The Dancer è il docufilm di Stéphanie Di Giusto su Loïe Fuller

Autore: Alfonsina Merola ,

The Dancer è il docufilm firmato Stéphanie Di Giusto. Il lungometraggio porta sul grande schermo la storia, la vita ed i sogni di Loïe Fuller, ovvero colei che ha rivoluzionato il concetto e l'anima della danza moderna. La pellicola mostra non solo il sogno di una donna che diventa realtà ma racconta come un'idea innovativa e diversa possa diventare, poi, famosa.

Il vero nome dell'artista era Mary-Louise Fuller che nel tempo si trasformò artisticamente in Loïe. "L'oïe" è un'espressione medievale francese che significa "essere ricettivi".

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Loïe Fuller è stata una danzatrice degli inizi del '900. È importante ricordare il periodo storico perché in quei tempi la società non era troppo aperta alle novità. Erano tempi poco innovativi e poco propensi ad accogliere l'originalità e questo comprendeva anche il campo artistico.

La vita, per la protagonista del lungometraggio, non è stata semplice. I suoi genitori sognavano altro: la madre era una bigotta e desiderava per sua figlia un futuro più "comune", sicuramente non legato all'arte, alla danza o all'innovazione. Lei, invece, era uno spirito libero, ricettivo e non convenzionale. Già da piccola sognava di calcare il palcoscenico e di diventare un'attrice.

Soko interpreta Loïe Fuller nel docufilm di Stéphanie Di Giusto
L'attrice durante una scena del film The Dancer

Senza aver studiato danza, Loïe Fuller iniziò a cercare di realizzare il suo sogno partecipando a delle audizioni. Il confronto con la realtà artistica del tempo non fu positivo: i tempi non erano ancora maturi per comprendere un concetto di danza così diverso e libero. 

Loïe era convinta che la danza fosse l'essenza del dinamismo e del movimento e che l'anima di quest'arte così fluttuante ed eterea non fosse solo incentrata sul movimento corporeo. Per lei esisteva anche altro che faceva pulsare la danza ed erano le luci, i colori ed i suoni.

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Era una donna che amava sperimentare e sentirsi libera, non solo attraverso la danza. Ad esempio, nonostante il periodo in cui visse, non nascose mai la sua omosessualità.

Loïe Fuller inventò la serpentina, studiò il prolungamento dei movimenti attraverso l'uso di bacchette e di abiti che diventavano un elemento portante e scenografico all'interno di un'esibizione. Nella danza da lei pensata, il corpo doveva vibrare e oscillare, armonizzandosi insieme a tutti gli elementi presenti sul palco.

Copyright Bibliolore
Foto d'epoca di
Il vero volto di Loïe Fuller

In The Dancer la regista ha posato il suo sguardo anche oltre quegli elementi meramente artistici, soffermandosi sull'aspetto umano dell'artista, sulla storia che aveva da raccontare. Ma, nella pellicola, per poter descrivere alcune scene Stéphanie Di Giusto non ha potuto escludere l'artista, poiché donna e danzatrice si fondevano in una sola anima.

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La pellicola pone l'attenzione sulla perseveranza e la caparbietà di una giovane artista autodidatta, che voleva rivoluzionare il mondo della danza cercando di abbattere quel muro composto da preconcetti nei confronti di ogni novità. All'interno della trama viene mostrato lo studio continuo sulla sperimentazione fatto dalla Fuller, costretta anche ad autofinanziarsi per poter mostrare la sua idea ed esibirsi.

I suoi balletti erano coreografie complesse, avevano bisogno di luci, musica e dunque di molta elettricità, un elemento molto costoso all'epoca e che non si voleva certo sperperare per fantasie o ambizioni di una donna sconosciuta e visionaria.

La locandina del lungometraggio di
La locandina francese del film The Dancer

The Dancer è un docufilm accattivante: fa sognare, sì, ma con i piedi ben saldi a terra. La fotografia rapisce lo spettatore e allo stesso tempo funge da macchina del tempo per poter comprendere anche le difficoltà sociali del tempo.

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La Di Giusto cattura il pubblico attraverso l'elemento passionale presente in tutto il lavoro cinematografico ma non solo. Nella pellicola c'è anche Isadora Duncan (Lily-Rose Depp), un altro prodigio del tempo e che in qualche modo rappresenta l'antagonista di Loïe Fuller.

Anche la Ducan in fondo aveva un animo avanguardista ma la sua idea di danza era meno rivoluzionaria e forse più semplice da far accettare alla società del tempo. Le due danzatrici però si muovevano contemporaneamente verso lo stesso obiettivo: abbattere e stupire il panorama contemporaneo dell'epoca. Entrambe le donne incarnavano la trasgressione, l'ideale progressista ma con le dovute differenze. La Ducan si rifaceva al mondo ellenico, mentre la Loïe Fuller voleva completamente stravolgere il mondo della danza.

Chi avrà vinto tra le due? Per scoprirlo bisognerà guardare il film.

Il cast

Protagonista di The Dancer è Soko che veste i panni di Loïe Fuller, Melanie Thierry interpreta Gabrielle, Lily-Rose Depp è Isadora Duncan.

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E ancora Louis Garrel interpreta Louis, Denis Menochet inperpreta Ruben, il padre di Loïe. Questi sono solo alcuni dei nomi presenti nel film.

The Dancer è un film di Stéphanie Di Giusto, con la fotografia di Benoît Debie. La pellicola è distribuita da Wild Bunch ed uscirà nelle sale italiane il prossimo 24 novembre. 

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