The Last Man On Earth: su FoxComedy una serie da… fine del mondo

Autore: Chiara Poli ,

La prima stagione di #The Last Man On Earth, la serie di e con Will Forte in onda su FoxComedy il martedì alle 22.45, nei panni di un uomo che si trova da solo dopo che un’epidemia ha sterminato la popolazione mondiale, partiva da un principio molto semplice: l’ultimo uomo rimasto sulla Terra era un inetto. Phil Miller è uno che riempie una piscina gonfiabile di superalcolici e ci fa il bagno, mentre beve da una cannuccia. Uno che, ispirandosi al Tom Hanks di Cast Away, crea un’intera squadra di amici fatta di palloni con sopra disegnata una faccia. Uno che non brilla per intelligenza, né inventiva. Uno che, quando incontra l’ultima donna rimasta sulla Terra, si rende conto che è una rompiscatole. E non è una supermodella...

Carol Pilbasian (Kristen Schaal) pretende che Phil rispetti gli stop, alla guida, anche se al mondo non c’è nessun altro. Non accetta di fare sesso con lui - e l’unico scopo nella vita di Will è fare sesso - senza prima sposarlo: devono ripopolare la terra, il loro compito è troppo importante per non essere ufficializzato. Così Will, pur di portarla a letto, accetta di sposarla… Per poi scoprire che ci sono altri sopravvissuti. A cominciare da una bionda mozzafiato, Melissa (January Jones), che Will fa di tutto per circuire.

The Last Man on Earth: il cast
January Jones, Will Forte e Kristen Schaal in The Last Man on Earth

La serie si serve dell’ironia, di un’ironia provocatoria e geniale, per riflettere sulla natura, sui valori e sulle aspirazioni dell’uomo contemporaneo: la fine del mondo non è triste. Non è tragica. Semplicemente, è l’occasione per fare tutto ciò che nessuno ha mai potuto fare prima.

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Trasferirsi in una villa con piscina (e usare la suddetta piscina come WC), rubare opere d’arte da appendere alle pareti, mostrare veramente il peggio di sé. Perché un uomo insignificante come Phil Miller è sopravvissuto? Per dimostrare che anche nel mondo 2.0 si può crescere, cambiare, imparare il vero valore della vita. L’imprevedibilità dei personaggi - la cui umanità è il vero punto di forza - è il centro nevralgico di questa commedia.

Ciò che conta davvero è come ci si comporta dopo la fine del mondo. Dopo aver mentito, imbrogliato e cercato perfino di uccidere - il tutto al solo e nobile scopo di fare sesso, naturalmente - Phil viene esiliato. Carol lo raggiunge e insieme iniziano una nuova vita. Lei resta stramba e terribilmente ingenua, e lui continua a far danni, ma cambia. Phil Miller cambia. Goffamente, grottescamente, a modo suo. E alla fine può riunirsi al gruppo. Perché l’amicizia, nel mondo 2.0, potrebbe non essere solo “diventare compagni di bacon”…

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