The King, il trailer del documentario su Elvis Presley

Autore: Francesco Nespoli ,

The King, il documentario su Elvis Presley, già presentato al Festival di Cannes nel 2017 e al Sundance Film Festival, finalmente ora ha anche un trailer. La parabola del re del rock'n'roll diventa metafora di un'America che ha smarrito la via.

A quarant'anni dalla scomparsa, Elvis Presley rivive nell'opera cinematografica di Eugene Jarecki in un modo del tutto originale. Il documentario è un road movie che attraversa l'America a bordo della Rolls Royce del 1963 di Elvis. Jarecki, alla guida, usa il pretesto della leggenda del Re per indagare sulla parabola che gli Stati Uniti hanno compiuto in questi 40 anni: dall'ascesa alla caduta del cosiddetto sogno americano.

Deadline
La locandina del documentario su Elvis Presley
La locandina di The King, il documentario su Elvis Presley

Da Tupelo a Memphis, da New York a Las Vegas, il regista statunitense raccoglie le testimonianze di chi lo ha incontrato, di chi lo ha amato e di chi lo ha odiato. A bordo della Rolls Royce, i passeggeri raccontano le loro storie, i loro pensieri sul Re e sull'America in generale offrendo uno spaccato sociale e antropologico del Paese a stelle e strisce. Tra i passeggeri che ci accompagnano in questo viaggio musicale, ci sono perlopiù attori e musicisti come Alec Baldwin, Rosanne Cash, Billie Holiday, Ethan Hawke e Lana Del Rey.

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The King è prodotto da Steven Soderbergh, Rosanne Cash ed Errol Morris. Arriverà nelle sale americane a partire dal 22 giugno prossimo in una versione limitata a New York, mentre la settimana successiva approderà a Los Angeles.

Eugene Jarecki è un regista specializzato in documentari. Ha vinto due volte il Grand Jury Prize al Sundance nella categoria documentari: nel 2012 con The House I Live In e nel 2005 con Why We Fight. Il primo racconta del War on drugs, un termine applicato dal governo federale statunitense per la campagna di proibizione delle droghe. Il secondo, invece, analizza com'è stato alimentato e sviluppato l'apparato industriale-militare statunitense attraverso l'entrata nelle varie guerre dopo 1945. Il titolo, non a caso, fa riferimento a una serie di film propaganda realizzati tra il 1942 e il 1945, commissionati dal Governo e supervisionati da Frank Capra, per convincere il popolo americano della necessità di entrare nella Seconda Guerra Mondiale.

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