è rivelata un fondamentale espediente narrativo per non dare scampo alla nave ammiraglia della Resistenza, ma non è tutta farina del suo sacco.La nuova tecnologia di tracciamento, infatti, era già stata menzionata in Rogue One, lo spin-off della saga rilasciato nei cinema a dicembre 2016.
Lucasfilm/Disney
Jyn Erso in Rogue One
Jyn Erso nell'archivio imperiale di Scarif
Nel momento in cui Jyn Erso sta cercando i famosi piani della Morte Nera negli archivi imperiali di Scarif, l'eroina si imbatte anche in altre tecnologie top secret in corso di sviluppo come, appunto, i sistemi di rilevazione durante i salti nell'iperspazio. Piani evidentemente sopravvissuti alla distruzione di Scarif e messi successivamente a punto dal Primo Ordine.L'executive di Lucasfilm Pablo Hidalgo ha confermato il collegamento tra le due pellicole via Twitter:No X.com parameter url defined

Vi eravate accorti di questo piccolo ma rilevante collegamento tra Rogue One e Gli Ultimi Jedi?

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