The Man in the High Castle: cosa significa il finale della serie TV?

Autore: Simona Vitale ,

Una delle serie TV di maggior successo prodotta da Amazon Studios è sicuramente The Man in the High Castle (in Italia noto come #L'uomo nell'alto castello), ispirata al noto romanzo ucronico-distopico La svastica sul sole di Philip K. Dick.

Andata in onda per 4 stagioni in Italia dal 2016 al 2019, The Man in the High Castle è giunta al termine ma il controverso finale della serie TV ha lasciato più domande che risposte nei fan, rispecchiando pienamente quello che è lo spirito narrativo di Dick e delle sue opere. 

L'uomo nell'alto castello L'uomo nell'alto castello Il dramma narra di un futuro alternativo in cui Hitler e l'impero giapponese hanno sconfitto gli alleati nella seconda guerra mondiale, diffondendo il nazismo nel mondo intero, Stati Uniti compresi. ... Apri scheda

Ma procediamo con ordine. 

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La trama della serie e i suoi protagonisti

Come sarebbe cambiato il mondo se la Germania nazista avesse vinto la Seconda Guerra Mondiale? Non lo sapremo mai, ma una parziale visione di una realtà alternativa e minimamente possibile ci viene offerta da The Man in the High Castle.

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La serie TV è ambientata in un passato che potremmo definire alternativo. Le potenze dell'Asse hanno vinto (anziché perdere) la Seconda Guerra Mondiale e dominano buona parte del mondo. Siamo nel 1962 e il territorio degli Stati Uniti (tra i perdenti della Guerra) è stato diviso tra Giappone e Germania. Mentre a Est si trova il Grande Reich Nazista, a ovest incontriamo gli Stati Giapponesi del Pacifico. Questi Stati sono divisi dalle Montagne Rocciose, che fungono come specie di territorio neutro.

Preoccupato della tensione politica tra Giappone e Germania, il ministro del commercio giapponese Tagomi incontra in segreto l'ufficiale nazista Rudolph Wegener, per discutere del futuro dei loro territori alla morte di Hitler. Wegener si mostra del tutto convinto che il successore di Hitler non avrà scrupoli nell'usare la bomba atomica contro il Giappone, per ottenere il controllo degli Stati Giapponesi del Pacifico. Così è, in effetti. Heinrich Himmler ha mire aggressive ed espansionistiche, mentre in contemporanea cresce l'importanza della figura del Reichmarshall americano John Smith (Rufus Sewell), figura imponente del Reich che vive però una grave crisi familiare determinata dalla morte prematura del giovane figlio Thomas. In seguito alla scoperta di una malattia genetica, i medici lo avevano soppresso in virtù del programma eugenetico di purezza della razza. Un evento così doloroso da portare al tentennamento della famiglia Smith a credere nei valori del Reich.

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La svastica sul sole

Se John Smith diventa con il tempo il protagonista indiscusso della serie TV, conosciamo anche la storia e le vicende della ribelle Juliana Crane (Alexa Davalos), dell’ispettore capo della Kempeitai (polizia militare giapponese) Takashi Kido (Joel de la Fuente) e del mercante d’arte Robert Childan (Brennan Brown). Il territorio degli Stati Uniti, inoltre, si rivela fondamentale non solo per ragioni di natura geopolitica. I nazisti, proprio negli Stati Uniti, hanno scoperto e studiato un portale capace di trasportare le persone in una dimensione alternativa, nella quale a vincere la guerra non è stato l'Asse, ma gli Alleati.

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La quarta e ultima stagione di The Man in the High Castle ci mostra Juliana che, dopo essere sfuggita alle grinfie di John Smith, cerca di organizzare un movimento di Resistenza per salvare il Multiverso dal Terzo Reich. Grazie alla sua capacità di viaggiare attraverso diverse realtà, Juliana comprende qual è il segreto per sconfiggere i tedeschi e sarà in grado di mettere persino Helen (Chelah Horsdal) contro suo marito John Smith.

