Suicide Squad: i 10 motivi per cui è un girl power movie

Autore: Sandra Martone ,

Ritenuto mediocre dalla critica ma apprezzato dal pubblico che numeroso si è diretto in sala a vederlo, Suicide Squad non è di certo il più riuscito dei cine-comic.

Nonostante le notevoli pecche di sceneggiatura e montaggio, il film di David Ayer ha dalla sua parte il pregio di essere una pellicola che ha tentato di rinnovare un genere ormai divenuto ripetitivo.

L’originalità di Suicide Squad non è dovuta al fatto che i protagonisti del film non sono supereroi ma villain, quanto ai tanti riferimenti alla cinematografia camp e queer che rendono il lungometraggio un’opera tanto imperfetta quanto squisitamente postmoderna.

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Inoltre Suicide Squad ha il grande pregio di essere il primo cine-comic in cui sono le donne ad avere in mano “il potere” e in cui la caratterizzazione dei personaggi maschili è molto particolare per un film d’azione.

EW
Gal Gadot in una scena di Batman v Superman
Gal Gadot, Batman v Superman

Che DC, a differenza di Marvel, abbia deciso di dare giusta importanza alle quote rosa è stato ampiamente dimostrato già in Batman v Superman, dove la Wonder Woman interpretata da Gal Gadot esordisce nella battaglia contro Doomsday ponendosi immediatamente al centro della scena.

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Se la supereroina nata dalla matita del teologo femminista William Moulton Marston rispecchierà, o meno, certi valori lo scopriremo meglio in Justice League e nel film a lei dedicato ma, intanto, quello che è certo è che Suicide Squad è il primo, vero, "cine-comic girl power" della storia.

Il motivo? Noi ne abbiamo trovati 10:

1- Belle, cattive e lavoratrici

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Le donne di Suicide Squad, Amanda Waller (Viola Davis), Harley Quinn (Margot Robbie) e June Moone (Cara Delevingne) sono tutte e tre caratterizzate per essere - o essere state - delle professioniste, a differenza degli uomini.

La Waller, infatti, oltre ad essere colei che crea la Task Force X è anche la direttrice dell’ARGUS, un’importante agenzia federale degli Stati Uniti.

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Harley Quinn e Joker in Suicide Squad
Margot Robbie e Jared Leto, Suicide Squad

Harley Quinn, al secolo Harleen Quinzel, prima di incontrare Joker era una stimata psichiatra dell’Arkham Asylum, il manicomio criminale di Gotham City.

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Warher Bros
Cara Delevingne è June Moone in Suicide Squad
Cara Delevingne, Suicide Squad

June Moone è un’archeologa ed è proprio durante uno dei suoi scavi che trova il totem contente il cuore dell’Incantatrice.

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Inoltre il piccolo gineceo di super donne non ha alcun punto debole emotivo, cosa che non vale di certo per i maschi del film.

2- Il diavolo Waller

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Viola Davis nel poster di Amanda Waller in Suicide Squad
Viola Davis, Suicide Squad

Amanda Waller non è solo colei che ha fortemente voluto la Task Force X, ma anche il personaggio che tiene in pugno ogni personaggio del film, soprattutto Rick Flag (Joel Kinnaman).

Amanda, infatti, detiene il cuore dell’Incantatrice e, di conseguenza, gestisce anche l’operato di Flag attraverso il potere che ha sulla donna da lui amata, June.

Inoltre ci sono più scene in cui viene sottolineata la sua supremazia gerarchica su Rick, ovvero sul personaggio che all’interno del film dovrebbe rappresentare, più di ogni altro, il "maschio alfa".

3- Queen Harley

Harley Quinn è il più “girl power” dei protagonisti di Suicide Squad e i motivi sono molteplici.

Harley è folle e, quindi, emancipata. A differenza dei suoi colleghi criminali - e uomini - usa raramente le armi per combattere, la maggior parte delle volte si lancia in lotte corpo a corpo che denotano una grande forza fisica, cosa non scontata per un personaggio femminile privo di superpoteri.

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Harley Quinn in Suicide Squad
Harley Quinn, Suicide Squad

I vestiti succinti non vengono indossati dall’antieroina, interpretata magistralmente da Margot Robbie, per provocare ma perché le piacciono e per mostrare il suo fisico segnato da tatuaggi e disegni che racconta una storia, la sua storia.

4- Queer Joker

Il Joker di Jared Leto è una versione del noto villain estremamente queer che nel film è presente solo in funzione di Harley Quinn.

La sessualità di Joker è fisicamente ambigua, poco virile, a dimostrazione che l’ex psichiatra non ha affatto bisogno di un superuomo al suo fianco.

5 - L’Incantatrice

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Cara Delevingne in una scena di Suicide Squad
Cara Delevingne, Suicide Squad

L’incantatrice è un altro personaggio "girl power".

