Stephen King cede i diritti cinematografici di Cyclette per un dollaro

Autore: Cristina Migliaccio ,

Stephen King non regala soltanto incubi: talvolta realizza anche sogni.

L'amatissimo scrittore dell'orrore ha permesso a dei giovani studenti del Regno Unito di spiccare il volo verso il mondo cinematografico, dando loro l'opportunità di lavorare a una sua storia al prezzo di un misero dollaro.

Stephen King e i suoi Dollar Babies

Cedere i diritti cinematografici delle proprie opere è diventato pane quotidiano per un autore stimato come Stephen King; ciò che dovrebbe essere ancora più raro, ma che invece è di costante abitudine per l'autore sin dagli anni '70, è la sezione creata sul sito ufficiale di King denominata Dollar Babies.

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Tra i tanti che hanno avuto modo di collaborare con quest'iniziativa ci fu anche Frank Darabont che, nel 1983, realizzò l'adattamento di The Woman in the Room, indirizzando la sua carriera verso il grande schermo.

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Tale sezione mette a disposizione le storie nate dalla penna dell'autore per quegli studenti di cinema che desiderano approcciarsi per la prima volta alla realizzazione di un film e il costo è pressoché simbolico.

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Con un solo dollaro, infatti, Alfie Evans e Cerys Cliff Blaenau, due studenti (di sedici e quattordici anni) della Gwent Film Academy (Galles), si sono aggiudicati i diritti per l'adattamento cinematografico di Cyclette. Il loro compito sarà quello di elaborarne una sceneggiatura. 

Kevin Phillips, l'insegnante dei giovani talentuosi, ha spiegato a Mashable come King sia sempre stato favorevole nel supportare gli istituti scolastici e come si è svolta la procedura.

Abbiamo mandato un'e-mail alla segretaria, Margaret, e ci ha risposto in ventiquattr'ore. Le abbiamo spiegato cosa volevamo fare, che non era un'attività a scopo di lucro, che se ne sarebbero occupati i nostri studenti e lei ci ha inviato il contratto firmato da Stephen King in persona.

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Ma cosa avrà chiesto Stephen King in cambio, oltre al simbolico dollaro?

Insistono che inviamo loro una copia. Fa parte del contratto, ci hanno detto: 'Stephen adora guardare il lavoro completo, per favore inviategli il DVD una volta che sarà terminato'.

Cyclette, la storia breve che vale un dollaro

In lingua originale è intitolato Stationary Bike, in italiano è conosciuto con il titolo di Cyclette. Il racconto fa parte di Al crepuscolo, una raccolta che ebbe il privilegio di essere pubblicata in Italia in anteprima mondiale nel 2008.

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Presente già nell'antologia Borderlands 5, Cyclette si unisce agli altri dodici racconti che compongono questa raccolta.

Sperling & Kupfer
La copertina con un teschio di Al Crepuscolo
Al Crepuscolo, la raccolta di Stephen King

Protagonista della vicenda è Richard Sifkitz, un artista con un problema di sovrappeso che, sotto consiglio del medico, si vede costretto ad acquistare una cyclette per regolarizzare il suo organismo.

Piazzata nello scantinato di casa, la cyclette diventa il suo momento di svago a cui Richard associa la propria arte: sulla parete di fronte l’attrezzo, dipinge una strada con gli alberi, in modo da illudere la propria testa di essere realmente all'aria aperta.

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Man mano, Richard prende dimestichezza con la nuova abitudine, finché non accade qualcosa di strano: qualcuno - o meglio, qualcosa - lo sta inseguendo su quella strada immaginaria e si nasconde in un furgoncino. Richard sa perfettamente di cosa si tratta: la sua squadra da lavoro metabolica, insoddisfatta del nuovo ritmo di vita intrapreso dall'uomo.

Essendo una storia la cui trama si srotola perlopiù all'interno di una stanza chiusa, Phillips ha stimato che saranno 30 gli studenti che lavoreranno alla realizzazione del film e che gran parte delle riprese avverranno nel backstage di un teatro locale.

Ottimisticamente parlando, Phillips crede che il film sarà pronto entro marzo/aprile del prossimo anno.

Quello che importa è che questa esperienza sarà utile ad aumentare la fiducia dei nostri giovani cineasti emergenti che potranno dire di aver lavorato a un film di Stephen King. Migliorerà anche il loro CV e si spera che questo possa essere un trampolino di lancio per la loro carriera.

Come non potrebbe mai essere un trampolino di lancio avere il nome di Stephen King sul proprio curriculum vitae?

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