Il finale della quarta e ultima stagione

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Con l'ultimo dei dieci episodi che compongono la stagione finale di The Man in the High Castle, si verifica un evento che cambia il mondo. Con le informazioni fornite da Helen (Chelah Horsdal), Juliana Crain (Alexa Davalos) e la Resistenza sono state in grado di tendere un'imboscata a un treno nazista diretto a Poconos dopo che i giapponesi hanno deciso di porre fine alla loro occupazione nordamericana. Il Fuhrer John Smith (Rufus Sewell), recentemente tornato in America, e sua moglie sono a bordo. Prima di salire, però, Smith confessa a sua moglie la volontà di voler rapire il figlio Thomas dall'altra dimensione per portarlo nel loro mondo. Helen si oppone fermamente, sottolineando il loro fallimento come genitori. Gli rivela anche di essere a conoscenza dei suoi piani di pulizia etnica da effettuare sulla costa occidentale. Una grossa esplosione fa deragliare il treno, uccidendo Helen e inducendo John a togliersi la vita nei boschi con Juliana, sua avversaria di vecchia data, ora al suo fianco per ascoltare le sue ultime parole.

Mentre Juliana ritorna nelle miniere occupate dalla Resistenza e cessano gli attacchi aerei sulla costa occidentale per volere del secondo di Smith, Bill Whitcroft, Juliana attraversa un passaggio, già visto in uno dei filmati in cui era protagonista, e si ritrova dinanzi al macchinario per il passaggio dimensionale. Proprio qui ritrova Wyatt e Hawthorne Abendsen, l'uomo nell'alto castello. Il portale si apre dall’altra parte e cominciano ad arrivare delle persone i cui volti non sono chiaramente visibili. Hawthorne, invece, percorre il cammino inverso dirigendosi verso il portale ed è qui che la serie TV si conclude.

Hawthorne Abendsen, l'uomo nell'alto castello

Una piccola curiosità: chi è l'uomo nell'alto castello? Interpretato da Stephen Root, questo personaggio misterioso appare negli episodi 2x01, 2x05 e 2x10 (oltre che nel già citato finale. Se nel romanzo di Dick il personaggio di Abendsen è pienamente sviluppato, qui sappiamo come quest'uomo abbia dei legami con la Resistenza, il movimento che cerca di sradicare il Governo nazista che ha assoggettato l'America. Viene ritenuto l'artefice dei filmati che mostrano la realtà alternativa in cui la Germania nazista ha perso la guerra. Vive nella zona neutrale con la moglie Caroline, che morirà nel corso della serie TV.

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Per quanto riguarda il personaggio di Wyatt, invece, occorre ricordare di come sia un borsanerista di origine irlandese. Quando le potenze dell'Asse vinsero la Seconda Guerra Mondiale, i membri della sua famiglia furono uccisi durante l'invasione degli Stati Uniti. Wyatt si arruolò nell'esercito ribelle americano per combattere i nazisti, ma quando questi schiacciarono del tutto l'esercito americano ribelle il 18 settembre 1947, Wyatt fuggì nella zona neutrale guadagnandosi da vivere come borsanerista.

Il commento di David Scarpa, sceneggiatore della stagione 4

Per David Scarpa, sceneggiatore dell'ultima stagione della serie TV, questi 10 episodi rimanenti si sono concentrati sul tema principale che attraversa le opere di Philip K. Dick e cioè:

Non esiste una realtà oggettiva e, una volta che lo capisci, l'unica cosa che può succedere è perdere la testa.

In merito all'ultima scena in cui il portale si apre e arrivano nel mondo di Juliana persone provenienti "da tutti i mondi", Scarpa ha confermato a Entertainment Weekly che le loro identità non sono necessariamente cruciali per l'effetto desiderato di questa scena. Provengono da tutte le parti del multiverso? Sono versioni alternative delle persone che sono morte nel mondo di Juliana?

C'è stata una notevole discussione tra me e il [regista e produttore esecutivo] Daniel Percival, così come altri collaboratori, in merito a quanto volessimo essere esplicativi in ​​quella scena finale. Parte dell'intenzione era quella di invitare il pubblico ad avere la propria interpretazione di ciò che avrebbero visto sullo schermo.

