La Storia Fantastica compie 30 anni, 10 curiosità sul film

Autore: Alice Grisa ,

La Storia Fantastica il 27 settembre 2017 spegne le sue prime 30 candeline.

Esattamente 30 anni fa il film usciva negli Stati Uniti, mentre in Italia venne distribuito solo nel 1988.

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Diretto da Rob Reiner e grande cult delle serate e dei pomeriggi di Italia 1, il film è un adattamento del romanzo La principessa sposa di William Goldman (1973) che l'autore stesso pensò a trasporre sullo schermo.

La storia, di genere fantasy, segue una struttura a cornice: il piccolo Jimmy è a letto malato e passa il suo tempo sui videogiochi. Suo nonno, per distrarlo, decide di raccontargli una storia d'amore vero, quello tra Westley e la principessa Bottondoro.

I due hanno dovuto superare tantissimi ostacoli per arrivare a coronare la loro fiaba: la storia è molto avvincente e Westley per salvare Bottondoro deve combattere contro parecchi nemici. Ma, alla fine di tutto, l'amore trionfa sempre.

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Il cast prevedeva Peter Falk (il famoso Tenente Colombo) nel ruolo del nonno, Robin Wright in quello di Bottondoro e Cary Elwes nei panni del garzone Westley. Tra i secondari erano invece schierati anche Wallace Shawn nel ruolo del mitico Vizzini mentre Billy Crystal interpretava un piccolo ruolo, quello di Max dei Miracoli.

Per festeggiare questo sfolgorante compleanno, abbiamo deciso di raccontarvi qualche curiosità (che forse non conoscevate) sul film.

1 - Le affinità elettive

Giphy
Un primo piano di Westley ne La storia fantastica
Westley, splendido eroe de La Storia Fantastica

Il romanzo La principessa sposa fu scritto nel 1973 da Goldman per accontentare le proprie figlie che gli chiedevano sempre di raccontare favole.

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Rob Reiner aveva deciso di adattarlo perché lo aveva adorato, ma non era l'unico nel cast e nella troupe ad aver divorato le pagine di Goldman.

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Anche l'attore Cary Elwes, all'epoca 25enne, aveva letto il libro quando era un bambino e ne era rimasto letteralmente folgorato. Il ruolo di Westley lo aveva riempito di orgoglio, tanto da dedicarcisi con estrema dedizione.

Per Reiner Elwes fu un colpo di fulmine: lo scelse dopo che al provino aveva recitato appena qualche parola della scena da proporre. 

Forse il motivo era un'affinità elettiva dovuta alla comune passione per il romanzo.

2 - La musica dei Dire Straits e il patto del berretto

20th Century Fox
Il berretto degli Spinal Tap ne La Storia Fantastica
Riuscite a trovarlo?

La colonna sonora del film fu composta da Mark Knopfler, leader dei Dire Straits.

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Il musicista accettò di occuparsi dalla soundtrack a una condizione: Reiner avrebbe dovuto provvedere a inserire un berretto nella pellicola con il logo degli Spinal Tap. Come inserire un cappellino contemporaneo in una fiaba dall'ambientazione antica?

Il regista ovviò al problema mettendo il cappello nella stanza del bambino, che vive negli anni '80 quando si sente raccontare la favola.

Gli Spinal Tap erano una band protagonista di un documentario diretto da Reiner, This is the Spinal Tap.

3 - La Storia Fantastica vs Sliding Doors

La genesi de La Storia Fantastica è piena di "What if" ("E se...?"). 

Prima di Rob Reiner avevano provato anche altri cineasti a prendere possesso del progetto: uno di loro era Robert Redford, che voleva lavorare sul film insieme a François Truffaut.

Anche il cast fu definito dopo tante e diverse ipotesi: Colin Firth, ad esempio, avrebbe potuto essere Westley mentre Danny DeVito era stato chiamato per interpretare Vizzini e Arnold Schwarzenegger il gigante Fezzig.

Sarebbe stata senz'altro tutta un'altra storia...fantastica o meno fantastica.

4 - Ai tuoi ordini

Il linguaggio segreto di Westley e Bottondoro era coronato da una frase assolutamente romantica, che lui ripete continuamente a lei.

Ai tuoi ordini.

L'origine di questa espressione deriva dai differenti ruoli dei due: Westley era solo un garzone, alle dipendenze di Bottondoro (che però già amava).

Il nonno, durante la lettura, spiega al nipote che quell'"Ai tuoi ordini" in realtà vuol dire "Ti amo".

Durante un commentario in diretta di Jason Reitman insieme a Rob Reiner sul film, come riporta Screenweek, Reitman ha rivelato (suscitando l'ilarità del pubblico) che l'attore Elwes se lo sente dire tuttora quando è in giro per strada o in qualche ristorante e viene fermato dai fan.

