Telescopio canadese rileva un potente impulso radio nello Spazio

Autore: Matteo Tontini ,

Il telescopio Canadian Hydrogen Intensity Mapping Experiment (CHIME), potente dispositivo lungo 100 metri operativo da meno di un anno, ha rilevato lo scorso 25 luglio un impulso radio inviato da una fonte sconosciuta nello spazio.

Il segnale, noto come lampo radio veloce (dall'inglese fast radio burst, FRB), è durato pochi millisecondi e i ricercatori affermano che si tratta del primo impulso con una frequenza inferiore a 700 MHz captato nell'Universo; motivo per cui gli scienziati ritengono sia estremamente potente.

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Il primo lampo radio veloce (FRB 010724) è stato scoperto nel 2007. Si tratta di segnali estremamente rari da captare, da allora ne sono stati registrati solo un paio di dozzine.

Gli esperti non hanno ancora scoperto quali siano le cause dei FRB, ma tra le plausibili spiegazioni si annoverano anche esplosioni di buchi neri e, potenzialmente, impulsi emessi da civiltà extraterrestri avanzate.

chime-experiment.ca
FRB captato dal potente telescopio canadese

A illustrare la situazione ci ha pensato Christopher Conselice, professore di astrofisica all'Università di Nottingham:

Non conosciamo l'origine dei FRB, potrebbero essere causati da diversi fattori, ma il fatto che sia stato rilevato un lampo radio veloce di frequenza inferiore a 700 MHz potrebbe permetterci di capire da dove vengono e cosa li causi. Potrebbero essere provocati da supernove, pulsar, magnetar o enormi buchi neri al centro di galassie lontane. La causa potrebbe risiedere addirittura in altri meccanismi fisici che non comprendiamo ancora.

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La tecnologia avanzata del telescopio CHIME ha permesso di captare il segnale (denominato FRB 180725A) a frequenze estremamente basse come 580 MHz. Secondo il professor Conselice gli FBR si verificano regolarmente e, con tutta probabilità, raggiungono la Terra migliaia di volte al giorno.

Avi Loeb, dell'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, ha dichiarato:

I FRB sono estremamente luminosi, data la loro breve durata, e hanno origine a grandi distanze. Non abbiamo identificato con certezza una possibile fonte naturale. Un'origine artificiale merita di essere contemplata e verificata.

Il mistero che aleggia intorno a questi segnali deriva dal fatto chei ricercatori non hanno ancora gli strumenti necessari per scoprire cosa possa produrre onde radio così brevi e potenti, ma con il progredire della tecnologia forse avremo delle risposte.

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