Lo sceneggiatore ha però aggiunto:

Ciò che dovrebbe essere chiaro a qualsiasi spettatore è che il portale è essenzialmente aperto e rimarrà aperto. In effetti, questo significa che due mondi sono diventati uno. C'è una porta che va da un mondo all'altro e ora le persone possono muoversi liberamente tra di essi. Che cosa significa? Che secondo alcune interpretazioni, ci sono persone ordinarie che sono state chiamate ad assistere a questo evento, che si stanno muovendo attraverso il portale e che questi due mondi saranno fusi.

Scarpa, del resto, ha ammesso come il finale sia volutamente non chiaro e preciso, "perché non è così che la vita funziona", e che sono maggiormente apprezzabili dei finali come quello de I Soprano, che invitano lo spettatore a riflettere.

Eppure le domande restano. E sono pure tante.

Il Reich di Berlino, divenuto indipendente attraverso il colpo di stato di John, ora si vendicherà? Un nuovo leader scalerà le file del Reich in America e invaderà questo nuovo mondo? Che ne sarà di Helen senza suo figlio e suo marito? Cosa succederà a Kido a San Francisco?

Lo showrunner ha aggiunto:

Questo è molto nella tradizione di Philip K. Dick: ogni risposta porta solo a più domande. Ad esempio, mentre John Smith è morto e il Reich sembra essere stato rovesciato, non è affatto chiaro se questa America potrà mai essere riunificata senza conflitti. Mentre il generale Whitcroft, interpretato da Eric Lange, sembra aver rinunciato al Reich, è chiaro che è un vecchio soldato americano determinato a tornare sotto la bandiera a stelle e strisce.

Nel frattempo, sulla costa occidentale, la ribellione comunista nera respinge l'idea di tornare sotto la bandiera americana o la Repubblica che rappresentava. Quindi, potremmo essere pronti per un nuovo conflitto, una guerra civile. Ciò riflette le nostre stesse domande sullo stato attuale dell'America: se potrà mai essere davvero unificata o se gli ultimi tre anni hanno lasciato il Paese cambiato per sempre. Tutto ciò che sappiamo è che la storia non è mai "finita" e che non potremo mai tornare nel passato, né nel mondo di MITHC né nel nostro. 

Un'idea che ha aiutato gli sceneggiatori a definire la scena finale è stato il concetto di "complicità" che viene affrontato nell'episodio 5, dell'ultima stagione, intitolato "Mauvaise Foi" ("Malafede"), con continui flashback che riportano a come John ed Helen si siano costruiti il loro posto nel regime nazista al costo della vita dei loro amici ebrei.

Nelle scene relative al presente, invece, viene mostrato come dopo aver trascorso mesi a vivere nella Zona Neutrale, Helen ritorni sulla costa orientale per assicurarsi un futuro per le sue figlie, ma i ricordi delle loro azioni passate minacciano di svelare il passato dei coniugi Smith.

Scarpa ha detto in merito:

Sono due persone che hanno vissuto una svolta specifica nella storia e si sono poi trovate ad essere le persone più fortunate in questo mondo, ma anche le più moralmente compromesse. Quando affronteranno il loro passato? In un certo senso, tutto ciò è stato parte dell'intera stagione. Qual è il destino finale di queste persone e a cosa porterà le scelte che hanno fatto?

Queste domande portano in seguito a una conversazione tra Helen e sua figlia, nella quale la donna è chiamata a rispondere del suo passato. Quando la BCR rivendica un'importante vittoria in California e dirotta la televisione nazista, Jennifer (Genea Charpentier) è in lacrime poiché si rende conto di come i suoi genitori abbiano costruito il loro successo sulla morte delle minoranze attraverso i campi di concentramento:

C'è molto che non è stato detto nello show: cosa è successo agli afroamericani? Che cosa è successo agli ebrei? Che cosa è successo alle persone LGBTQ? Volevamo arrivare a questa scena finale in modo che, finalmente, tutte le cose che erano state lasciate non dette fossero finalmente rivelate.

Di certo è molto difficile prevedere come nel tempo sarà ricordata questa serie televisiva così articolata e complessa: verrà celebrata come un capolavoro? O sarà ricordata come un'autentica delusione? Ai posteri l'ardua sentenza. 

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