5 - Robin Wright "incendiaria" suo malgrado

20th Century Fox
Il vestito prende fuoco ne La Storia Fantastica
Primo giorno di set per Robin Wright

La principessa Bottondoro era interpretata da Robin Wright, che ora è un'attrice celebrata e famosa, ma all'epoca era una semi-esordiente: era apparsa solo nella soap Santa Barbara.

Il primo giorno di riprese l'impatto per Robin fu piuttosto "violento", tanto che dovette sottoporsi a una scena in cui il suo vestito prendeva fuoco.

Buzzfeed riporta il resoconto dell'episodio, che a distanza di tempo è raccontato con una certa ilarità: il primo approccio di Elwes sul set è stato proprio quello di salvare Bottondoro dal fuoco... una scena che il regista aveva definito "una cosa semplice".

Così ha commentato l'attore col senno di poi.

Fuoco... ciottoli... questa è la tua idea di 'cosa semplice' Rob?

All'epoca non esisteva la CGI e bisognava "accontentarsi" di creare il fuoco con dei tessuti ignifughi come outfit.

6 - I dolori alcolici del gigante

20th Century Fox
Un primo piano del gigante
André the Giant beveva alcol per sopportare i dolori che lo affliggevano

Il gigante Fezzig venne interpretato da André the Giant, André René Roussimoff, un wrestler (scomparso nel 1993 per un infarto).

Come riporta Buzzfeed, Cary Elwes raccontò che André soffriva di forti dolori alla schiena e che avrebbe dovuto sottoporsi a un intervento dopo la fine delle riprese.

Non poteva assumere farmaci che gli alleviassero le sofferenze, perciò cercava di tenerle a bada con l'alcol. Ma, essendo lui un gigante, le quantità non erano quelle di una persona dalla statura normale.

André beveva birra dalla brocca, che nella sua mano sembrava un bicchiere normale. 

Reiner ha raccontato anche che una mattina André si sentì male per aver bevuto 3 bottiglie di cognac e 12 bottiglie di vino la sera prima.

7 - Gli infortuni di Cary Elwes

Tenor
Westley de La Storia Fantastica
Anche per Cary Elwes il set non fu una passeggiata

Anche Cary Elwes dovette sopportare una serie di problemi.

Ebbe un incidente d'auto, durante le riprese, e si fratturò quasi la caviglia. Per questo motivo in alcune scene lo vediamo zoppicare.

Inoltre, durante una colluttazione davanti alla macchina da presa svenne per il colpo troppo forte.

8 - Il nonno e il bambino in un mondo a parte

20th Century Fox
Fred Savage e Peter Falk in una scena de La Storia Fantastica
Tra i due attori si sviluppò un rapporto di amicizia

I piani narrativi de La Storia Fantastica sono chiari a tutti: c'è la realtà-cornice, quella del racconto, e c'è la favola narrata.

I due universi rimasero nettamente separati anche nelle riprese: Peter Falk e Fred Savage, che interpretava il nipote, hanno girato le loro scene per ultimi, dopo tutte quelle del mondo fantasy raccontato dal nonno.

Questo permise loro di creare un legame unico, che Fred ricorda ancora con affetto, come riporta Buzzfeed.

In seguito siamo rimasti in contatto. Quello che ricordo di più è il suo essere affettuoso.

9 - I maestri di scherma dimenticati

Nel momento del duello, gli spadaccini Westley e Inigo Montoya snocciolano un elenco di maestri di scherma

L'elenco comprende nomi di maestri realmente esistiti e autori di trattati sulla disciplina: si tratta di Bonetti, Capoferro, Thibault e Agrippa.

Nel doppiaggio italiano però sono stati eliminati e sostituiti con nomi di fantasia, forse perché si pensava che nessuno li avrebbe riconosciuti.

La scena degli spadaccini è in ogni caso spettacolare: a preparare gli attori ci ha pensato Bob Anderson, maestro e responsabile della coreografia di tanti duelli visti al cinema, come quelli de Il Signore degli Anelli.

10 - Finale alternativo

20th Century Fox
Il finale de La Storia Fantastica
Lieto fine (alternativo?) per La Storia Fantastica

La storia aveva un ipotetico finale, mai girato ma proposto in fase di sceneggiatura, con il personaggio del nipote che al termine della storia narrata apriva la finestra e si trovava davanti alcuni personaggi de La Storia Fantastica, tra cui Westley, che gli proponevano un giro a cavallo.

Poi l'idea è stata scartata, perché unire i due mondi avrebbe potuto creare delle contraddizioni.

Noi non abbiamo dubbi: nonostante i problemi, gli intoppi e i "What if", il film è assolutamente perfetto così.

Voi cosa ne pensate?

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