The Circle, la recensione: una lezione sulla Rete fuori tempo massimo

Autore: Elisa Giudici ,

Pur essendo scritto da una delle firme più brillanti della literary fiction statunitense contemporanea, Dave Eggers, The Circle non ha riscosso il successo sperato: la prima incursione nel territorio fantascientifico e distopico di uno scrittore tanto amato si è rivelata un mezzo fiasco, con critica e pubblico poco convinti di fronte a un thriller tecnologico che cela malamente una lezioncina sui pericoli della Rete degna di una penna con 20 o 30 primavere in più sulle spalle rispetto allo scrittore, classe 1970. 

Non si riesce quindi proprio a capire come di fronte a un bacino di riflessioni di stampo fantascientifico inquietanti e preoccupantemente attuali, Hollywood abbia deciso di buttarsi proprio su quella dal costrutto tecnologico e sociologico più traballante. Forse a ingolosire produttori e studios è stato l'incredibile successo di illustri predecessori come The Social Network o Her, forse la colpa va alla convinzione che sarebbe bastato inserire nel cast interpreti amatissimi e molto stimati come Tom Hanks e Emma Watson (che i pericoli della Rete li conosce da vicino); in ogni caso, The Circle si rivela prevedibilmente un fiasco, un thriller tecnologico capace di sorprendere solo per l'ingenuità con cui pretende di educare il proprio pubblico. 

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Non si può non assistere alla rapida e inspiegabile ascesa di una giovane donna priva di qualsivoglia talento o ambizione come Mae Holland e non sentirci dietro quel sottobosco di pregiudizi e sentenze facili che affollano le testate giornalistiche quando si parla di giovani e millennials. Come possiamo immedesimarci in lei, che non sembra mai davvero colpita da nulla, nemmeno quando finisce per vivere online e in streaming la sua vita, 24 ore su 24?

Come possiamo credere che una persona che non è guidata né dalla fede cieca nell'azienda in cui lavora (al contrario dell'amica Annie, interpretata da Karen Gillian alla sua seconda uscita settimanale) né dal  disgusto per la coercizione crescente che esercita sulla società (come per il defilatissimo personaggio di John Boyega) possa essere l'eroina di una storia che, a ben vedere, trova in Tom Hanks un cattivo piuttosto marginale e defilato?

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The Circle vuole essere fantoccio dei grandi aggregatori quali Google, delle pratiche sottilmente coercitive con cui manipolano e monitorano la vita dei loro dipendenti e dei loro clienti. Di sottile però il film non ha davvero nulla e anzi, cade più volte in delle sparate così grossolane da non poter essere mai davvero preso sul serio. Difficile per esempio non rimanere perplessi quando Emma Watson invoca in diretta streaming l'obbligatorietà del voto per gli elettori e mezzo mondo si affretta a cambiare la propria costituzione per adattarsi. Insomma, la lezione che propone è così datata e moralista che finisce quasi per fare il gioco di quelli verso cui il film punta il dito. 

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A dire il vero qualcosa di davvero inquietante nel film c'è ed è proprio Mae, la protagonista interpretata alla perfezione da Emma Watson. La sua mancanza di personalità la porta a somigliare pericolosamente a un contenitore vuoto, privo di idee politiche o di paletti morali, riempibile a piacimento. Un film più coraggioso avrebbe potuto suggerire che questo personaggio è il prodotto a cui tanto aspira un social universale come The Circle, capace di annientare una vecchia classe dirigente, quella sì ricolma di ambizioni e sinistri secondi fini. Difficile dire cosa pensi il film nei riguardi della sua protagonista, condividendone l'assoluta mancanza di spessore. 

The Circle è nelle sale italiane a partire dal 27 aprile 2017.

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