The Exorcist: il sangue si gela con la sigla d'apertura in anteprima

Autore: Chiara Poli ,

Le sigle, una volta, erano il biglietto da visita delle serie TV.

Lunghe e articolate, presentavano il cast e l'atmosfera, componevano canzoni originali destinate a diventare di culto, o ne adattavano di esistenti rendendo famosi gli autori.

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Le sigle degli anni '60, '70 e '80 hanno contribuito a scrivere la storia della TV, sottolineando l'importanza dell'uso della musica anche nelle produzioni per il piccolo schermo, per decenni considerate inferiori a quelle per il cinema.

The Exorcist
Il cast di The Exorcist

In seguito, soprattutto negli anni '90 e nel Nuovo Millennio, in qualche occasione le sigle sono passate in secondo piano.

A volte "liquidate" in fretta e furia, con il titolo della serie su fondo nero, per la durata di pochi secondi, per la precisa scelta di privilegiare la narrazione e non sottrarre tempo agli eventi (un caso esemplificativo: Lost).

Anche questa è stata una scelta che ha contribuito a scrivere la storia delle sigle e delle serie TV.

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Le serie d'autore del Nuovo Millennio, da #True Blood ad #American Horror Story, tanto per citare due fra gli esempi più celebri, hanno restituito importanza alla sigla.

#Ryan Murphy ha disseminato le varie stagioni della sua serie horror d'immagini e musica inquietanti, addirittura disturbanti, ma anche ricche d'indizi sui temi affrontati e sulla cifra stilistica della narrazione.

Alan Ball ha scelto un brano musicale, Bad Things di Jace Everett, per trasformarlo in un efficace riassunto delle tematiche e degli eventi di True Blood.

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Gli esempi sono molti, e #The Exorcist - di cui vediamo qui la sigla in anteprima - non fa eccezione.

La serie di Jeremy Slater (The Lazarus Effect) ha scelto una composizione musicale originale (la colonna sonora è firmata da Daniel Hart, già autore della musica de Il drago invisibile), strumentale e corredata di immagini che richiamano esplicitamente lo stile di American Horror Story.

Ovvero: immagini astratte, ma altamente simboliche e significative, scelte per rappresentare l'insinuarsi del Male nel mondo, fino alla (prima) tranquilla vita quotidiana di una famiglia qualunque.

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La famiglia Rance, protagonista della serie che raccoglieva un'eredità musicale pesantissima: Tubular Bells di Mike Oldfield, colonna sonora del film L'esorcista, è uno di quei brani che tutti conoscono.

E che tutti, ancora, trovano inquietante perché associato a immagini indelebili nella storia del cinema e nella memoria collettiva.

Onore a The Exorcist, quindi, che si appresta a raccogliere il testimone di immagini e suoni di culto. Scegliendo di mantenere una propria, originale identità.

[QUIZ]

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