La divinità, infatti, sfrutta sia il corpo dell’archeologa June Moone, sia il potere che ha su Flag, diventando l’unico personaggio in grado di mettere in difficoltà Amanda Waller.

6- Nel nome dei figli

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il poster di Deadshot, Suicide Squad
Deadshot, Suicide Squad

Deadshot (Will Smith) e El Diablo (Jay Hernandez) sono i due membri maschili più importanti della Suicide Squad.

Entrambi i personaggi, però, hanno una caratterizzazione molto particolare per i protagonisti maschili di un film d’azione ovvero, oltre ad essere criminali, sono prima di tutto padri.

Di solito nei blockbuster è molto raro che un eroe, o un antieroe, venga caratterizzato per la sua paternità a meno che non vi sia di mezzo una vendetta.

In Suicide Squad, invece, il personaggio di Deadshot fa ogni scelta in funzione di sua figlia, ma non solo.

Show hidden content Nel film Deathshot viene catturato proprio perché la sua bambina gli impedisce di uccidere Batman e l’unica altra persona che, a un certo punto del film, avrà lo stesso potere sul cecchino è Harley Quinn.
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Jay Hernandez in Suicide Squad
El Diablo, Suicide Squad
El Diablo addirittura arriva a non voler più utilizzare i suoi poteri per redimersi da un senso di colpa.Il metaumano, infatti, durante un moto di rabbia e senza volerlo ha ucciso la sua famiglia.

7- Pinky

Un altro personaggio maschile importante della Suicide Squad è Capitan Boomerang (Jai Courtney), il massiccio assassino australiano che usa come armi dei letali boomerang.

Fisicamente è il componente più virile della Squad ma il suo feticcio per gli unicorni rosa, e in particolare per il suo peluche Pinky, lo rende decisamente meno superuomo di quanto il suo corpo faccia credere.

8- Flag

Bianco, militare, fascinoso, diviso tra l’amore per la patria e quello per la sua donna: Rick Flag è il più canonico dei personaggi maschili da blockbuster del film di Ayer.

E forse a causa di questo, per ironia della sceneggiatura, Flag è anche il personaggio meno importante, agli occhi della Squad e del pubblico.

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Suicide Squad il poster di
Rick Flag, Suicide Squad

Complice il carisma e il potere della Waller, Flag non è mai visto dai membri della Task Force X come un pericolo.

Mentre Amanda viene fin da subito definita da Harley Quinn “il diavolo”, Flag tiene in mano le redini della squadra solo e unicamente perché ha il potere di ucciderne i membri attraverso l'applicazione che gestisce i chip che tutti i criminali hanno nel collo.

Inoltre Flag è soggiogato da ben due donne: la sua Incantatrice June e la Waller, detentrici entrambe di cuori per lui fondamentali.

9- Harley e Joker: mad love

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Harley Quinn e Joker di Suicide Squad
Harley Quinn e Joker, Suicide squad

Se la caratterizzazione di molti dei personaggi di Suicide Squad non è dissimile da quella dei fumetti, seppur più "femminista", è la storia d’amore tra Harley e Joker a fare la differenza.

Nei comics, infatti, Joker usa Harley a suo piacimento, non la ama realmente e lei è vittima del fascino criminale del suo uomo.

DC Comics
Mad Love, il fumetto
Mad Love di

In Suicide Squad, invece, il rapporto tra Harley e Joker è completamente diverso: lui è innamorato di lei e tenta continuamente di salvarla e lei, benché attraverso l’elettroshock sia stata da lui emancipata, non ne è affatto succube. Anzi.

Ci sono ben tre scene emblematiche che sottolineano quanto Harley sia indipendente dal Joker:

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Harley Quinn in Suicide Squad
Harley Quinn, Suicide Squad
Show hidden content La prima è quando la villain, convinta che il suo amato sia morto sull’elicottero colpito su ordine della Waller, d’istinto per prima cosa si toglie il collare con su scritto Pudding per poi - senza colpo ferire - ritornare dalla sua “squadra”;La seconda è quando sfrutta il suo teatrale dolore per la morte del Joker al fine di sconfiggere l’Incantatrice;La terza è sul finale quando, sola e nuovamente rinchiusa, si gode il suo espresso proveniente dalla macchina del caffè avuta come premio per essere stata in grado di salvare il mondo. Senza rimpiangere il suo Joker.

10- Il finale

Anche nel finale di Suicide Squad sono le donne - alla fine - a risolverla tra loro.

Show hidden content L’Incantatrice tenta di portare dalla sua parte ogni membro della Squad e Harley Quinn finge di cascare nella trappola rinunciando, poi, alla possibilità di riabbracciare il suo Pudding in nome della squadra e della salvezza del mondo.
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