The Passage: incubi e Progetto Noah nel terzo episodio

Autore: Chiara Poli ,

L’inizio del terzo episodio di #The Passage l’avevamo già commentato qui, con la falsa illusione che Clark Richards fosse un difensore dei deboli… Mentre il suo unico interesse è mantenere in perfetta salute i soggetti del Progetto Noah.

Del resto, un uomo disposto a sacrificare una bambina non può essere una brava persona. Tant’è che mente spudoratamente a Shauna Babcock… Perché le faranno del male. Gliene faranno, eccome. Ma a noi interessa il male che fa lei, trasformata in un mostro dal Progetto Noah.

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Babcock sceglie Simmons, uccidendolo, e risparmia Grey… Perché sa che appartiene a Fanning - come dice lo stesso Grey.

Ciascuno dei soggetti ha scelto le sue vittime, i suoi collaboratori, i suoi strumenti.

I medici non capiscono, ma Richards lo sa - per questo la vuole morta: ha già avuto visioni, sente la voce di Babkcock nella testa. Ha gli incubi, come altri, che dal punto di vista razionale della dottoressa Sykes non hanno nulla di soprannaturale.

In questo, il dottor Jonas Lear è diverso. Lui crede. Lui sa.

20th Century Fox Television
The Passage: il dottor Jonas Lear
The Passage: il dottor Jonas Lear

La bambina più importante del mondo

La Sykes prova a convincere Amy ad aiutarla, ma la ragazzina non si fida: c’è una sola persona di cui si fida, ed è Brad Wolgast.

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L’uomo che ha provato a salvarla, che ha offerto la sua vita per lei e che le ha spiegato cosa deve fare per sopravvivere. E l’uomo che ora, impunemente, il Progetto Noah ha accusato di triplice omicidio e ha “ucciso” tramite i media.

Il rapporto fra Amy e Wolgast è ancora al centro della narrazione.

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Il padre putativo di Amy fa ciò che può per aiutarla, ma non può impedire che il virus le venga iniettato.

Ciò che Wolgast non sa, che nessuno sa - eccetto chi ha letto Il passaggio di Justin Cronin - è in che modo questo cambierà Amy.

In che modo ha già iniziato a cambiarla… Con Fanning che ha messo gli occhi su di lei.

Babcock, Carter e Fanning

Il nome che nessun lettore di Cronin dimenticherà mai, in The Passage ha una valenza molto diversa da quella letteraria. Il che non significa che non sia altrettanto importante: i flashback sul passato di Shauna Babcock, la sua storia, riavvicinano Clark Richards al suo vecchio amico Brad Wolgast.

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Mentre Amy fa amicizia con Carter - che sappiamo essere diverso dagli altri - finalmente emerge il vero lato umano di Richards: la paura. Le visioni di Babcock lo terrorizzano.

Così come Fanning, che Wolgast riesce ad avvicinare, terrorizza tutti.

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Mentre Lila indaga sul destino di Wolgast sul Progetto Noah, Jonas Lear mette Wolgast davanti alle conseguenze delle sue azioni. È stato lui a portare lì tutti i soggetti per la sperimentazione, e Lear li ha trasformati nei mostri che sono diventati. Entrambi soffrono di sensi di colpa e cercano un modo per fare la cosa giusta. Lear ha cambiato schieramento (come dicevamo, è una delle caratteristiche di The Passage): vuole uscirne. Vuole rimediare, proprio come ha fatto Wolgast.

Intanto, Richards salva Babcock dopo che lei gli mostrato perché ha ucciso la madre e il patrigno.

Ma ora non importa. Ora conta solo una cosa: alla fine, arriva. Il primo incubo di Wolgast. Fanning è anche dentro la sua testa. E, da questo momento in poi, anche nella nostra…

Non perdete gli spettacolari sviluppi di The Passage nel quarto episodio, lunedì prossimo alle 21.50 su FOX, subito dopo #The Walking Dead!

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