The Exorcist: Recensione episodio 8. Atto di dolore

Autore: Chiara Poli ,

Stare sulla soglia a respingere la notte. Questo fa un esorcista.

Questo ha fatto #Padre Marcus per tutta la sua vita, e forse questo è ciò che avrebbe potuto fare anche #Padre Tomas.

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La splendida immagine dell’esorcista come guardiano della luce offerta da Marcus riassume il senso di questo nuovo episodio di #The Exorcist.

Un episodio che si chiude con il colpo di scena che tutti noi, da quando conosciamo la reale identità di #Angela Rance, aspettavamo.

L’incontro. Pazuzu e Regan di nuovo faccia a faccia.

The Exorcist: episodio 8. Atto di dolore
L'esorcismo di Casey

In quel momento si era chiuso il precedente episodio e in quello stesso momento si apre questo, per raccontarci - a due settimane dal finale di stagione - il secondo round di una battaglia che dura da quarant’anni.

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Solo che, ora, Regan si chiama Angela e ha una famiglia. Una famiglia che si ritrova provocata, derisa e ferita dalle parole del demone che abita il corpo di Casey.

Una famiglia che Angela, saggiamente, allontana affidandole delle incombenze pratiche.

Kat, Henry, Chris: il demone ne ha per tutti. Ma soprattutto per Regan, promettendole di trascinarla all’inferno insieme a Casey.

La storia si ripete, dunque.

The Exorcist: episodio 8. Atto di dolore
Angela partecipa all'esorcismo di Casey

Sappiamo da L’esorcista che la liberazione di Regan ha un prezzo: la vita di Padre Karras, che intima al demone di lasciare la ragazzina per prendere lui.

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Ottiene ciò che vuole, ma ha la lucidità di uccidersi per non lasciare che Pazuzu abbia un nuovo ospite.

Ci aspettiamo, dunque, il colpo di scena che chiude questo episodio.

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Ce lo aspettiamo perché sappiamo come funziona: alla fine, l’esorcismo sembra avere l'esito sperato... Ma ci sembra troppo facile.

La comunicazione mentale fra Angela e il demone, che la porta indietro nel tempo, ha lo scopo di ricordarci che al passato non si sfugge. Mai.

The Exorcist: episodio 8. Il passato di Regan
Viaggio nel passato di Regan, quando tutto iniziò

Capitan Howdy fu l’inizio della disavventura di Regan, aggravata dalla risposta alla domanda “Perché io?”.

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“Perché mi sei passata davanti”, risponde semplicemente il mostro.

Regan aveva solo sei anni quando il demone la incontrò per la prima volta. Allo zoo.

E il motivo della sua persecuzione, destinata a non finire mai, risiede in quell’incontro casuale.

Trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato: semplice sfortuna.

Sfortuna, ingenuità, destino.

The Exorcist: episodio 8. Atto di dolore
Casey, ormai libera, viene portata in ospedale

Padre Bennett che rivela la cospirazione ai danni del Papa alla persona sbagliata.

Chris MacNeil che si fida della figlia, senza capire in tempo qual è la sua vera, nuova identità.

Madre Bernadette che risponde col silenzio alle grida dei mass media, dei fanatici, perfino della polizia.

L’incubo di Casey è finito. Ma non il nostro. Non quello di tutte le altre persone coinvolte nella sua storia.

Ecco perché il complotto per uccidere il Papa di dimostra molto più vasto di quanto pensassimo.

Ecco perché Jessica è costretta a portare suo marito in chiesa da Tomas.

Ed ecco perché avevamo ragione, fin dall’inizio: il demone non se n’è andato, è solo tornato al suo posto.

Dentro Regan MacNeil. Per uccidere sua madre.

[QUIZ]

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